Catalogo Falanghina

Fresco vino bianco da uve Falanghina in purezza, coltivate nella zona del Sannio Beneventano. Ampio quadro olfattivo che si compone di note floreali e fruttate. Il sorso è fine, equilibrato e sapido. Affinamento in acciaio inox per alcuni mesi prima dell'imbottigliamento.

Vino bianco del Sannio prodotto da uve Falanghina in purezza. Si presenta in color paglierino dorato. I profumi sono intensi e carichi di sensazioni di frutta a polpa bianca, agrumi e glicine. Il sorso è equilibrato, dotato di buona sapidità ed estremamente lungo.

Spumante fresco e delicato prodotto da uve Falanghina con il Metodo Charmat. Ha colore giallo paglierino e perlage fine. Al naso si percepiscono note di frutta bianca e lievito. In bocca è fresco e bilanciato. Affinamento iniziale in autoclave per 4 mesi e successivamente in bottiglia per almeno 5 mesi.

Una Falanghina dove freschezza e sapidità vanno a braccetto, offrendo un sorso teso e scorrevole. Ottimo con piatti di pesce e antipasti leggeri.

La Falanghina "Camporeale" della Cantina Lunarossa è un vino bianco fresco e di pronta beva dal colore giallo paglierino limpido. Al naso esprime belle note di frutti tropicali su fondo floreale. In bocca è ricco di piacevole freschezza e sapidità. Di buona struttura e permanenza

La Falanghina di Pietracupa è un vino bianco fresco, dal colore giallo paglierino limpido e di grande piacevolezza al sorso. Il bouquet di profumi esprime note di frutta tropicale, gelsomino e giglio. Al palato risulta particolarmente intrigante, sapido, e minerale

Il Lacryma Christi Bianco di Villa Dora nasce sulle pendici del Vesuvio, da terreni vulcanici con ceneri e lapilli. Vinifica in acciaio ed è ottimo con piatti di pesce e antipasti leggeri.

La Falanghina “Strione” colpisce fin dal primo impatto per intensità e complessità del profilo gusto-olfattivo. Assolutamente da provare con la cucina di mare e del territorio.

Vino bianco frizzante, vinificato in acciaio e rifermentato in bottiglia, dalla beva spontanea e versatile. Da abbinare ad antipasti, crostacei e con tutta la cucina di mare in genere. Ottimo aperitivo, da servire ad una temperatura di circa 10 °C.

“Vigna Astroni” è una Falanghina unica nel suo genere. Sapida, fresca e minerale al primo impatto, si concede al palato con una inusuale morbidezza e avvolgenza.

La Falanghina “Vigna Segreta” Sant’Agata dei Goti di Mustilli è un vino bianco campano strutturato, complesso e caratterizzato da una buona longevità. Il colore è giallo dorato e cristallino. Al naso, il vino è intenso e si aprono sentori di frutta a polpa gialla, melone bianco, erbe officinali e una delicata nota di miele d’acacia. In bocca è vellutato, fresco e con belle note minerali. Finale persistente. Affina 10 mesi sur lies in acciaio.

“Vigne del Vulcano” esprime nel sorso l’incredibile terroir vulcanico, offrendo un vino bianco nettamente sapido e minerale, da abbinare con crostacei e primi piatti di pesce.

La Falanghina “Strione” colpisce fin dal primo impatto per intensità e complessità del profilo gusto-olfattivo. Assolutamente da provare con la cucina di mare e del territorio.

La Falanghina del Sannio Sant'Agata dei Goti di Mustilli è un vino bianco fresco e delicato dal colore giallo dorato brillante. Il profumo è complesso, elegante, arricchito da sentori di frutti a polpa gialla, ginestra, biancospino e miele. Al palato è morbido, fresco, dal corpo pieno, intenso e persistente

Fresco vino bianco campano di colore paglierino con riflessi verdognoli. All'olfatto si apprezzano richiami di pere mature, ginestra e gelsomino. Sorso sapido, pieno ed avvolgente.

Prodotta in numero limitato, la Falanghina “Vàndari” richiama nel sorso il territorio e la tradizione vitivinicola del Sannio, proponendo un bianco fresco e fruttato, da abbinare con antipasti di pesce e formaggi freschi.

Spumante fresco e profumato dal colore paglierino con riflessi verdognoli realizzato con Metodo Charmat o Martinotti. Al naso emergono note fruttate delicate e spezie. In bocca è fresco e morbido. Prodotto con uve Falanghina allevate nella zona del Vulture

Vino con profumo che rimanda a note floreali ed agrumate; al palato si presenta particolarmente fresco, grazie alla sua naturale effervescenza e ad un finale caratterizzato da sentori di agrumi. Primo Spumante Brut Metodo Charmat che ha origine da uve Falanghina: Varvaglione nasce da una vinificazione della durata di 4 mesi in autoclave, alla quale segue un affinamento in bottiglia per 2 mesi.

Vino bianco fresco e agrumato, il Falanghina Bonea Sannio DOC è fiore all’occhiello della Masseria Frattasi in Campania, una realtà peculiare e che poggia su un terreno davvero molto antico. Ottimo a tavola per aperitivi, pranzi o cene, si serve fresco per esaltarne l’aromaticità, ottenuta dopo affinamento prima in acciaio e poi in vetro.

