Catalogo Zibibbo
Vinificato in acciaio, “Grotta dell’Oro” è un vino bianco secco e fruttato, dai lunghi ritorni minerali. Ottimo con antipasti di pesce e primi piatti del territorio.
Vinificato in acciaio, con aggiunta di uve appassite al sole della Sicilia, il Passito “Zhabib” è perfetto con la piccola pasticceria e con i dolci del territorio.
Origini del vitigno Zibibbo
Zibibbo è il termine più noto e utilizzato, in Sicilia e Calabria, per indicare il Moscato d’Alessandria, un vitigno aromatico appartenente alla grande famiglia dei Moscati.
Si tratta di una pianta conosciuta anche in territorio francese e in Spagna, dove viene chiamata Muscat Romain e Moscatel de Malaga, nonché in paesi ben più lontani, come il Perù e il Cile, dove Trova spazio nella creazione di un distillato chiamato Pisco.
La parola Zibibbo è di origine araba, dal termine “zabīb”, che indica la cosiddetta uvetta passa, quasi a suggerire proprio l’incredibile valore che quest’uva acquista se usata in appassimento. Celebre è infatti la bontà del Passito di Pantelleria, senza contare gli altri vini dolci che vengono prodotti sempre partendo dalle uve di questo particolare Moscato. |
Non si tratta, però, di un vitigno impiegato solamente nella produzione di vini da dessert, tutt’altro. Proprio negli ultimi anni, sempre più produttori hanno deciso di dare spazio anche a dei vini bianchi secchi interamente a base di questo tipo di uva: prodotti che hanno riscosso un immediato successo per la ricercatezza e l’intensità dei loro profumi e il loro ben distintivo carattere. Che siano secchi e dolci, sanno davvero come comportarsi a tavola, accompagnandoci dagli antipasti al dessert.
Storia e diffusione del vitigno e del vino Zibibbo
Lo Zibibbo è una tipologia di vite già coltivata dai Greci, conosciuta allora come Anathelicon Moscaton. Probabilmente portata nella penisola italica da Alessandria d’Egitto, questa stessa pianta venne impiegata anche dai romani, forse chiamata con l’appellativo di uva apiana, per via del suo intenso e dolce aroma, capace di attirare le api.
Il Moscato d’Alessandria si è poi diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, non solo nella nostra penisola, ma anche nel Sud della Francia e della Spagna.
In Italia, la coltivazione si concentra al 94% nell’Isola di Pantelleria e in Sicilia dove, se prima veniva spesso impiegato per la produzione di uva da tavola e passa, oggi viene lavorato per la realizzazione di pregiati passiti e vini bianchi secchi e profumati.
Poche coltivazioni sono invece legate al territorio calabrese, ma assolutamente degni di nota sono i meravigliosi vigneti a terrazze sul mare a Pizzo Calabro, dove quest’uva particolare, antica, è stata recentemente riscoperta e valorizzata, tanto da diventare un presidio Slow Food.
Caratteristiche del vitigno Zibibbo e Coltivazione
Questo vitigno è caratterizzato da grappoli di media grandezza, di forma conico-piramidale, dotati di acini dalla buccia spessa, di colore giallo chiaro, con leggere sfumature verdi. Celebri sono le coltivazioni a Pantelleria, dove viene prodotto l’omonimo delizioso passito.
Qui le piante vengono allevate ad alberello basso, in apposite buche scavate sul suolo vulcanico dell’isola, per mettere al riparo le viti dal vento e assorbire meglio l’umidità dalla terra, viste le sporadiche piogge.
Una metodologia di allevamento davvero unica e spettacolare a vedersi, entrata a merito tra le meraviglie dell’Unesco.
Lo Zibibbo è un tipo di vite caratterizzata da una discreta vigoria e da una buona produttività, tant’è che viene utilizzata, senza particolari problemi di resa, sia per la produzione di passiti sia per vini bianchi secchi.
La vendemmia delle uve avviene tra la fine di Settembre e gli inizi di Ottobre.
Caratteristiche Organolettiche del Bianco Secco ottenuto da Uve di Zibibbo
Il vitigno Zibibbo regala dei bianchi secchi contraddistinti da un bel colore giallo chiaro, spesso tendente al dorato.
Questi vini sono dotati di un’intensa aromaticità, derivante proprio dall’uva stessa. Profumi in cui ritroviamo le particolari note floreali dei fiori di zagara, della fresia e dei fiori d’arancio, del pompelmo rosa, del melone, delle arance gialle, delle pesche, del kiwi e dei mandarini, sentori soprattutto floreali e fruttati spesso arricchiti da echi minerali e note di erbe aromatiche, come la salvia e il rosmarino.
