Catalogo Primitivo

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Magnum 'Sessantanni' Primitivo di Manduria San Marzano  2018 - Cassetta in legno
San Marzano Magnum 'Sessantanni' Primitivo di Manduria San Marzano 2018 - Cassetta in legno

Grande vino rosso pugliese in versione Magnum da 1,5 litri, famoso in tutto il mondo il cui nome deriva dal fatto che nasce da vigne vecchie di età superiore a sessant’anni allevate ad alberello nel territorio salentino. Il colore è rubino intenso con sfumature violacee. All'olfatto si apprezzano intensi sentori di frutta matura, marasche sotto spirito, more e notedi vaniglia. Al  palato è morbido, avvolgente, setoso e con un retrogusto molto persistente.

LM
99/100
GR
3 bicchieri rossi
Ve
90/100
Bi
5 Grappoli
Vi
4 Viti AIS
Vitigni Storici Italiani
Vigne Vecchie
Vino Rosso d'Italia 'Collezione Cinquanta' San Marzano
San Marzano Vino Rosso d'Italia 'Collezione Cinquanta' San Marzano

Vino rosso caratterizzato da un profumo che rimanda a note intense e complesse di prugna. Il bouquet è arricchito da piacevoli note speziate di liquirizia e di vaniglia conferiti dall'affinamento in legno per 12 mesi. All'assaggio si presenta intenso e di grande struttura, con un finale piacevolmente persistente.

Vi
3 Viti AIS
Ve
92/100
LM
97/100
GD
96/100
GR
2 bicchieri rossi
Bi
4 Grappoli
Vigne Vecchie
Primitivo di Manduria 'Talò' San Marzano 2022
San Marzano Primitivo di Manduria 'Talò' San Marzano 2022

Vino rosso morbido e strutturato dai prfumi di frutta matura come prugne e ciliegie sotto spirito ed un palato caldo ed avvolgente. Affina 6 mesi in barrique di rovere prima di essere imbottigliato.

LM
94/100
Bi
4 Grappoli
Vitigni Storici Italiani
Primitivo Rosato 'Tramari' San Marzano 2022 Salento IGP
San Marzano Primitivo Rosato 'Tramari' San Marzano 2022 Salento IGP

Vino rosato da uve Primitivo di grande freschezza ed eleganza. Alla vista si presenta di colore rosa cerasuolo. Rabarbaro, melograno e ciliegia croccante affiorano al naso.Sorso di grande morbidezza, dal finale lungo e gradevole.

LM
95/100
Vitigni Storici Italiani
Primitivo Dolce Naturale '11 Filari' San Marzano 2019 - cl 50
San Marzano Primitivo Dolce Naturale '11 Filari' San Marzano 2019 - cl 50

Vino rosso dolce naturale da uve Primitivo, che si presenta al naso con profumi intensi di frutta cotta, miele di castagna, marmellata di mirtilli, prugne secche e vaniglia. Al palato è morbido, di corpo e con una buona persistenza.

Preferiti di Winepoint
Ve
90/100
Vitigni Storici Italiani
Vigne Vecchie
Salento Rosso 'Metiusco' Palamà 2021
palamà Salento Rosso 'Metiusco' Palamà 2021

Il Metiusco di Palamà è un vino rosso dal colore intenso con riflessi porpora nato dall'unione di tre uvaggi carstteristici della regione PugliaNegroamaroMalvasia NeraPrimitivo di Manduria. Il profumo è  intenso ed elegante con note floreali e richiami di ciliegia e frutta matura. Al palato è pieno, morbido, di buona sapidità e freschezza.

GR
2 bicchieri rossi
Salice Salentino 'Salice' Varvaglione 2017
Varvaglione Salice Salentino 'Salice' Varvaglione 2017

Vino color rosso deciso realizzato nel bellissimo Salento con un blend di uve Primitivo e Malvasia Nera. All’olfatto presenta note fruttate e speziate di grande eleganza ed armonia. Il sapore è armonioso ed equilibrato dal finale piacevole. Affinamento in botti di legno per almeno 10 mesi

Preferiti di Winepoint
LM
92/100

Storia, caratteristiche e tecniche di vinificazione di un grande vitigno Pugliese

Il Primitivo è un vitigno molto diffuso in Sud Italia e soprattutto in Puglia tanto da essere negli anni '90 la nona varietà italiana per superficie vitata, con 17.000 ettari (poco meno dell'ancora più popolare Negroamaro). Produce un vino di colore intenso, strutturato, speziato e di elevata gradazione alcolica. E' un vitigno che è balzato alla ribalta internazionale negli anni Settanta quando si notò la somiglianza con il popolare Zinfandel della California. I successivi test del DNA ed anche approfondite ricerche storiche hanno dato chiarimenti in merito all’origine ed hanno confermato che hanno un'origine comune.

In merito alla diffusione sul territorio pugliese ci sono 2 ipotesi:

 

  • è stato importato dalla popolazione balcanica degli Illiri in epoca preromanica già nel VII secolo a.C.
  • si è diffuso nella regione grazie ai mercanti veneziani (nel XII secolo d.C.) che lo hanno portato dalla Dalmazia alle coste pugliesi e poi ne hanno commercializzato il vino facendolo giungere da Venezia fino alle città del Nord Europa.