La Falanghina Di Majo Norante è un vino bianco fermo dal colore giallo paglierino dorato con riflessi verdognoli. Al profumo è fresco, gradevole con sentore di ginestre ed agrumi. Il gusto è ampio e con piacevole retrogusto aromatico che ricorda il melograno

Fresco vino bianco campano di colore paglierino con riflessi verdognoli. All'olfatto si apprezzano richiami di pere mature, ginestra e gelsomino. Sorso sapido, pieno ed avvolgente.

La Falanghina "Ramì" Di Majo Norante è un vino bianco fermo dal colore giallo paglierino. E' un cru che nasce dalla selezione delle migliori uve Falanghina coltivate nel vigneto Ramitello in Campomarino. Il profumo è fresco, gradevole e persistente con sentore di frutta matura, pesca ed albicocca. Ha gusto secco, morbido, ampio, leggermente acidulo, con retrogusto aromatico di mandorla, caratteristico del vitigno.
Vini Falanghina
Su Winepoint puoi scegliere la tua bottiglia ideale, lasciandoti ispirare dalle etichette proposte sul vasto catalogo online: tra queste trovi i grandi vini a base di Falanghina, un vitigno a bacca bianca di antiche origini, tra i più famosi e rappresentativi della Campania. L’etimologia è incerta: forse deriva da “falange” o “falanga”, un palo che si adoperava per sostenere le viti. Origina dal Falerno Bianco, già apprezzato nel primo secolo d.C. da Plinio il Vecchio. Il vino Falanghina è prodotto da un vitigno che si sviluppa soprattutto in terreni collinari e vulcanici, e predilige il clima secco. Non a caso è una zona vulcanica a darci la più celebre varietà, il Sannio, la cui produzione è consentita solo nella provincia di Benevento. È un DOC di colore giallo paglierino più o meno intenso, con una nota acida, floreale all’olfatto, robusto e persistente al gusto, messo in commercio da produttori come Vigne Sannite.
Quattro sono le tipiche sottozone beneventane di produzione: Solopaca, Guardia Sanframondi o Guardiolo, Taburno, Sant’Agata dei Goti. Il Sannio è disponibile anche nell’eccellente versione passita, o in quella spumantizzata con il metodo classico oppure col metodo Charmat. Due curiosità in una: questa variante, che si riconosce dall’acino ellittico e corto, per essere tale deve contenere almeno l’85% di uve Falanghina.
Si tratta di uno dei vini della Campania che, soprattutto a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, hanno goduto del maggior successo commerciale. Di grande versatilità, si adatta tanto ai piatti di pesce quanto a quelli della cucina vegetariana, tanto alle carni bianche quanto ai formaggi. Il boom della Falanghina tra i vini della regione è dovuto ad altri due elementi, oltre alla sua duttilità. Il primo è che proprio dagli anni Novanta è stato imbottigliato ed etichettato in purezza; il secondo è che, nato come un bevanda da tavola di grande semplicità, nonostante la sua evoluzione e il netto miglioramento delle caratteristiche nel corso degli anni, ha mantenuto un ottimo rapporto qualità-prezzo.
La vinificazione avviene in botti di legno o soprattutto in acciaio, per una migliore conservazione delle sue proprietà organolettiche. Alcuni consigli per gustare al meglio i vini Falanghina: stappare la bottiglia con una mezz’ora di anticipo, per agevolare l’ossigenazione; utilizzare un calice di dimensioni medie a luce sufficientemente larga per esaltare i profumi; degustare a una temperatura compresa tra 10 e 12 °C, che dovrebbero scendere a 8-10 per la versione passita, da servire in un calice a stelo lungo. La versione spumante va invece versata in flûte o in un calice medio, a una temperatura di 6 °C.
Il vitigno si coltiva in tutta la Campania, soprattutto nelle province di Napoli, Benevento e Caserta. In purezza o assemblato ad altri vitigni dà origine a una serie di etichette caratteristiche, dal DOC Falerno del Massico alle varianti Campi Flegrei, Sannio e Taburno. Svariate, nel corso dei secoli, le testimonianze che sospendono la Falanghina tra storia e leggenda. Pare che fosse la bevanda degli imperatori, non mancava alla corte reale di Napoli e neppure nella carta dei vini papali. All’inizio dell’Ottocento una serie di studiosi ha cominciato a occuparsi di questo vitigno esaminandolo da un punto di vista scientifico: iniziò nel 1804 Columella Onorati, frate francescano e docente all’Università di Napoli.
Di contributo in contributo arriviamo al 1989, quando la legge sulla concessione del marchio DOC al Falerno del Massico Bianco ha dato il primo impulso alla crescita qualitativa del vitigno e all’ammodernamento delle tecniche produttive. Oggi è tra i vini bianchi più di moda anche tra i giovani, che lo sorseggiano come aperitivo assieme a un tagliere di formaggi e salumi. WinePoint offre una selezione di Falanghina di varia complessità, con offerte sempre nuove e prezzi imbattibili.