CuriositĂ  sul vino

Vino in cantina: storia e tradizione della cantina Tormaresca

di Winepoint Staff 05/10/2017
Vino in cantina: storia e tradizione della cantina Tormaresca Vino in cantina: storia e tradizione della cantina Tormaresca

La storia dei maestri del vino in cantina

La storia, il coraggio, la passione e la cultura sono sicuramente gli elementi che hanno spinto e convinto l’azienda toscana Marchesi Antinori ad investire in Puglia, in particolare nelle zone di Castel del Monte e del Salento. Qui la tradizione vitivinicola dei maestri del vino in cantina è secolare.

L’idea su cui è basata la filosofia aziendale di Tormaresca, è produrre grandi vini, partendo da vitigni autoctoni pugliesi. Molte delle piantagioni coltivate da Tormaresca sono attive addirittura dal periodo della Magna Grecia.

I vitigni usati per produrre il vino in cantina

I vitigni antichi che vengono coltivati nelle tenute Tormaresca (Tenuta Bocca di Lupo nella Doc Castel del Monte e Masseria Maime nella zona del Salento) sono principalmente il Primitivo, il Negroamaro, il Fiano Pugliese, l’Aglianico, il Nero di Troia e il Moscato Reale. La vicinanza delle viti all’antico vulcano Vulture, caratterizza il clima con una forte escursione termica tra il giorno e la notte.

Ciò permette, insieme a una ricca conformazione del sottosuolo di valorizzare vitigni, come ad esempio l’Aglianico, lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon, il Nero di Troia e il Moscato Reale. L’azienda si estende per una superficie di circa 500 ettari, dei quali 350 piantati a vite e 85 ad uliveto.

Le etichette

Le etichette prodotte e proposte da Tormaresca sono: Neprica, prodotto con uve Negroamaro, Primitivo e Cabernet Sauvignon; un vino versatile e adatto ad ogni occasione, che non tradisce mai le aspettative. Vi è poi Pietrabianca, in una terra di rossi, ecco un vino da uve bianche straordinario: prodotto da agricoltura biologica con uve 90% Chardonnay e 10% Fiano; lo Chardonnay viene travasato in barriques di rovere francese ed ungherese.

Il Fiano viene invece fermentato in acciaio, ad una temperatura di 6 gradi centigradi. Un’altra etichetta aziendale è Calafuria, un rosato di grande espressività, prodotto con uve Negroamaro 100%. Roycello è un bianco di grande personalità che offre una particolare interpretazione pugliese del Fiano. Masseria Maime rappresenta l’eccellenza del Negroamaro pugliese.

Torcicoda è invece una attualissima interpretazione del Primitivo. Fichimori è un rosso da bere freddo. Trentangeli è un’elegante combinazione tra Syrah, Cabernet Sauvignon e Aglianico. Infine Bocca di Lupo è l’espressione massima dell’Aglianico pugliese.