Catalogo Vini Biodinamici

“Apollo” è un rosso abruzzese dal sorso fruttato e composto, da servire nelle occasioni informali. Ottimo l’abbinamento con carni rosse e bianche, formaggi e salumi.

“Nostradamus” è un rosso abruzzese dallo stile intenso e deciso, affinato per 12 mesi in legno, tra botti grandi e barriques. Fruttato e speziato risulta perfetto con arrosti, carni rosse e carni alla brace.

“Albina” è un Vino da Uve Appassite dal profilo dolce, suadente e vellutato. Perfetto da solo, come vino da meditazione.

Vino bianco fresco e dinamico, il “Riva Arsiglia” colpisce per la lunga e piacevole scia minerale che caratterizza naso e palato.

Un Vino Bianco Frizzante estremamente gradevole e vivace, da abbinare a focacce ripiene e golosi stuzzichini.

Chateau Pontet Canet 2010 è uno strepitoso blend di uve Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. Il modo migliore per descriverlo è riportare la descrizione di Robert Parker: "An absolutely amazing wine, from grapes harvested between the end of September and October 17, this blend of 65% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot and the rest Cabernet Franc and Petit Verdot has close to 15% natural alcohol. It comes from one of the few biodynamic vineyards in Bordeaux, but you are likely to see many more, given the success that Tesseron seems to be having at all levels ..."

Un Pecorino d’Abruzzo più erbaceo che fruttato, dal sorso sapido e persistente, tutto da assaporare. Ottimo nelle occasioni informali, con piatti di pesce e con le carni bianche.

Bianco del territorio dal sorso fresco e fruttato, il Trebbiano d’Abruzzo “Apollo” è perfetto con carni bianche, antipasti leggeri e piatti di pesce.

Un rosso da tutto pasto, ideale da stappare nelle occasioni conviviali e informali. Vanta grande bevibilità e facile approccio, proponendo un sorso dalla spiccata personalità gusto-olfattiva.

Un Passito dolce e appagante al palato, da servire agli amici più cari o da bere solo, come vino da meditazione.

Vini bianco frizzante biologico veramente unico. Prodotto con le uve della vite Solaris, naturalmente immuni alle principali malattie, e quindi perfetta per la coltivazione biodinamica. Si chiama “Zero Infinito” in quanto è un vino che ha un impatto ambientale pari a zero. Nessun utilizzo di agenti chimici di sintesi ed utilizzo di energie rinnovabili in cantina. Vero vino di montagna, fresco, affilato e dotato di aromi intensi. Prodotto con il Metodo Ancestrale e con rifermentazione in bottiglia a contatto con i propri lieviti.

Barbera Largé D.O.C. della cantina La Raia. Questo rosso piemontese si presenta come una Barbera di grande stoffa e dal gusto corposo e armonico. Prodotto con metodi biodinamici. Ottimo da abbinare con secondi piatti di carne rossa e selvaggina.

“Albina” è un Vino da Uve Appassite dal profilo dolce, suadente e vellutato. Perfetto da solo, come vino da meditazione.

Vino veneto realizzato secondo i canoni biologici dal colore giallo paglierino intenso. Il profumo è fruttato e di fiori bianchi, ed in bocca è fresco e sapido. Affinamento che avviene in parte in serbatoi di acciaio inossidabile e in parte in anfora. Trascorre il periodo invernale in vasche all’aperto per promuovere stabilità tartarica attraverso temperature naturali. Imbottigliamento senza filtrazioni.

Ottimo con formaggi e salumi, ma anche con antipasti misti e secondi piatti leggeri, il Cerasuolo d’Abruzzo “Apollo”, vinifica in solo acciaio e regala un sorso fresco e fruttato, dallo stile giovane e dinamico.

Il Gavi D.O.C.G. Pisé delle cantine La Raia è caratterizzato da un colore giallo paglierino. Il sapere è dato dall’unione di note floreali e fruttate. Avvolgente, caldo ed equilibrato, è prodotto con metodo Biodinamico.

