Al di là del fiume

Equilibrio, natura, armonia. Se dovessi riassumere in pochissime parole la cantina “Al di là del fiume“, userei queste.
Che poi, non è che si tratti proprio di una cantina come siamo soliti pensare, è qualcosa di molto di più; la denominazione più adatta è molto probabilmente azienda agricola. Sì, perché a tre ettari di vigneto fanno compagnia svariati ettari di orto, frutti antichi e altri cereali.

La produzione del vino, infatti, non è l'unica prerogativa dell'azienda; il sogno nel cassetto è quello di realizzare un organismo agricolo biodinamico multifunzionale con attività produttive, didattiche, ricreative, artistiche e terapeutiche atte al benessere dell’uomo e dell’ambiente.

È situata in Emilia Romagna, precisamente a Cà di Cò (BO), in una delle frazioni meno popolate di Italia, con solamente 17 abitanti.
La mano dell'uomo è sicuramente limitata nello scenario in cui ci troviamo: le pianure, i campi e le colline tutt'attorno sono l'unico Skyline di cui abbiamo bisogno.
La natura infatti è la base di tutto il progetto, attorno ad essa ruota la produzione, la coltivazione e la filosofia dell'azienda.
Filosofia che è portavoce di un'armonia atavica, ossia quella tra il cosmo e le radici, lo spazio e la terra, la natura e l'uomo.
Questa armonia – o questa unione – è ben rappresentata dall'abbraccio di due mani, che rappresentano il cosmo e le radici appunto, in un simbolo che ricorda vagamente quello dello Yin e Yang della filosofia Cinese.

Adesso però, parliamo di vino. La cantina, in questo caso, volge il proprio sguardo verso una precisa direzione, ossia la produzione di un buon vino, attraverso metodi naturali e valorizzando le qualità del territorio.
Le 5 etichette della casa sono nominate utilizzando il dialetto bolognese (Dagamò, Saramat, Zirudèla..), per sottolineare ulteriormente il legame tra l'azienda ed il territorio.

Le uve utilizzate, infatti, sono tutte autoctone e provenienti dai famosi colli bolognesi – sì, quelli che Cremonini visitava con la Vespa -.
Le uve dei vitigni Albana, Barbera per la precisione, vengono lavorate attraverso metodi dolci e con tecniche di vinificazione naturali, evitando di affaticare o stravolgere una materia prima così delicata. La lavorazione dell'uva infatti non prevede l'utilizzo di conservanti o additivi.

Il progetto dell'azienda agricola Al di là del fiume abbraccia anche altri campi, come l'arte, il benessere e la convivenza. Al di là del fiume c'è un mondo nuovo, fatto di amore e passione, mosso dalla speranza di un futuro migliore.

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