Catalogo Champagne

Champagne Brut 'Krug Collection' 1989
krug Champagne Brut 'Krug Collection' 1989
Fine Wines - Vini Pregiati
WS
96/100
RP
96/100
JR
19/20
Champagne Brut Binon - Coquard
binon - coquard Champagne Brut Binon - Coquard
Champagne Brut Tradition Les 3 Puys Premier Cru Larnaudie - Hirault Recoltant Manipulants
larnaudie - hirault Champagne Brut Tradition Les 3 Puys Premier Cru Larnaudie - Hirault Recoltant Manipulants
Champagne Krug Collection 1995
krug Champagne Krug Collection 1995
Fine Wines - Vini Pregiati
Jacques Selosse Millesime 2010
jacques selosse Jacques Selosse Millesime 2010
Fine Wines - Vini Pregiati
RP
96/100
Champagne Brut Reserve Premiere Cru Philippe Costa
Philippe Costa Champagne Brut Reserve Premiere Cru Philippe Costa

Uno Champagne Riserva elegante ed equilibrato, da servire in occasioni formali o per serate a base di pesce e crostacei. Affina per ben 48 mesi in bottiglia e sui lieviti.

-22% Offerta
Champagne Brut Rosé Réserve Palmer & Co
palmer & co Champagne Brut Rosé Réserve Palmer & Co

Lo Champagne Brut Rosé della Maison Palmer & Co è un prodotto unico dal delicato colore rosa antico. Al naso sono riconoscibili sentori di frutti di bosco, fragola, vaniglia e cannella. In bocca la componente tannica si bilancia con fragranze fruttate persistenti. Perfetto per aperitivi ed in accompagnamento a piatti delicati. Affina 36 mesi sui lieviti

Perfetti da regalare
-36% Offerta
Champagne Rosé 'Mosaique' Jacquart - con astuccio
jacquart Champagne Rosé 'Mosaique' Jacquart - con astuccio

Vivace e fruttato, il “Mosaïque” Rosé è il compagno ideale per una cena a base di pesce e crostacei. Ottimo anche con la selvaggina da piuma. Il raffinato cartoncino astucciato lo rende perfetto per un regalo.

Perfetti da regalare
-35% Offerta
Champagne Grand Cru Blanc de Blancs Philippe Costa
Philippe Costa Champagne Grand Cru Blanc de Blancs Philippe Costa

Affinato per 36 mesi sui lieviti, questo Champagne da uve Chardonnay spicca per equilibrio, eleganza e morbidezza al palato. Perfetto come aperitivo o con svariati piatti di pesce.

-29% Offerta
Champagne ''Parcelle 181'' Extra Brut Sublime Nature Biologico Canard Duchen
canard duchene Champagne ''Parcelle 181'' Extra Brut Sublime Nature Biologico Canard Duchen

Champagne Biologico di grande delicatezza aromatica. Alla vista si presenta in color dorato con perlage molto fine e spuma cremosa. All'olfatto si percepiscono sentori di frutta a polpa gialla ed agrumi, oltre a richiami di pasticceria. In bocca è minerale, fresco, raffinato e complesso.

-20% Offerta
Biologico
Champagne Brut 'Mosaique Signature' Jacquart - 5 anni
jacquart Champagne Brut 'Mosaique Signature' Jacquart - 5 anni

Elegante e raffinato, il “Mosaïque Signature” affina per 5 anni sui lieviti ed è perfetto da abbinare a crostacei nobili, carni bianche e piatti di pesce strutturati.

Champagne Brut 'Mosaique Signature' Jacquart - 5 anni - con astuccio
jacquart Champagne Brut 'Mosaique Signature' Jacquart - 5 anni - con astuccio

Elegante e raffinato, il “Mosaïque Signature” affina per 5 anni sui lieviti ed è perfetto da abbinare a crostacei nobili, carni bianche e piatti di pesce strutturati. È dotato di un cartoncino astucciato che lo rende perfetto anche per un regalo.

Champagne Brut Blanc de Blancs Boizel
boizel Champagne Brut Blanc de Blancs Boizel

Ideale come aperitivo e per accompagnare piatti della cucina di mare, lo Champagne Brut Blanc de Blancs di Boizel miscela alla perfezione terroir e peculiarità del varietale, offrendo un sorso fragrante, morbido e raffinato.

 

-32% Offerta
Champagne Brut Premier Cru 'Le Mont Aimé' Pascal Doquet 2007
pascal doquet Champagne Brut Premier Cru 'Le Mont Aimé' Pascal Doquet 2007

Lo Champagne "Le Mont Aime'" di Pascal Doquet si presenta di colore giallo paglierino brillante; il perlage è sottilissimo accompagnato da spuma abbondante e cremosa. L’analisi olfattiva si esprime attraverso eleganti note di agrumi, frutta fresca, mandorle e burro. Il gusto è sapido, strutturato; il finale di lunga persistenza lievemente agrumato.

