Catalogo Vini a base di Malvasia Nera

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Malvasia Nera 'Talò' San Marzano 2021 Salento IGP
San Marzano Malvasia Nera 'Talò' San Marzano 2021 Salento IGP

Vino rosso caratterizzato da un profumo di ciliegie nere e noce moscata. All'assaggio si rivela morbido, vellutato e con un finale decisamente fresco. Affinamento in barrique di rovere per 4-6 mesi.

Preferiti di Winepoint
LM
95/100
Ve
87/100
Salice Salentino 'Talò' San Marzano 2020
San Marzano Salice Salentino 'Talò' San Marzano 2020

Vino rosso dal profumo intenso e caratterizzato da sentori di prugna e ciliegie, con spezie e note che rimandano alle erbe mediterranee. Al palato si presenta con un corpo robusto. Notevole la freschezza che rivela nel finale.

LM
94/100
Salento Rosso 'Metiusco' Palamà 2021
palamà Salento Rosso 'Metiusco' Palamà 2021

Il Metiusco di Palamà è un vino rosso dal colore intenso con riflessi porpora nato dall'unione di tre uvaggi carstteristici della regione PugliaNegroamaroMalvasia NeraPrimitivo di Manduria. Il profumo è  intenso ed elegante con note floreali e richiami di ciliegia e frutta matura. Al palato è pieno, morbido, di buona sapidità e freschezza.

GR
2 bicchieri rossi
Malvasia Nera '12 e Mezzo' Varvaglione 2019 Salento IGP
Varvaglione Malvasia Nera '12 e Mezzo' Varvaglione 2019 Salento IGP

Vino che si presenta al naso con profumi che ricordano note fruttate. Al palato è fresco ed equilibrato, caratterizzato da un piacevole retrogusto fruttato. Malvasia Nera del Salento 12 e Mezzo Varvaglione viene prodotto con l’ausilio di una macerazione controllata, a una temperatura compresa tra i 24 e i 28 gradi centigradi.

Preferiti di Winepoint
LM
91/100
Salice Salentino 'Salice' Varvaglione 2017
Varvaglione Salice Salentino 'Salice' Varvaglione 2017

Vino color rosso deciso realizzato nel bellissimo Salento con un blend di uve Primitivo e Malvasia Nera. All’olfatto presenta note fruttate e speziate di grande eleganza ed armonia. Il sapore è armonioso ed equilibrato dal finale piacevole. Affinamento in botti di legno per almeno 10 mesi

Preferiti di Winepoint
LM
92/100

La Malvasia Nera è un vitigno che appartiene alla grande famiglia delle Malvasie che conta ben 18 esemplari ufficialmente riconosciuti. Questa uva a bacca nera fa parte di quei vitigni autoctoni minori pugliesi che negli ultimi tempi sono riusciti a scavalcare lo status di semplici uve da taglio per diventare protagoniste molto apprezzate nel panorama enologico nazionale.

Malvasia Nera: una storia che viene da lontano

La storia del nostro vitigno affonda le sue origini in epoche molto lontane. Pare che un vino dolce, quasi liquoroso, fosse coltivato in una cittadina del Peloponneso chiamata Monemvasia o Monembasia a causa di una caratteristica molto importante da un punto di vista strategico. Come recita infatti lo stesso nome, che letteralmente vuol dire "porto che ha una sola entrata", questa città era una vera e propria roccaforte collegata alla costa da una sola via d'accesso. Era quindi un luogo protetto, perfetto per crescere e prosperare senza il pericolo di inutili intrusioni esterne. Il vino di cui parlavamo all'inizio era il vanto dell'isola e continuò a esserlo per molto tempo o almeno fino all'arrivo dei Veneziani.

La Repubblica di Venezia arrivò nella cittadina nel corso del XIII secolo e, stupita dall'assoluta pregevolezza di questo vino, ne incoraggiò l'esportazione in altri lidi mediterranei, tra i quali Creta, dove nacquero i primi e rudimentali vigneti che però la Serenissima dovette lasciare in seguito all'invasione da parte dei Turchi. A questo punto l'arguzia commerciale dei nostri li portò a espandere la coltivazione della Malvasia in tutto il Mediterraneo. Arrivò quindi anche in Italia e conquistò un posto d'onore nella nostra penisola tanto che molte osterie venete venivano chiamate con il nome di "Malvase". Questo successo fu anche il motivo di una grande confusione. La fama che accompagnava questa uva fece sì che vennero chiamate Malvasie vitigni molto diversi tra loro, sia da un punto di vista morfologico che ampelografico.

