Catalogo Schiava
Il “Gobbio” Noventa vinifica in legno e affina per almeno 18 mesi in botte grande. È un vino rosso intenso e potente, da abbinare a carni rosse e selvaggina, da “dimenticare” in cantina anche per 15 anni.
“Isarcus” di Griesbauerhof affina in legno per garantire un profilo rotondo ed elegante, caratterizzato da note fruttate e delicatamente speziate. Si abbina bene con salumi e formaggi di media stagionatura, carni bianche e risotto ai funghi porcini.
Grazie alla rigorosa lavorazione di Griesbauerhof, questo Santa Maddalena Classico si rivela un grande vino del territorio. Da servire con i piatti tradizionali dell’Alto Adige, dai canederli allo stinco affumicato, passando per lo speck.
Fruttata e beverina, la Schiava “Vigna Kristplonerhof” spicca per tipicità e immediatezza del sorso, offrendo un vino giovane e vivace, da servire a circa 15 °C.
Perfetto da stappare durante una cena estiva o una serata tra amici, “L’Aura” di Noventa si caratterizza come un vino fresco e sapido, dalla beva agile e immediata. Ottimo con antipasti, piatti di pesce e pollame. Da provare con il pesce di lago.
Un rosato frizzante bevibile e intrigante, la Schiava “Belle” si abbina con la cucina del territorio e in particolare con i canederli e lo speck del Trentino.
“Select Prem” è un blend di schiava e lagrein nato con l’obbiettivo di esaltare con un sapiente uso del legno, queste due varietà autoctone.
Vino rosso che offre al naso sentori di frutta a bacca rossa e ciliegia matura. Al palato si fa notare una spiccata consistenza ed eleganza.
Un St. Magdalener Classico estremamente appagante e varietale, da bere giovane alla temperatura di circa 15 °C. Molto piacevole e versatile, si abbina bene con preparazioni di carne e di terra.
Fruttato, agile e scattante, il St. Magdalener Classico vinifica in acciaio e proviene da uve Schiava con una piccolissima percentuale di Lagrein. Primi piatti saporiti, carni rosse e bianche sono gli abbinamenti consigliati.
Vino rosso altoatesino frutto della vinificazione in purezza del vitigno Schiava o “Vernatsch”. Ha colore rubino chiaro e delicati profumi di piccoli frutti di bosco. Il sorso è agile, fresco, equilibrato e delicatamente ammandorlato nel finale.
Vino rosso altoatesino con le caratteristiche di freschezza e pronta beva tipiche dei vini da uve Schiava (Vernatsch in tedesco). Ha colore rubino violaceo e profumi fragranti di frutti di bosco e ciliegia. Il sorso è fresco, di pronta beva e con un finale leggermente ammandorlato. Classico vino da tutto pasto e da bere tutti i giorni.
Storia e caratteristiche della Schiava, elegante vitigno altoatesino
La sua dimora è il Trentino Alto Adige, la sua nota distintiva è la beva facile e piacevole: stiamo parlando dello Schiava, vitigno a bacca rossa dagli aromi fini e delicati. Il suo nome è già un indizio delle sue origini. Trasportata in Italia dai Longobardi che, provenendo dalla Croazia, invasero l'Impero Romano, l'uva "slava" si trasformò poi in "schiava" nel linguaggio comune. Secondo una diversa interpretazione, il nome del vitigno rimanderebbe invece al sistema di allevamento. Generalmente coltivato ad alberello, infatti, il vitigno diviene "schiavo" dei tutori che ne sostengono lo sviluppo. Ma questa bacca deliziosa potrebbe avere origini ben più antiche, fissate in epoca pre-romana. Presenti proprio nell'area compresa tra le prealpi veronesi, il Tirolo e il Tentino Alto Adige, i Reti avrebbero coltivato tralci di Schiava già prima della conquista dei loro territorio da parte dei Romani.
Il corpo snello e il modesto tenore alcolico del vitigno ne hanno favorito una costante e ampia diffusione nel corso dei secoli. Le popolazioni locali ne ricavavano vini freschi, leggeri e versatili. Trascurato dal grande pubblico che, dagli anni '50 in poi, sembrava gradire vini più tannici e potenti, è stato recentemente rivalutato dai viticoltori altoatesini che hanno saputo esaltarne magistralmente le peculiarità e il carattere. Oggi lo Schiava entra nei disciplinari di prestigiose denominazioni quali le DOC Alto Adige e Lago di Caldaro e la IGT Vallagarina.