-31% Offerta
RP
91/100
Champagne Extra Brut Premiere Cru Blanc de Noirs Philippe Costa
Philippe Costa Champagne Extra Brut Premiere Cru Blanc de Noirs Philippe Costa

Blanc de Noirs scorrevole ed elegante, vinificato in bianco e affinato per almeno 24 mesi sui lieviti. Si rivela uno Champagne fresco e versatile, perfetto per accompagnare sia piatti di pesce che di carne bianca.

Champagne Rosé 'Mosaique' Jacquart
jacquart Champagne Rosé 'Mosaique' Jacquart

Vivace e fruttato, il “Mosaïque” Rosé è il compagno ideale per una cena a base di pesce e crostacei. Ottimo anche con la selvaggina da piuma.

Perfetti da regalare
-39% Offerta
Champagne Rosé Brut Grand Cru ''L'Intemporelle'' 2010 Mailly
mailly Champagne Rosé Brut Grand Cru ''L'Intemporelle'' 2010 Mailly

Lo Champagne Rosé Brut Grand Cru "L'Intemporelle" Mailly è un vino fresco e delicato con raffinati aromi di frutti di bosco, lampone, fragola e agrumi.  Alla vista si presenta di colore salmone con riflessi ramati. Il sorso è fresco e minerale, di grande armonia. Di straordinaria eleganza, con un perlage molto fine e una lunga persistenza di estrema finezza. Affinamento di 36 mesi sui lieviti

Fine Wines - Vini Pregiati
-38% Offerta

Champagne: vendita online, storia, caratteristiche, abbinamenti e tecnica di vinificazione

Storia dello Champagne

Champagne è sostantivo sia femminile che maschile, femminile se intendiamo la zona di produzione, maschile se intendiamo il vino.

L'area è interessata alla produzione di vini ben prima della nascita del più famoso dei vini frizzanti al mondo. In quelle terre, a nord est di Parigi, si producono vini fermi sia bianchi che rossi, senza troppa fortuna commerciale, perché senza particolare gusto o pregio. Altre zone della Francia erano già molto più vocate e giustamente più note per la produzione del vino. Si pensi alla Borgogna che già all'inizio del '500 individuò i vitigni ideali alla produzione locale e li certificò con un editto del Duca che obbligava la coltivazione di Pinot Nero e Chardonnay .

In quegli anni, a cavallo del Rinascimento italiano, l'area di produzione non era ancora nota con il suo nome odierno. Ci volle un pizzico di fortuna e un insieme di fattori coincidenti, affinché un'area meno fortunata divenne un poco destinato e ricercate al mondo.

Tutto avvenne verso la fine del XVIIe l'inizio del XVIII secolo. L'improvviso mutamento delle temperature, con inverni precoci e decisamente più rigidi, comportò il conseguente blocco delle fermentazioni, dato che i lieviti alle basse temperature smettono di lavorare.

Il vino, tuttavia, smettendo di fermentare era ritenuto pronto e pertanto imbottigliato. Nelle primavere successive, con il rialzarsi delle temperature, la fermentazione riprendeva con l'inevitabile produzione di anidride carbonica, che però non si disperdeva nell'ambiente ma rimaneva intrappolata nella bottiglia.

Sintetizzando e di molto, è a questo punto che entra nella scena il più famoso personaggio della storia del vino: l'Abate Dom Perignon. Costui non era un enologo, bensì un contabile, poco avvezzo alla produzione di vino ma ben attento ai conti e portato all'osservazione.

Fu il prelato benedettino che per prima cosa inventariò le vigne, le botti, le uve, insomma fece un bell'elenco di tutto ciò di cui disponeva il convento e di come veniva impiegato. Stava per nascere il Metodo Classico o Champenoise.

La rifermentazione in bottiglia non è opera di Dom Perignon, tant’è che già secoli prima, sia in Francia a Limoux ma anche in Italia e fin dai tempi dei romani, il vino con le bollicine dentro era conosciuto. Ciò che non si sapeva fare era governarlo a dovere, per farlo diventare buono e mantenerlo costante da un anno all’altro. Dom Perignon lavorò su questo e in larga parte ci riuscì.

Per una svolta vera però servì altro, altri personaggi celebri dovettero in qualche modo legare il proprio nome a questa particolarissima bevanda. Il più importante fu il Re di Francia, all’epoca il Re Luigi XIV. Il Re Sole, come veniva chiamato, era nato un anno prima del Dominus benedettino, ma sarebbe morto nello stesso anno, il 1715.

Da plenipotenziario del regno, una volta che si innamorò dello Champagne non si fece molti problemi a “suggerirlo” ad amici, parenti ed a tutta la nobiltà francese ed europea. Il vino ebbe così il primo lancio commerciale, e che lancio! Con termini moderni potremmo dire che il Re di Francia fu un grande “influencer”!

