Catalogo Alicante

”Vinupetra” è un Rosso siciliano armonico e fruttato, dalla bocca piena e avvolgente. Ottimo con la cucina del territorio e con preparazioni a base di carne bianca.

Vino rosso toscano tra i più apprezzati in Italia ed in Europa. Ha colore rubino ed un naso vigoroso, con profumi di more, ciliegie e amarene sotto spirito uniti a definiti toni di anice e cuoio. In bocca gode di buon corpo e tannini integrati. Decisi i ritorni fruttati e chiusura pulita. Vinificato ed affinato esclusivamente in acciaio

Rosso toscano giovane, fresco e fruttato, perfetto per la tavola di tutti i giorni, ma anche per accompagnare una serata tra amici o in famiglia.

Vino rosso toscano dal colore rubino luminoso. Al naso emergono profumi di frutti rossi e sentori floreali. Il gusto è ben bilanciato e fruttato. Affinamento iniziale in acciaio inox e successivamente in bottiglia.

Vino rosso toscano dal colore rubino luminoso. Al naso emergono profumi di frutti rossi e sentori floreali. Il gusto è ben bilanciato e fruttato. Affinamento iniziale in acciaio inox e successivamente in bottiglia.

I Vigneri offrono con questo “Vinudilice” un vino rosato insolito, dal sorso fruttato, ma sostanzioso, ricco e materico. Ottimo con la cucina di pesce e con le carni bianche.
Storia e caratteristiche dell'Alicante, focoso vitigno mediterraneo
Il suo nome non lascia adito ad alcun dubbio: il vitigno Alicante reca in sè l'indicazione delle sue origini e della sua natura. Sono infatti le colline della città spagnola di Alicante la più probabile culla di questo vitigno. Affacciata sul Mediterraneo, è stata fin dall'epoca romana un importantissimo porto commerciale. Proprio da qui partirono le navi che vi portarono in Italia i primi tralci di Alicante. Siamo a cavallo tra la fine del 1200 e il 1400, epoca che vide l'espansione della Corona d'Aragona nel Sud Italia.
Sembra sia stata la Sardegna la prima regione a ricevere e coltivare la focosa uva iberica. Seguì la Sicilia, da dove l'Alicante raggiunse poi tutto il bacino del Mediterraneo diffondendosi in regioni ad altissima vocazione vinicola come la Toscana, la Liguria, il Veneto e l'intera area dell'Italia Centrale. Tannico, corposo, particolarmente alcolico, oggi come un tempo l'Alicante è utilizzato spesso per tagliare altri vini, a cui sa conferire carattere e aromi inconfondibili. Le moderne tecniche di vinificazione consentono di ampliare le possibilità di utilizzo di questo potente vitigno per offrire al pubblico vini di grande raffinatezza e qualità. L'Alicante entra in denominazioni d'eccellenza quali la DOC Sicilia, la DOCG Morellino di Scansano e la IGT Toscana, Colline Savonesi e Liguria di levante.
Caratteristiche del grappolo e della pianta di Alicante
I grappoli di Alicante sono caratterizzati da forma conica o piramidale e dimensioni medie. Si presentano alati, compatti o mediamente compatti e di dimensioni medie. Media grandezza mostrano anche gli acini dalla forma sferoidale o ovoidale. La loro buccia blu-scuro tendente al nero è spessa e coriacea, ricoperta da abbondante pruina. Le viti di Alicante germogliano precocemente, entro la prima metà di Marzo, e fioriscono generalmente nei primi dieci giorni di Maggio. La maturazione delle bacche, influenzata dal clima e dall'andamento dell'annata, determina i tempi della vendemmia che si svolge entro il mese di Settembre. Si tratta di un vitigno di buona resistenza e vigoria, capace di assicurare una produttività costante e una soddisfacente resistenza alla più diffuse malattie delle viti.
Vinificazione delle uve Alicante
I tannini decisi, gli aromi fruttati, il colore intenso dell'Alicante raggiungono i calici grazie a una vinificazione sapiente che prende il via con la macerazione delle uve. Una fase delicata che, come la fermentazione, è solitamente condotta a temperatura costante. I vini destinati al consumo immediato affinano poi in acciaio per un periodo che, in genere, non supera i 4-6 mesi. Maggiore morbidezza, carattere e complessità aromatica contraddistinguono i vini lasciati affinare in legno. Metodo a cui l'Alicante è sottoposto soprattutto quando incontra l'intensità di altre eccellenti bacche nere: Sangiovese e Syrah, Merlot e Massaretta.
Caratteristiche organolettiche dei vini Alicante
Profumi netti di frutti rossi attraversati da intriganti sentori speziati caratterizzano i vini ottenuti dalla lavorazione delle uve Alicante. Un bouquet aromatico suadente da cui emergono fragranze di ribes, more e mirtilli. Il colore rosso-rubino del vino, spesso impreziosito da riflessi viola e granata, anticipa il sorso corposo, tannico, vellutato, dominato da un'armoniosa morbidezza. La maturazione in legno restituisce vini ancor più fini e complessi, impreziositi da sentori di cacao e tabacco. Dal blend con il Sangiovese, il Merlot e il Massaretta si ottengono vini caldi, sapidi ed equilibrati, veri testimoni della potenza delle terre Mediterranee, della laboriosità dei vignaioli liguri, della grande tradizione vinicola delle Marche e della Toscana, dell'Umbria e del Veneto.
Caratteristiche del terroir ideale
Se l'Alicante è riuscito a diffondersi in così tante regioni d'Italia e del mondo è per la sua buona capacità di adattamento a climi e suoli diversi. In linea con le sue origini, non teme le estati siccitose o gli impietosi raggi del sole del Sud e ciò spiega il suo successo in regioni quali la Sardegna e la Sicilia, la Liguria e la Toscana. Predilige i substrati sabbiosi e drenanti ma si adatta bene ai suoli calcarei o argillosi e ai terreni ricchi di rocce e arenaria. Naturalmente, ogni terroir influenza il risultato del lavoro dei vignaioli e degli enologi. Il vino diviene perciò portavoce delle peculiarità del del territorio che nutre l'Alicante.
Tutti i nomi di un vitigno giramondo
La storia dell'Alicante è quella di un lungo viaggio di porto in porto, per giungere in terre ubertose capaci di offrirgli una dimora ideale. Naturalmente, ogni popolo lo ribattezzò secondo gli usi locali, facendolo proprio. Se in Toscana, in Sicilia e in Liguria mantenne il nome di Alicante, in Sardegna divenne il Cannonau, in Veneto il Tocai Rosso, nelle Marche ebbe il nome di Vernaccia Nera. Nelle terre d'Aragona da cui proviene è chiamato "Garnacho", nome simile al "Grénache" francese. Per il suo colore intenso è detto "Tinta" e "Tintella" in Andalusia e Granada. Non si esaurisce qui la lunga lista dei sinonimi di questo vitigno, tanto che alcuni ampelografi dubitano che tanti vitigni possano avere la medesima origine. Dubbi che che, almeno fino ad oggi, la maggior parte degli studi smentiscono.