Caratteristiche del grappolo e della pianta
Con il termine Schiava si intende una famiglia di vitigni che condividono la medesima origine genetica e caratteristiche ampelografiche simili. Le varietà più diffuse, Schiava Gentile, Grigia e Grossa, presentano grappoli alati di media grandezza e forma piramidale. Gli acini mostrano una buccia tenera dal colore blu intenso, tendente al violetto, ricoperta da abbondante pruina. Le loro dimensioni sono medie e la forma tondeggiante. Lo Schiava è un vitigno vigoroso, dalla produttività elevata e costante. La sua capacità di resistere alla maggior parte delle malattie delle viti è alla base della sua ampia diffusione fin dai tempi più remoti.
Vinificazione delle uve Schiava
La rinascita della Schiava è legata, come si è accennato, a una nuova interpretazione offerta dai vignaioli e dagli enologi altoatesini. Se in vigna si predilige la qualità alla resa, in cantina la vinificazione tende a preservare ed esaltare il fine corredo aromatico del vitigno. La Schiava viene vinificata quasi sempre in purezza. La fermentazione, che si svolge in acciaio, è frequentemente preceduta da un periodo di macerazione delle uve sulle bucce, al fine di estrarne aromi e colori più concentrati. Numerosi produttori prevedono poi un periodo di maturazione in legno per favorire lo sviluppo di profumi complessi e tannini più morbidi ed evidenti. Lo Schiava è spesso utilizzato in blend con vitigni dalla beva altrettanto piacevole come il Lagrein e il Pinot Nero.
Caratteristiche organolettiche dei vini Schiava
Freschezza ed eleganza contraddistinguono i vini ottenuti dalla lavorazione delle uve Schiava. Il loro luminoso colore rosso rubino si fa più intenso quando sono sottoposti ad invecchiamento in legno. L'inconfondibile bouquet aromatico dei vini Schiava è dominato da note deliziose di lamponi e ribes, mirtilli e fragoline, arricchite da sentori di fiori, ciliege e mandorle amare. E' ancora il legno a far emergere delicate e accattivanti note speziate. Un'armonia che allieta anche il palato. Il sorso è fruttato, equilibrato, sostenuto dai sottilissimi e vellutati tannini sino al finale, sapido e appagante. Quando l'uvaggio comprende anche il Pinot Nero e il Lagrein, il vino si fa più morbido e intenso senza perdere la sua tipica leggerezza e la facile beva.
Caratteristiche del territorio
Il terroir variegato e il clima unico e straordinario del Trentino Alto Adige costituiscono l'habitat ideale della Schiava. Questo territorio ad altissima vocazione vitivinicola gode della protezione delle Alpi che lo riparano dai freddi venti invernali, assicurando al contempo un'ottima escursione termica tra giorno e notte. A ciò si aggiungano l'azione calmierante esercitata dal vicino Lago di Garda e l'abbondante soleggiamento, responsabile della perfetta maturazione delle bacche. Il suolo mostra una straordinaria varietà: terreni morenici, ghiaiosi e argillosi, si alternano al porfido vulcanico, alle marne e alle rocce sedimentarie ricche quarzo, mica e scisto. Una ricchezza che i maestri vignaioli sanno interpretare in modo eccellente.
Una grande famiglia di vitigni
Se è vero che dalle varietà Schiava Gentile e Schiava Grossa si ottiene la maggior parte dei vini altoatesini, non va però dimenticato che la famiglia delle Schiave è piuttosto numerosa. Nella stessa area dimora infatti la tipologia Schiava Grigia, così denominata a causa dell'abbondante pruina che riveste la buccia, rendendo il suo colore meno intenso. Il Registro Nazionale delle Varietà di Vite riconduce lo Schiava media e lo Schiava piccola, differenti per la dimensione degli acini, alla tipologia Gentile. Quest'ultima, infatti, mostra bacche di diverse dimensioni nello stesso grappolo. Diffusa prevalentemente in Lombardia, la tipologia Schiava Nera rappresenta la sorellina minore della famiglia, non per questo meno deliziosa.
Vino Schiava. Abbinamento cibo – Vino
La schiava generalmente è un vino dalla beva fresca, immediata e piacevole. Inutile dire che si abbina bene con salumi e formaggi tipici dell’Alto Adige come Speck, ma è ottimo anche con salame e prosciutto. La freschezza del vino si abbina alla sensazione grassa del cibo e si abbina bene ai sapori forti senza coprirli.
La schiava si abbina bene ai canederli in brodo, zuppe, minestroni e piatti con funghi. Ottimo anche in abbinamento a formaggi morbidi.