Un’alchimia di personaggi rese celebre il vino con le bollicine, alcuni di essi erano religiosi, come un altro famoso “Dom”, Dom Ruinart: lo zio del fondatore della più antica maison di Champagne che, prima di morire suggerì al nipote, commerciante di famiglia, di investire su questo nuovo vino. Più che un prete fu un mix tra Steve Jobs e Warren Buffet del diciassettesimo secolo.

Dopo Ruinart vennero molte altre aziende oggi famose. Louis Roederer con il suo Cristal, che deve il nome al fatto che lo Zar Nicola II di Russia lo voleva in bottiglie di cristallo fatte realizzare apposta per lui. Oppure Perrier Jouet che legò il suo nome al periodo di massimo splendore delle bollicine francesi, quello della Belle Epoque parigina dei primi anni del secolo ventesimo.

Parigi all’inizio del secolo breve fu un tutt’uno con quel vino fresco e frizzante, frivolo al punto giusto, adatto ad ogni festa e ad ogni brindisi. Letterati, pittori, ballerine e aristocratici bevevano e festeggiavano la nascita di un mondo moderno e vivace, che di lì a poco sarebbe tuttavia crollato. La Belle Epoque però rimane la Belle Epoque e la Belle Epoque è soprattutto sinonimo di Champagne.

Spumantizzazione con Metodo Champenoise o Metodo Classico

Come abbiamo già detto la produzione è effettuata con metodo Champenoise, quello che dalle nostre parti è chiamato metodo Classico. La seconda fermentazione (quella che determina il formarsi delle bollicine di anidride carbonica) avviene cioè in bottiglia, mentre la prima è in vasca e serve per produrre la base spumante (vino fermo).

Le uve principali sono Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay. Se ne possono usare anche altre, ma è raro che ciò avvenga. Le tre varietà conferiscono peculiarità diverse al vino, lo Chardonnay ad esempio regala più morbidezza, il Pinot Nero è l’uva responsabile della struttura e della potenza dei vini Champagne, il Pinot Meunier, che spesso è bistrattato, è in grado di regalare sensazioni olfattive davvero intriganti.

Per fare un ottimo Champagne bisogna partire da un ottimo vino base ovvero dal bianco fermo frutto della prima fermentazione e che deve essere poi destinato alla spumantizzazione in bottiglia.

Questo vino base si chiama in gergo Cuvée ed è preparato da un esperto cantiniere. Quasi sempre la Cuvée è composta con vini base di diverse annate al fine di garantire continuità nei sapori ed anche per avere lo Champagne migliore possibile: unendo diverse annate il cantiniere cerca di amalgamare gli aspetti migliori di ciascuna annata e di creare un insieme armonico.

Se nella Cuvée è presente percentuale maggiore all’85% di un’unica annata allora sarà definito “Millesimato” (“Millesimé”) e l’indicazione dell’annata dovrà essere indicata in etichetta (i Millesimati devono inoltre avere un affinamento minimo di 4 anni).

Se lo Champagne non è millesimato è definito “Senza Annata” (“Sans Année”). E’ necessario precisare che ultimamente i clienti italiani preferiscono acquistare spumanti e champagne millesimati pensando che siano migliori. Considerare il Millesimato migliore di uno senza annata è un errore. E’ piuttosto vero il contrario. I non millesimati sono spesso più armonici e completi ed in grado di unire la freschezza tipica delle giovani annate con la complessità e la rotondità dei vini che hanno fatto un invecchiamento.

Potremmo dire che il “Millesimato” non è da considerare migliore ma piuttosto deve essere apprezzato perché rappresenta le caratteristiche uniche del clima e del territorio in un determinato periodo.

La presa di spuma avviene dunque in vetro, tramite l’aggiunta al vino di lieviti e zuccheri che permettono il nascere di una nuova fermentazione: i lieviti “mangiano” gli zuccheri e li trasformano in alcol ed anidride carbonica. L’anidride carbonica non può uscire nell’ambiente dato che la fermentazione avviene in una bottiglia chiusa e resta quindi intrappolata sotto forma di tante piccolissime bollicine.

Il vino guadagna quindi le bollicine, un maggiore grado alcolico ed il classico gusto di lieviti e crosta di pane tipico degli spumanti metodo Champenoise. Va detto però che al contempo “si sporca”, perché i lieviti ormai esausti rimangono nella bottiglia. In passato quindi tutti i vini frizzanti avevano sul fondo un residuo di lieviti: una leggera polverina molto fine che si adagia sul fondo della bottiglia ma che, se agitata, si disperde nel vino rendendolo un po’ torbido.