Il "Pisé" La Raia è una grande espresione di Gavi cha nasce dal vitigno "La Cascinetta" che offre da 70 anni le migliori uve di Cortese. Nel calice si presenta giallo paglierino con riflessi verdognoli. Il bouquet è complesso dato dall’unione di note floreali e fruttate che richiamano la frutta matura, la pera e il miele. Al palato è avvolgente e caldo anche nel finale, leggermente fresco e molto equilibrato. Biodinamico certificato Demeter
RUDOLF STEINER E LA BIODINAMICA
Tra gli anni 20 e 30 del XX secolo Rudolf Steiner costituì un gruppo di ricerca, che operò prevalentemente in Svizzera, con lo scopo di affrontare un tema già spinoso all’epoca: come operare in vigna in armonia con la natura.
I progressi tecnologici avvenuti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo avevano posto le condizioni per uno sfruttamento eccessivo e sempre più massiccio delle risorse agricole, causando anche un relativo impoverimento dei terreni. Da queste basi partì il lavoro di Steiner.
Emersero dagli studi alcuni elementi: ad esempio sembrò che il rispetto del suolo, ovvero l’astenersi da produzioni intensive, favoriva una miglior qualità del frutto. Altri elementi, sempre di questa natura, sembrarono dare indicazioni similari.
Quello che nacque, dopo il lavoro di molti tecnici e studiosi affiancati a Steiner, esperti di molte discipline diverse, fu più una filosofia che non un vero e proprio insieme di regole scientifiche. Ancor oggi infatti si dibatte sulla validità scientifica o meno dell’impostazione biodinamica della vigna.
VINO BIODINAMICO: UNA FILOSOFIA DI VITA
L’estrema sintesi del lavoro di Steiner e dei suoi è la seguente: un sistema in equilibrio, dove ogni elemento non è forzato a fare nulla di diverso dalla sua propensione naturale, si autoregola e autogestisce meglio, senza la necessità dell’intervento dell’uomo, o quantomeno limitandone al massimo la necessità.
Ecco che la biodinamica prevede l’utilizzo dei vitigni più idonei per ciascun ambiente, al contrario della tecnologia applicata alla vigna che negli anni successivi si impegnò a consentire la coltivazione dei vitigni desiderati a prescindere dall’ambiente nel quale questi si volevano porre a dimora.
Non solo la scelta della varietà più adatta, anche altre scelte vennero fatte sulla base della filosofia steineriana, ad esempio l’utilizzo di altre specie vegetali o animali per combattere i nemici naturali della vite.
Avete presente quella pubblicità di diversi anni fa che parlava delle mele del Trentino e della coccinella? Una pubblicità a tutti gli effetti biodinamica. I produttori di mele trentine avevano infatti favorito il proliferare del simpatico animaletto colorato nei loro meleti, questo perché la coccinella si nutre di un parassita del melo. In questo modo si riduceva presenza e danni di un parassita senza usare un antiparassitario.
VINO BIODINAMICO, VINO BIOLOGICO SENZA SOLFITI, VINO NATURALE, VINO VEGANO
Biologico non è equivalente di “senza solfiti”, seppur i limiti di solforosa utilizzabile sono più bassi nel caso di bottiglie etichettate biologiche (l’etichettatura biodinamica non esiste ancora). Un vino biodinamico può prevedere l’utilizzo della solforosa, anzi di solito viene utilizzata. Un vino biodinamico non è nemmeno un vino torbido, perché l’essere o meno velato è legato alla filtrazione del vino finito e non alle pratiche operate in vigna. Non è nemmeno un vino vegano, perché la filosofia vegan tratta il rapporto con gli animali. È però vero che, seppur non obbligatorio, spesso i vignaioli praticano alcune di queste scelte in associazione alla conduzione biodinamica della vigna, consentendo così la nascita di vini con caratteristiche peculiari più riconoscibili. Si pensi ad esempio alla filtrazione molto blanda o addirittura assente.
Nel pieno rispetto di tutte le scelte compiute dai nostri vignaioli, Winepoint.it propone in vendita online una vasta gamma di vini Biodinamici di grande qualità per amanti del buon vino e della natura