provima

Uno dei bianchi italiani di maggior carattere è sicuramente il Verdicchio. Nelle Marche questo vitigno si coltiva da sempre e veniva utilizzato già all'epoca dei Romani. Ed è a Matelica, nel cuore dell’Alta Vallesina in provincia di Macerata, che si trova la cantina Provima (Produttori Vitivinicoli di Matelica). E' la più antica dell'area e la sua nascita risale al 1932.

L'attuale cooperativa fu fondata nel 1978. Infatti non parliamo di un produttore, ma di 80 diversi viticoltori che interessano un totale di circa 120 ettari di vigneti sparsi su colline ricche di argilla sabbiosa e calcare. E naturalmente il protagonista assoluto è proprio il Verdicchio di Matelica, affiancato da piccole ma peculiari produzioni di vini rossi.

Negli ultimi anni in Provima si è voluto dimostrare come sia possibile produrre vini di alta qualità e forte personalità valorizzando questo vitigno autoctono, ponendo particolare attenzione all'ambiente e alla viticultura sostenibile. La produzione attuale è di circa 200.000 bottiglie, suddivise tra il marchio storico Provima ed il nuovo nato Lamelia. Il brand Lamelia è stato introdotto nel 2014 ed ha già ottenuto anche riconoscimenti internazionali, oltre a quelli della critica nazionale. Nel 2018 sono stati aggiunti anche due vini biologici con la gamma chiamata "EGOS", un Verdicchio ed un Merlot. Quasi il 40% della produzione è destinato all'esportazione.

La produzione prevede nove etichette a marchio Provima e tre con Lamelia. Tra i più rappresentativi sicuramente il Verdicchio di Matelica Doc, dal naso floreale con note di frutta bianca e dal gusto fresco ed equilibrato, dotato della caratteristica acidità.
Il “Materga” Verdicchio di Matelica Riserva DOCG viene prodotto solo nelle annate migliori, con frutti raccolti a piena maturazione. Si tratta di un vino fortemente strutturato, parzialmente vinificato in cemento che termina l’affinamento con almeno 6 mesi di bottiglia.
Il “Terramonte” Verdicchio Di Matelica DOC firmato Provima, risulta fresco e sapido, ed è ottenuto sempre gli stessi vigneti, che la cantina identifica come “cru”, rendendolo così una delle massime espressioni del Verdicchio.

 

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