Dobbiamo ad una donna la pulizia degli Champagne che beviamo oggi. La vedova più famosa della storia, Madame Possardin, della potente famiglia Possardin e vedova del Signor Clicquot fondatore della maison che oggi porta il nome della moglie: Veuve Clicquot. Il degorgement, ovvero l’operazione di rimozione dei lieviti e di nuova tappatura a vino “pulito” fu una trovata della Signora che si rifiutava di bere vino leggermente torbido e pretese di avere per se e per i suoi clienti un vino limpido e cristallino.

Un nome che è entrato nella storia, come tanti altri grandi Champagnisti, alcuni con una lunga tradizione altri con storie più recenti, eccone alcuni senza pretesa di essere esaustivi: Krug, Salon, Billecart-Salmon, Jaqueson, ma anche ì più “recenti” Philepponnat e Selosse.

Le zone di produzione dello Champagne

Reims ed Epernay sono sicuramente le due città simbolo di questa tipologia, ma anche altri comuni, quali Ay, piuttosto che Avize, sono ormai entrati nel novero dei luoghi mito del vino mondiale.

L’intera area di produzione è suddivisa in cinque parti. Le montagne di Reims, che comprende tutte le alture nei dintorni della città che incoronava i Re francesi, poi la valle della Marna, dall’omonimo fiume che la disegna. Più a sud la Cote de Sezanne e la Cote de Blancs, ancor più giù, verso Chablis e la Borgogna la Cote de Bar e tutto l’Aube.

Ogni area ha le proprie peculiarità, dalla tipicità dello Chardonnay nella Cote de Blancs, alla forza del Pinot Nero sulle Montagne di Reims, l’eleganza del taglio nella valle della Marna. Tutte però condividono alcune caratteristiche importanti, tra le quali: clima freddo, che favorisce le acidità alte e suolo gessoso, che dona eleganza, struttura e soprattutto sapidità.

Va inoltre segnalato che Napoleone III promosse una classificazione dei comuni della regione di produzione, individuandoli sulla base dei prezzi delle uve che da questi provenivano. Premiava con il 100% del valore dell’uva di quell’annata solo i migliori comuni, quelli con le migliori vigne, uno sconto dall’uno al 10% veniva applicato alle uve provenienti da comuni meno nobili ma ugualmente buone, mentre uno sconto che poteva arrivare anche al 20% sul prezzo imposto per le uve di una data annata, era applicato a tutti i grappoli provenienti da tutti gli altri comuni della zona. Così nacquero i Grand Cru e i Premier Cru.

Un Grand Cru nasce da uve che provengono da vigne ubicate nelle zone migliori come qualità del terreno e come microclima. Devono inoltre essere lavorate e vinificate in loco. I Grand Crus nascono quindi dalle uve migliori e dalle zone migliori.

Dipende anche da questa classificazione il prezzo dello Champagne, non solo da essa ovviamente, ma dato che è inutile chiedersi quale sia il giusto prezzo è forse inutile anche approfondire troppo l’argomento. Diciamo che il risultato finale è un connubio di storia, marketing, potere e bontà del prodotto.

Su WinePoint puoi acquistare al miglior prezzo online tutti gli champagne, un'offerta che comprende i grandi nomi come krug, Moet, Bollinger, Carbon, Ayala, Aubri, Beaufort Perrier Jouet, Dom Pérignon, Veuve Clicquot Ponsardin …. E le maison di nicchia: i piccoli Recoltant Manipulant che creano Grand Cru fantastici come Franck Bonville, Busin, Hervé Dubois, Billecart Salmon, Delavenne e molti altri.

Champagne. Gli abbinamenti a tavola

Chiariamo subito che pasteggiare con lo Champagne va benissimo. In Italia tendiamo a bere gli spumanti (non dimentichiamoci che, tecnicamente, il vino frizzante francese è uno spumante Metodo Classico) solo per aperitivo o a fine pasto ma lo Champagne può seguire tutti i nostri piatti e l’intera cena. Sembra un lusso ma grazie a WinePoint e grazie agli sconti ed alle offerte periodiche che facciamo, lo Champagne è alla portata di tutti.

Con antipasti delicati vi suggeriamo un Brut Blanc de Blancs (ideale a base di solo Chardonnay). Fresco e delicato potrà accompagnare pietanze delicate.

Con dei formaggi o un risotto ai funghi o con le lasagne si abbina bene un Rosé.

Con una pasta alle vongole o comunque con il pesce vediamo bene un Extra Brut o Pas Dosé.
In ogni caso può essere assaporato in accompagnamento a tutti i cibi: pesce, crostacei, carne, salumi, formaggi e verdure.

È comunque il simbolo dei momenti importanti e dei festeggiamenti. Il “botto” del tappo, la spuma fresca, lo scintillio delle bollicine, l'effervescenza percepita al naso ed il profumo fanno di queste bottiglie francesi il simbolo dei momenti di convivialità.

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