Catalogo Oseleta

L’Amarone Case Vecie di Brigaldara è un vino rosso dal colore granato intenso. Al naso richiama sentori di frutta in confettura, spezie, amarene, combinati con note di tabacco e cacao. Al palato elegante e strutturato, i tannini avvolgenti e caldi regalano un finale lungo e persistente. Affina per 24 mesi in barrique e successivamente in botti di rovere da 25 hl per altri 12 mesi.

Il Ripasso Il Vegro di Brigaldara è un vino rosso di colore rubino intenso. Al naso ha un bouquet che richiama note di frutta matura, vaniglia e cannella. Al palato è asciutto e corposo con un gusto pieno e persistente. Affina in botti di rovere.

Vino elegante fermo di colore rubino brillante, prodotto con uve Corvina, Corvinone e Rondinella. Al naso affiorano richiami di ciliegie, note speziate dolci di vaniglia e sentori balsamici. Il sorso è corposo e raffinato, dal finale persistente. Affina in botti di rovere per 12 mesi prima di essere imbottigliato.

Il Valpolicella DOC “Tenuta Campocroce” di Tenute Salvaterra è ottenuto da un classico taglio di uve del territorio, vinificate e affinate in acciaio per esaltare gli aromi vivaci e fruttati derivanti da terroir e varietali. Ottimo come vino da tutto pasto, è perfetto con primi e secondi piatti a base di carne, come arista di maiale e faraona al forno.

Il Valpolicella Superiore “Tenuta Campocroce” di Tenute Salvaterra vinifica in acciaio a temperatura controllata e affina per 3 mesi in legno. Questo veloce passaggio rende il vino delicatamente speziato e complesso, perfetto da abbinare a carni rosse e selvaggina.

Valpolicella dal colore rubino brillante frutto della vinificazione delle uve Autoctone Corvina, Corvinone e Rondinella. Di grande eleganza ha i profumi di piccoli frutti rossi, ciliegie e spezie tipici della denominazione. Il sorso è equilibrato, dotato di buona acidità e con tannini delicati.

Il Ripasso Il Vegro di Brigaldara è un vino rosso di colore rubino intenso. Al naso ha un bouquet che richiama note di frutta matura, vaniglia e cannella. Al palato è asciutto e corposo con un gusto pieno e persistente. Affina in botti di rovere.
Pur senza godere di un passato molto documentato, l’Oseleta è citata già nel 1901 da Zava fra le varietà tipiche del Veronese. Il suo nome deriva con tutta probabilità dall’essere un’uva molto gradita agli uccelli (“Oseleta” è infatti la versione dialettale veneta di “Uccelletta”). Abbandonata in passato perché poco produttiva, è stata recuperata agli inizi degli anni Settanta e oggi gode di grande interesse da parte dei viticoltori della Valpolicella, anche se bisognerà aspettare ancora qualche tempo per vederla diffusa in quantità ragguardevoli. Il risveglio dell’interesse è in gran parte giustificato dall’aspetto del grappolo: piccolo, tozzo, serrato e con acini minuti, sembra perfettamente adatto a produrre vini straordinariamente concentrati. Il suo patrimonio polifenolico è notevole, tanto da |
essere probabilmente il vitigno più colorante di tutta la provincia. Dopo l’iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 2000 diverse cantine non solo hanno impiantato Oseleta in maniera significativa ma stanno operando con risultati decisamente incoraggianti nella sua vinificazione in purezza.
È rintracciabile, con sempre maggiore frequenza, in tutta la Valpolicella e nella zona allargata. Non si ha notizia di presenza di Oseleta in altre province venete né fuori regione.
Il grappolo è molto piccolo, con peso compreso trai 100 e i 200 grammi. È di forma cilindrico-piramidale, di straordinaria compattezza, molto spesso dotato di un’ala. L’acino è medio, di forma irregolare, con buccia pruinosa, spessa, consistente e di colore blu-nero. Si vendemmia solitamente tra la metà di Settembre e l’inizio di Ottobre.
Il vino è di colore rubino violaceo molto intenso, cupo. I profumi, vinosi in giovane età, con il passare del tempo rivelano accanto al frutto un’intensa nota speziata. Di grande struttura e pienezza, offre un’ottima trama tannica. L’interesse per il Vitigno è dovuto all’intensità cromatica e alla grande concentrazione del vino che se ne trae.