Catalogo Grillo

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Grillo 'Onde di Sole' Hibiscus 2022 Terre Siciliane IGT
hibiscus Grillo 'Onde di Sole' Hibiscus 2022 Terre Siciliane IGT

“Onde di Sole” nasce per valorizzare al meglio il territorio siciliano e i suoi vitigni tradizionali, regalando un sorso fruttato, fresco e sapido, da abbinare con tutta la cucina di mare.

GR
2 bicchieri rossi
Viticoltura Eroica
Artigianale
Marsala Superiore Dolce Vito Curatolo Arini - 5 anni di invecchiamento
vito curatolo arini Marsala Superiore Dolce Vito Curatolo Arini - 5 anni di invecchiamento

Vino liquoroso dal colore dorato ambrato intenso. Ha profumo accattivante con delicate note di frutta secca, uva americana e datteri. Al palato è fine, delicato, con note che ricordano il miele di acacia e leggermente speziato. Persistente e mai stucchevole

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Il Grillo è un vitigno a bacca bianca diffuso soprattutto nella Sicilia occidentale. Sconosciuto al di fuori dei confini isolani fino a qualche decennio fa, oggi è apprezzato e conosciuto non soltanto in Italia ma anche nel resto del mondo.

La storia del Vitigno

All'inizio il Riddu, nome dialettale del vitigno, era ritenuto il discendente diretto di un'antica varietà di vite coltivata dapprima in Puglia e approdata in seguito in Sicilia. In realtà, recenti ricerche da parte degli studiosi hanno evidenziato un dato clamoroso. Questa uva infatti nasce a Favara sul finire dell'Ottocento grazie a un incrocio voluto dal barone Antonino Amendola, noto agronomo e ampelografo siciliano. L'isola, a quei tempi, e soprattutto l'Università di Palermo, erano i centri più accreditati dove si studiavano nuove soluzioni per uscire dall'epidemia di filossera che aveva messo in ginocchio i vigneti di mezza Europa.

Il barone nutriva una seria passione per il mondo del vino, una passione così sconfinata che lo aveva portato a coltivare la bellezza di quattromila varietà di viti. Un giorno, nel 1874, provò a fecondare il seme dell'uva Catarratto con lo Zibibbo. Da questa liaison nacque il Grillo, un'uva che per le sue qualità aromatiche venne utilizzata a lungo come ingrediente fondamentale per la produzione del Marsala DOC. Il vitigno conosce una rapida espansione nel suolo siculo fino ad occupare, intorno agli anni '30, il 60% della superficie vitata dell'intera isola.

Qualche anno più tardi queste cifre subiscono una battuta d'arresto fino ai primi anni di questo secolo, quando la caparbietà di alcuni vignaioli regala nuova linfa vitale al vitigno. La chiave di volta è la vinificazione in purezza di questa uva, un processo che regala vini ardenti e passionali come la terra che li nutre.

Le aree di coltivazione

Viene coltivato soprattutto in Sicilia Occidentale, nelle zone di Alcamo, Marsala, Monreale e Sclafani. Particolarmente pregevole è la qualità allevata a Favarotta, Spagnola, Birgi e Triglia Scaletta, contrade situate nelle vicinanze del comune di Petrosino.

Caratteristiche del territorio

I vigneti si estendono su diverse altezze. Dalle colline i filari degradano mano a mano verso il mare, affondando le radici su una terra che fa della varietà la sua grande ricchezza. Passiamo da suoli ricchi di sabbia e minerali carbonatici (come la dolomite) a terreni salini e argillosi.

Il clima è tipicamente mediterraneo. Sulla costa spira il caldo scirocco che a volte può raggiungere temperature così elevate da mettere a dura prova la resistenza della vite. Le uve allevate in queste zone sono così sottoposte a forti stress termici e idrici, come ad esempio le continue escursioni termiche. Ma queste avversità non sono del tutto negative. I grappoli che nascono infatti hanno una grande concentrazione di alcol, zuccheri e polifenoli.

Caratteristiche ampelografiche dell'uva

E' un vitigno vigoroso che dà luogo a produzioni molto abbondanti. La foglia è media, trilobata o quinquelobata, il grappolo ha una particolare forma conica, è alato e a spargolo medio. Gli acini sono piccoli, con una buccia spessa e ricoperta di pruina, la sostanza che, grazie alla sua consistenza cerosa, avvolge i frutti e li preserva dalla disidratazione causata dal caldo eccessivo.

Il colore della buccia è un bel giallo verdognolo che assume delle sfumature rossastre dopo l'esposizione al sole nella fase finale della maturazione. Resiste bene al caldo e alla siccità e mostra un'adeguata resistenza alla peronospora. Soltanto l'oidio, l'infezione causata dal fungo Ascomycota, può compromettere seriamente lo stato di salute dell'intera vite.

Vinificazione

Ha due vocazioni: la prima è senza dubbio quella di dar vita a vini liquorosi, seducenti, capaci di avvolgere il palato con un tenore alcolico ben sviluppato. L'altra invece è la capacità di dare vita a vini bianchi dotati di grande freschezza, delicatezza di profumi ed eleganza. In entrambi i casi l'iter produttivo ha inizio con la vendemmia che generalmente si svolge nelle ultime due settimane di settembre.

In cantina, quando non viene utilizzato per produrre il Marsala, subisce una pressatura soffice degli acini e fermenta in grandi serbatoi d'acciaio, grazie anche all'ausilio della criomacerazione, necessaria per ottenere vini profumati e ben strutturati. La tappa successiva è l'affinamento, condotto anch'esso nel metallo, perfetto per permettere la conservazione dell'ampio spessore aromatico varietale dell'uva.

Caratteristiche organolettiche del vino

I vini ottenuti sono caratterizzati da un colore giallo paglierino chiaro e splendente. Il bouquet aromatico è un trionfo di aromi fruttati e agrumati che sfumano in una scena floreale dominata dalle note di delicati fiori di campo e dalla zagara. Il sorso è fresco, ben strutturato con un finale piacevole, leggermente sapido e minerale. Il Grillo, perfetto per le tavolate conviviali, è un vino adatto al pesce, anche crudo, e ai taglieri di formaggi freschi.

Curiosità

Le ricerche scientifiche, negli ultimi anni, hanno portato alla scoperta di due biotipi del Grillo, chiamati semplicemente A e B: uno più fresco, tendente al Sauvignon Blanc, l'altro più alcolico e dolce, perfetto per produrre vini liquorosi.

 

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