Il gusto è caratterizzato da una verve fresca e briosa, accompagnata da un buon ritmo sapido. Questo particolare vitigno riesce a creare vini secchi, a tutto pasto, strutturati e ben equilibrati, di cospicua acidità e saporiti, spesso dotati di una piacevole persistenza agrumata/strong>, salmastra e fruttata e, alcune volte, con dei leggeri tocchi ammandorlati, specie se si tratta di bianchi affinati brevemente in legno.
I passiti di Zibibbo
Come negare l’immensa grandezza aromatica e il gusto esotico e raffinato di un buon passito di Zibibbo? Davvero impossibile!
Si tratta di vini dolci dallo splendido colore intensamente dorato o ambrato, sempre luminoso, con un bouquet carezzevole e suadente dove è possibile scoprire l’aromaticità dei datteri e dei fichi secchi, la dolcezza dello zucchero di canna, delle albicocche disidratate, dell’arancia candita, dell’uvetta sultanina, del miele millefiori e della frutta secca glassata.
Un’aromaticità che spesso si arricchisce anche di note più fresche, vegetali e floreali, di timo e ginestra.
All’assaggio, presenta morbida e intensa dolcezza, tuttavia, se ben elaborato, mantiene sempre una viva freschezza che non lo rende mai stucchevole. Un’acidità di fondo a cui si accompagna anche una gradevole e persistente sapidità: doti gustative che lo rendono un vino capace di sposare il gusto di vari dessert e la spiccata saporosità di alcuni formaggi stagionati ed erborinati.
Gli abbinamenti con i vini di Zibibbo
I vini bianchi di Zibibbo sono assolutamente perfetti per accompagnare le pietanze di mare, che vengono così arricchite da una particolare aromaticità fruttata e floreale ed esaltate nel loro gusto genuinamente salino. Vini di questa tipologia sono perfetti per le insalate di mare miste, per il tipico polpo con patate, per i gamberi con verdure al curry, per la carbonara di mare e per le grigliate di pesce in generale.
Quelli più strutturati, che magari hanno svolto una leggera macerazione a contatto con le bucce, o che sono stati affinati brevemente in legno, possono accompagnarsi anche a piatti di mare più complessi, come ad esempio un risotto alla zafferano con scampi e ricci di mare o degli spaghetti con la bottarga.
Si tratta anche di una tipologia di vino che non disdegna affatto le carni bianche: ad esempio lo zibibbo secco è ottimo nell’accompagnare il gusto di un pollo all’ananas e zenzero o di un pollo al curry.
A dolcezza si accompagna dolcezza e, pertanto, la suadente morbidezza di un passito è destinata ad accompagnare tante e variegate delizie pasticcere.
Si tratta di un vitigno capace di offrire vini da dessert dalle molteplici sfaccettature. Questo perché troviamo vini dolci ottenuti solamente da uve surmaturate in pianta e, allo stesso tempo, passiti più intensi e robusti ricavati da uve lasciate a lungo appassire al sole. Un unico vitigno per procedimenti diversi che conducono a bottiglie da dessert dalle potenzialità organolettiche differenti.
I vini dolci e i passiti più delicati, per la loro profumosità, unita a una vivace freschezza e a degli intensi guizzi sapidi, sono ottimi compagni per dolci alle creme, alla ricotta e, magari, guarniti con frutta secca. Ad esempio semifreddo agli amaretti, bavarese al pistacchio, parfait alle mandorle, pastiera napoletana, torta della nonna, cannoli siciliani e sfinci di San Giuseppe.
I più strutturati sono invece più adatti per accompagnare dolci realizzati con la pasta di mandorle e arricchiti con elementi di cioccolato, caramello e frutta secca, come ad esempio i ricciarelli senesi, la torta sbrisolona, la torta di cioccolato e frutta secca e il tipico buccellato siciliano.
Il discorso sulla dolcezza deliziosa di questi vini non finisce però qui … perché una menzione a parte spetta al particolare Passito di Pantelleria.
Questo prodotto tipico, che racchiude tutto il calore del sole che l’isola ha trasmesso alle uve di Zibibbo, è destinato ad accompagnare, con la sua eccelsa morbidezza e il suo buon equilibrio, diversi dolci di grandissima intensità gusto – olfattiva, magari arricchiti anche da spezie e da cioccolato, come ad esempio la torta di cioccolato e pere, i dolcetti al cocco e cioccolato, il tipico pan speziale bolognese, la torta di noci e cioccolato e il sicilianissimo Africano.
Più ricercati ma comunque ottimi sono gli abbinamenti che vedono protagonista il Passito di Pantelleria insieme ai formaggi erborinati e piccanti, magari arricchiti dalla presenza di frutta secca.
Lo Zibibbo è quindi un vino di grande valore e molto versatile e su WinePoint è possibile acquistarlo a prezzi molto bassi sfruttando le offerte speciali periodiche. È possibile trovare le grandi Cantine come Donnafugata e Planeta ed i piccoli vignaioli emergenti come Barone di Serramarrocco.