Curiosità sul vino

Storia, curiosità e segreti dello Spritz

di Daniel Gutierrez 03/01/2017
Storia, curiosità e segreti dello Spritz Storia, curiosità e segreti dello Spritz

L’origine dello spritz come aperitivo non è certa, ma sembra che derivi dall’uso dei militari austriaci (dislocati in Veneto ed in Friuli durante la dominazione asburgica a cavallo tra il ‘700 e l‘800 ) di allungare il vino veneto con l’acqua per abbassare il tenore alcolico. I vini veneti, troppo alcolici per i palati austriaci abituati a vini più leggeri, venivano allungati con acqua frizzante o selz. Il termine “spritz” si pensa infatti che derivi dal verbo austriaco “spritzen” che significa infatti “spruzzare”, quasi a mimare il gesto del versare acqua frizzante.

Lo spritz come cockatil (come lo conosciamo noi oggi) nasce invece intorno al 1920 – 1930 in Veneto nell’area compresa tra Padova e Venezia, unendo al vino ed all’acqua frizzante l’Aperol che fu presentato proprio alla fiera di Padova proprio nel 1919. Diventa sempre più famoso ed acquista grande popolarità, in particolare nel Nord Italia, a partire dagli anni ’70 per poi raggiungere una fama europea a partire dal 2008 tanto da venire inserito negli elenchi dell’IBA (International Bartenders Association).

 

La ricetta originale consiste nell’utilizzo di vino bianco o Prosecco (in particolare a Treviso e Padova), aggiunta di Aperol (esistono varianti anche col Campari), acqua o seltz, tre cubetti di ghiaccio con una fettina d’arancia. Ogni barista ha una sua ricetta che conserva gelosamente per realizzare uno Spritz unico. Lo si prepara solitamente in un calice con aggiunta di decorazioni che lo rendono sempre più elegante e raffinato. Pronto così ad accompagnare i classici stuzzichini o i più elaborati finger food degli apericena.

 

Il segreto della buona riuscita di questo aperitivo è la qualità della sua base alcolica, ossia la scelta di un buon vino bianco o Prosecco. Nel Friuli è solitamente preparato col Friulano, nel Veneto col Prosecco e nella zona del bresciano lo Spritz nasce con il Franciacorta Brut: ognuno tende a personalizzarlo e renderlo tipico.

 

La ricetta dello Spritz.

Dopo aver parlato della storia e dell’origine dello Spritz accenniamo ora a come prepararlo.

Chiariamo subito che ci sono due “filosofie di pensiero” o forse è meglio dire due ricette: la ricetta più antica o tradizionale che prevede l’utilizzo di Aperol, vino bianco e selz e la ricetta più “moderna” che ha come ingredienti  Aperol, Prosecco e selz.

 

Ecco le ricette

Ricetta tradizionale:

mettere subito il ghiaccio nel bicchiere e riempirlo con 1/3 di Aperol, 1/3 di vino bianco ed 1/3 di selz. Decorare il cocktail con un una o due fettine di arancia.

 

Ricetta moderna:

come le prima si inizia con il ghiaccio nel bicchiere a cui si aggiunge 2/5 di Aperol, 3/5 di Prosecco (possibilmente un Valdobbiadene DOCG Extra Dry) ed una spruzzata di selz. Decorare con 2 fette di arancia e bere subito.

 

Il nostro consiglio per rendere lo Spritz unico: berlo assolutamente in buona compagnia chiacchierando piacevolmente. Lo spritz ci aiuterà a rilassarci mentre la compagnia e le chiacchiere renderanno bello il momento. Una volta terminato lo spritz …. Continuare a chiacchierare!