 


In ogni caso è certo che il nostro vitigno ha trovato in questo territorio il suolo ideale per crescere e svilupparsi al meglio e dare risultati eccezionali.
Dopo l’introduzione avvenuta in epoca preromanica o nel XIII secolo ad opera dei mercanti della Repubblica di San Marco, il Primitivo compare per la prima volta in alcuni documenti scritti del XVII secolo. Sono documenti del Sacerdote don Francesco Filippi Indelicati, prete di Gioia del Colle, che, tra i diversi vitigni di proprietà, ne notò uno a bacca rossa che maturava molto prima degli altri già verso la metà di Agosto. Le bacche avevano un colore molto scuro, erano dolci ed estremamente gustose. In quell’epoca il vitigno era chiamato in dialetto locale ”Zagarese” ma venne rinominato con il termine “Primitivo” dal latino “Primativus” per la sua maturazione precoce.
Si diffuse in seguito da Gioia del Colle alle odierne province di Lecce e Taranto e quindi nel Salento proprio grazie all’attività di don Francesco Filippo Indelicati (che ne rese note le grandi proprietà organolettiche) ed anche grazie al matrimonio tra la contessina Sabini di Altamura e Don Tommaso Schiavoni-Tafuri di Manduria. La Contessina portò in dote delle barbatelle di Primitivo che nelle terre di Manduria trovarono clima e terreno ideali. Grazie all’opera di Don Tommaso Schiavoni si diffusero in tutto il territorio.

Caratteristiche del vitigno Primitivo e coltivazione


E' un vitigno abbastanza difficile ed anche esigente. E’ estremamente sensibile ai lunghi periodi di siccità ed anche all’eccessiva umidità. Gli acini sono di colore blu scuro e ricchi di pruina. Hanno dimensione media ma sono estremamente vicini tra loro (il grappolo viene definito “compatto”). E’ quindi pericolosa l’umidità che, restando intrappolata tra gli acini, può determinare il formarsi di muffe. Necessita quindi di un clima secco, caldo e con piogge intense ma brevi in modo che l’acino possa asciugarsi in tempi brevi e restare asciutto e sano.
Ha trovato il clima ed il terreno ideali per crescere e svilupparsi in modo rigoglioso nella zona di Manduria (da cui ha origine il famoso Primitivo di Manduria DOC) e nella zona di Gioia del Colle. La vite è spesso allevata ad alberello come da antica tradizione originaria dell’antica Grecia. Si tratta di una forma di allevamento molto antica ed allo stesso tempo molto laboriosa. Le viti coltivate ad alberello hanno una produzione molto bassa ma di estrema qualità.
E’ facile trovare viti a “piede franco” e quindi non innestati su radice di vite americana. Si tratta infatti di piante che non sono state attaccate dalla fillossera in quanto cresciute su terreni sabbiosi nei quali l’afide non ha potuto attecchire.
La pianta tende ad essere molto longeva e, in particolare per le viti a piede franco, è facile trovarne anche di età superiore a 80 anni.

Caratteristiche del vino Primitivo

Sebbene ci sono differenze a seconda della zona di coltivazione, del terroir e delle tecniche di lavorazione, di seguito cerchiamo di tracciarne le caratteristiche comuni. Il vino Primitivo ha generalmente un colore rubino intenso e profondo. Ha sfumature violacee che tendono al granato con l’invecchiamento.
Il profumo richiama piccoli frutti rossi come amarena, more, prugne e sensazioni floreali di viola. L’affinamento in legno può arricchirlo di sentori speziati che donano ulteriore complessità e morbidezza. Tra i sentori speziati più frequenti troviamo cannella, cacao, pepe nero e liquirizia.
Il sorso è caldo, pieno ed avvolgente con ritorni fruttati corrispondenti con quanto percepito al naso. Al palato è vellutato, morbido e mediamente dotato di buona persistenza. Il tannino è presente ma delicato. Ha mediamente un buon tenore alcolico. Si tratta infatti di un’uva molto dolce e che pertanto sviluppa un alto grado alcolico. 
Fu proprio grazie all’elevato grado alcolico ed al colore intenso che nel passato il è stato usato soprattutto come vino da taglio per le tipologie più leggere del Nord Italia e della Francia. E’ a partire dagli anni 90 e soprattutto con il nuovo millennio che i consumatori ed i vignaioli pugliesi si sono resi conto del grande valore del vitigno e si è iniziata una vinificazione in purezza molto attenta. Dal 2008 in poi è iniziato un percorso di costante crescita verso la qualità e la fama e da allora è considerato tra le varietà più apprezzate in Italia ed al mondo da importanti riviste di settore come Wine Spectator, Robert Parker e James Suckling.

Generalmente il Primitivo è un vino dall’incredibile rapporto qualità prezzo ed è facile trovare ottime etichette a prezzi decisamente bassi rispetto all’alta qualità. Su Winepoint puoi acquistare una vasta gamma di bottiglie di questa tipologia, provenienti da grandi cantine come San Marzano, Torrevento e Varvaglione e da piccole realtà di nicchia particolarmente attente alla qualità ed al terroir.

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