Curiosità sul vino

Vino chinato: cosa significa?

di Winepoint Staff 23/10/2017
Vino chinato: cosa significa? Vino chinato: cosa significa?

Quando si nomina la parola vino si fa immediatamente mente locale alla bevanda, a prescindere dal colore, che accompagna i pasti. In molti casi non è così, infatti esiste una particolare categoria o tipologia che male si accompagnano al cibo, mentre sono perfetti in altre specifiche occasioni: i vini aromatizzati. Si tratta di vini che hanno subito un processo di fermentazione ulteriore e che sono portatori di sapori al palato assolutamente differenti. Il vino chinato fa parte di questa grande famiglia.

Cosa è il vino chinato?

Si tratta di un vino ulteriormente fermentato con spezie e aromi, uno su tutti la ‘china calissaia’. Ma se la china fornisce quel carattere speziato da cui scaturisce il nome, non è sola a coadiuvare la rifermentazione del vino chinato per renderlo tale. In molti casi vengono aggiunte numerose spezie che rendono particolare ancora di più il carattere amarognolo, con tendenze digestive di questo vino, ad esempio il rabarbaro, la genziana o la radice di cardamomo.

Per smorzare i toni viene aggiunto dello zucchero e dell’alcool etilico, così da aiutare la fermentazione e innalzare il grado alcoolico volumetrico per litro, che generalmente si attesta intorno ai 17°. Nasce così, come precedentemente detto, un vino aromatizzato che non si presta per niente ad accompagnare alcun tipo di piatto: bensì è un vino dal forte carattere digestivo, adatto a momenti conviviali dopo i pasti, perfettamente indicato alla meditazione e alla buona compagnia.

Se proprio lo si vuole accompagnare con qualcosa da mangiare, il migliore compagno in assoluto resta il cioccolato fondente, specie se purissimo o con concentrazioni elevate di cacao. Quindi, i sapori forti sono i migliori alleati di questo particolare vino.

Come si ottiene il vino chinato?

La migliore delle soluzioni con cui ottenere un perfetto vino chinato ha legami antichi con la tradizione. Innanzitutto si deve partire dal fatto che un perfetto vino chinato si ottiene con una fermentazione a temperatura ambiente e dentro botti di rovere, allo scopo di carpire anche quei toni di legno che caratterizzeranno il vino.

Il processo è abbastanza semplice: il vino base (il barolo si presta in maniera eccezionale) viene addizionato direttamente in botte con le radici e gli aromi selezionati, alcool etilico e zuccheri dosati in maniera millesimale. La gestazione è lunga almeno 15 gg. e ovviamente si allunga nei casi di vini dall’elevato livello di pregio e fattura.