Cappella Sant'Andrea
Cappella Sant'Andrea è una cantina di San Gimignano, che è nata con l’intento di produrre vini biologici, sani e genuini.
La sua filosofia si basa su principi semplici e tradizionali, ispirati a un rapporto primigenio con la natura e i suoi elementi fondamentali.
La terra è considerata come fonte di vita con cui l’uomo sigla un patto di alleanza e rispetto, volto al benessere complessivo dell’ecosistema e non basato sullo sfruttamento di una risorsa.
San Gimignano è un gioiello arroccato in mezzo alla campagna toscana. Conosciuto per la bellezza delle sue costruzioni medievali, durante la storia è spesso rimasto isolato, in quanto in mezzo alle dispute tra i territori delle grandi potenze di Firenze, Pisa e Siena.
Per questo motivo certe cose sono rimaste intatte da secoli: le mura, le torri, il vino. La Vernaccia era così famosa per la sua bontà che Dante la cita nella divina commedia:
“E quella faccia di là da lui più che l'altre trapunta ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia: dal Torso fu, e purga per digiuno l'anguille di Bolsena e la vernaccia”
Nel girone dei golosi, niente più Vernaccia per chi aveva troppo mangiato e bevuto durante la vita. Dato che noi finiremo sicuramente in questo girone, finché ne abbiamo la possibilità, ne approfittiamo.
Un fresco sabato mattina ci accoglie calorosamente Francesco insieme a Omero, il grande guardiano a quattro zampe e partiamo a fare un giro dell’azienda. Ci viene fatto notare fin da subito che i terreni della Vernaccia sono composti di sabbia, argilla e una grandissima presenza di componenti fossili, capiamo subito la ricchezza del terroir che dona alla Vernaccia mineralità, freschezza e longevità.
Francesco ci racconta come insieme a Flavia sia iniziata la storia dell’azienda, prima come un’attività saltuaria che con il tempo li ha inebriati fino a diventare la loro occupazione principale, oltre che motivazione di vita.
Qui la terra è considerata come fonte di vita con cui l’uomo sigla un patto di alleanza e rispetto, volto al benessere complessivo dell’ecosistema e non basato sullo sfruttamento di una risorsa. Ecco perché permette ai vini di prendersi il giusto tempo, evolvere in cantina, in bottiglia e nel bicchiere.
Assaggiamo “Clara Stella” giovane, ancora un po’ nervosa ma di buona intensità e corpo, per poi passare alle due Vernacce vinificate con le uve della vigna storica, dove le piante più vecchie fanno il loro lavoro egregiamente. “Rialto” con pre-macerazione di 20 ore è minerale e deciso, e ci mostra il suo carattere forte ma equilibrato, “Prima Luce” fermentato in terracotta, sulle bucce per le prime due settimane è un vino ancora più complesso con profumi di frutta secca ed erbe aromatiche.
Concludiamo con “Arciduca” un sangiovese annata già morbido e pronto da sbicchierare, e le “Maritate” vinificazione di uve appartenenti a un vecchio vigneto dove ancora resistono alcune viti "maritate" all'acero campestre. Qui si coltivano diversi vitigni, anche a bacca bianca, da cui si ottiene un rosso originale, estremamente bevibile ma tutt'altro che banale.
La coltivazione della vite è inserita in un virtuoso contesto, in cui i protagonisti sono gli elementi fondamentali: l’acqua che bagna la terra e fornisce nutrimento alla vite, il sole che dona vitalità alle piante e fa maturare le uve, il vento che mantiene sani i grappoli e il lavoro dell’uomo, basato sull’antica esperienza e il saper fare delle generazioni precedenti.
Il concetto di viticoltura di qualità non può prescindere da questi presupposti e non può esistere senza un rispetto della natura.
La scelta di praticare un’agricoltura biologica, senza ricorrere all’uso di diserbanti e prodotti chimici, nasce proprio da quest’esigenza di rispetto degli elementi primordiali.
Sempre per mantenere un rapporto diretto con la terra e con la vigna, tutte le lavorazioni tra i filari si svolgono manualmente, in modo da garantire una cura artigianale e per restare in contatto con l’essenza più profonda dei luoghi.
Le concimazioni sono effettuate con compost biologico creato in azienda e, per le lavorazioni in campagna, ci si avvale della collaborazione del lavoro degli animali e non di macchine agricole.
I vitigni coltivati sono quelli classici del territorio, in primis la Vernaccia, antica uva a bacca bianca toscana, a cui si aggiungono gli autoctoni Sangiovese e Ciliegiolo, oltre all’internazionale Merlot.
I vini sono pura e limpida espressione di una visione naturale, perfetti interpreti del territorio e del paziente lavoro dell’uomo. Acquistali online su WinePoint.
“Arciduca” è un Chianti dei Colli Senesi dal sorso fresco e fruttato, da servire nelle occasioni informali, con carni rosse e piatti del territorio.
Vinificato in solo acciaio, “Clara Stella” è un vino fresco e spensierato, da servire con antipasti e piatti di pesce in generale.
Sapido e minerale, “Rialto” di Cappella Sant’Andrea vinifica in acciaio ed è perfetto per accompagnare crostacei, piatti di pesce e carni bianche.
La Vernaccia di San Gimignano Riserva “Prima Luce” fermenta in terracotta e affina in legno di rovere, proponendo un sorso elegante e concentrato, dai sentori eleganti e complessi.