Esiste anche un'altra interessante teoria che vuole la Malvasia Nera crescere e prosperare in qualità di vitigno autoctono in quel di Malta per poi essere importata nella nostra penisola sempre dai commercianti veneziani.

Secondo alcuni storici, la Malvasia Nera pugliese ha avuto una storia molto diversa in quanto venne introdotta nella regione nel 1700 a.C dalle popolazioni cretesi e micenee e da allora non ha mai conosciuto momenti di stanca anche se soltanto negli ultimi anni ha iniziato a essere vinificata in purezza.

Le aree di coltivazione della Malvasia Nera

Il vitigno Malvasia Nera oggi è allevato in molte zone del nostro Paese. In Puglia è molto diffusa la Malvasia di Nera di Brindisi e di Lecce, due uve che seppur iscritte separatamente nei registri ampelografici non mostrano molte differenze tra loro. In Trentino Alto-Adige e in Toscana viene allevata una varietà non aromatica chiamata Malvasier mentre nella zona del Monferrato, a Casorzo, e a Schierano, sulle colline astigiane, prospera rigogliosa una varietà aromatica della Malvasia Nera. Infine la Malvasia della Basilicata è un'uva che presenta molte caratteristiche in comune con quella allevata a Brindisi.

La Malvasia Nera ama affondare le sue radici in terreni ricchi di argilla, di rocce fini e di sedimenti calcarei. Queste caratteristiche unite a un buon drenaggio creano il presupposto per ottenere vini di alta qualità, caratterizzati da un colore vivace e da una grande corposità.

Il clima è l'altro grande protagonista di annate più o meno eccellenti. Questa uva infatti cresce bene dove il sole e le brezze che provengono dal mare riescono a creare un ambiente caldo, a volte torrido ma ben protetto dalle infezioni parassitarie. Il vento che spira tra i grappoli infatti li protegge dalla dannosa umidità. Spesso, nel Salento, la terra è arida ma le radici della Malvasia nera trattengono l'acqua e la rilasciano lentamente nel momento in cui la pianta ne ha più bisogno.

La Malvasia Nera è caratterizzata dalla presenza di una foglia medio-piccola, pentagonale, trilobata o pentalobata. Il grappolo, conico o cilindrico, non è eccessivamente grande e talvolta è alato. Gli acini sono piccoli e ovali mentre la buccia spessa e consistente è ricoperta dalla pruina, una sostanza che avvolge l'acino e lo preserva dagli effetti deleteri dell'eccessiva siccità.

Vinificazione della Malvasia Nera

La Malvasia Nera, generalmente allevata a spalliera, viene raccolta intorno alla metà di settembre. Il momento della vendemmia è molto importante ed è condotto con una cura quasi meticolosa. Spesso i grappoli vengono raccolti manualmente perché soltanto i migliori potranno arrivare in cantina per il processo produttivo. Dopo una leggera pressatura, il mosto fermenta a lungo sulle bucce, in grandi serbatoi d'acciaio, e affina per qualche mese in contenitori dello stesso materiale.

La Malvasia Nera ha un colore seducente e passionale, un intenso rosso rubino, con riflessi che virano verso il viola. La palette aromatica è molto forte e svela un bouquet fruttato dove sono riconoscibili le note delle ciliegie, delle fragole e qualche accenno di violetta profumata. Il sorso svela una buona struttura e avvolge il palato con un tannino armonico e vellutato. Il finale è fresco e persistente.

Questo vitigno vanta anche delle nobili citazioni letterarie come quella di Shakespeare nel Riccardo III. Una menzione sicuramente poco piacevole (uno dei personaggi citati annega in una botte di Malvasia) ma è comunque la prova che nel Seicento questa uva era conosciuta e apprezzata già in molte nazioni europee.
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