Curiosità sul vino

Sassicaia: cosa significa il termine enologico Sassicaia?

di Winepoint Staff 16/11/2017
Sassicaia: cosa significa il termine enologico Sassicaia? Sassicaia: cosa significa il termine enologico Sassicaia?

Cosa significa Sassicaia

Il Bolgheri Sassicaia è un vino Doc, la cui produzione è solamente consentita in una particolare zona specifica del comune di Castagneto Carducci. Questo vino è prodotto con l’80% di Cabernet Sauvignon. Il Bolgheri Sassicaia è uno dei vini italiani più costosi e sicuramente uno dei più pregiati. Esso è prodotto esclusivamente dall’azienda Tenuta San Guido, che possiede tutti i vigneti, all’interno dell’area delimitata dalla Zona della Doc.

Significato enologico di Sassicaia

Il Sassicaia nel mondo enologico detiene un primato assolutamente importante e degno di nota. E’ il primo e per ora unico vino italiano, prodotto da una specifica cantina che, come succede in Francia per altri moltissimi vini, è caratterizzato da una Doc riservata appositamente. Infatti la denominazione Bolgheri la può utilizzare esclusivamente la Tenuta San Guido, di proprietà della famiglia Incisa della Rocchetta, per il suo vino corrispondente. Questo avviene perché Sassicaia è un cru in Bolgheri interamente posseduto da una sola azienda vitivinicola: la tenuta San Guido, per l’appunto.

Quando è possibile parlare di Sassicaia in ambito enologico

Come abbiamo già detto, è possibile parlare di Sassacaia solamente se si tratta di un vino prodotto esclusivamente dalla Tenuta San Guido, poichè è solo questa azienda che possiede tutti i terreni dove sono impiantati le vigne appartenenti al territorio del Bolgheri Sassicaia Doc, nel Comune di Castagneto Carducci. Intorno agli anni Quaranta, il Marchese Mario Incisa Della Rocchetta, grande appassionato di vini francesi, importò dalla tenuta dei Duchi Salviati alcune barbatelle di Cabernet Sauvignon e di Cabernet Franc.

La decisione di piantare questi vitigni sul territorio toscano fu presa in parte dalle caratteristiche morfologiche simili alla zona di provenienza delle barbatelle. Il Marchese Incisa della Rocchetta aveva infatti viaggiato in Francia per scoprire e studiare le caratteristiche morfologiche e le tecniche che donavano i grandi vini di Bordeaux. Notò infatti che i grandi vini rossi di Bordeaux (che oggi danno origine alla celeberrima denominazione Pessac-Léognan AOC) nascevano da viti le cui radici affondavano su suoli molto sassosi, chiamati in francese Graves.

Il Marchese notò che una parte delle sue proprietà, in prossimità di Castegneto Carducci, aveva le stesse caratteristiche delle Graves di Bordeaux. Queste terre erano sassose ed erano chiamate dai contadini “Sassicaie”.
Le Sassicaie erano terreni incolti e, fino a quel momento non erano utilizzate per la viticoltura.
Fu così che il Marchese decise di piantare i vitigni classici di Bordeaux (Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot) nelle Sassicaie all’interno della tenuta San Guido, nella maremma livornese.
Fece quindi arrivare da Bordeaux delle barbatelle di Cabernet Franc e di Merlot e le piantò nelle Sassicaie.
E’ importante chiarire che la corsa verso la fama del Sassicaia non fu assolutamente in discesa … anzi. La strada fu in salita e se il Sassicaia oggi è nell’Olimpo dei grandi vini lo si deve alla tenacia del Marchese che inizialmente fu deriso e fu considerato un matto dalla popolazione locale.

Il Marchese ebbe gran cura delle sue viti e della coltivazione, tanto che nell’anno 1944 ottenne le prime bottiglie di vino (che ancora non era chiamato “Sassicaia”).
Soltanto nel 1968 dopo costanti affinamenti delle tecniche in vigna ed in cantina si arrivò alla commercializzazione della prima annata di Sassicaia.
Il Sassicaia della vendemmia 1972 fu definito da Decanter (nel 1978) il miglior Cabernet al mondo. Il resto della storia lo conosciamo ed il Sassicaia annata 2016 è stato definito il miglior vino al Mondo: ma ber oltre 25 anni il Marchese Incisa lavorò nel silenzio e con caparbietà per ottenere quello che oggi è un mito.

Se vuoi scoprire di più sul Sassicaia leggi l’articolo “Il Mito dei Miti: il Sassicaia”.