Vitigni

Vernaccia

di Winepoint Staff 23/04/2018
Vernaccia Vernaccia

La Vernaccia è un vitigno autoctono con una storia molto antica e che riesce a trasmettere il suo passato in modo elegante e unico. Il termine Vernaccia racchiude un gruppo assai ampio che racchiude in sé diverse varietà vitivinicole sia a bacca bianca che a bacca nera.

Origine

In questo contesto bisogna subito precisare che si tratta di due vitigni diversi che non condividono le stesse caratteristiche ma che portano lo stesso nome a causa di alcune tradizioni locali. L’etimologia della parola Vernaccia deriva quasi sicuramente dal latino ibernaceum (“inverno”) o al termine vernatico, in riferimento al vino consumato nel periodo invernale.

Senza dubbio, questo vitigno è chiamato Vernaccia in funzione al periodo di maturazione delle sue uve, che avviene in periodi piuttosto tardivi rispetto ad altre varietà. All’interno di questo grande gruppo, sicuramente le uve bianche godono di maggiore importanza, perché più pregiate rispetto a quelle rosse, ed ecco la conseguente diffusione della Vernaccia bianca sin da tempi molto antichi.

Vinificazione

Tra i principali vini ottenuti con la Vernaccia, non possiamo non citare la Vernaccia autoctona di Oristano, un prodotto che testimonia un passato ricco di tradizioni vitivinicole che ha ottenuto la denominazione DOC nel 1971. Questo vitigno a bacca bianca, coltivato da tempi molto remoti risalenti al 2.000 a.C. nella valle del Tirso in Sardegna, si inserisce in un paesaggio idilliaco costituito da spiagge bianche, mare cristallino, regalando un vino dal gusto antico che merita di essere salvaguardato.

La Vernaccia di Oristano viene coltivata secondo l’antica tradizione ad alberello cui si affianca quella più contemporanea tramite l’utilizzo della controspalliera, al fine di ottimizzare la qualità dei vini. Grazie alla raccolta tardiva, a cavallo tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre, i chicchi di uva riescono ad assorbire una maggiore concentrazione di zuccheri che vengono poi rilasciati durante la vinificazione. Alla fermentazione segue l’invecchiamento in botti di rovere e castagno dove viene esaltato il cosiddetto flor, ossia un velo creato dai lieviti responsabili dei sentori olfattivi e gustativi di questo vino pregiato.

Da una prima analisi, la Vernaccia di Oristano presenta un intenso colore ambrato e sprigiona un bouquet di frutta secca, mandorle e nocciole. La beva si caratterizza da un sapore intenso e persistente al palato, ma decisamente morbido e caldo. Si tratta di un vino importante, in grado di dare valore a piatti semplici e poco profumati. È l’unico vino che si può combinare con il forte gusto della bottarga, ma è ideale anche con formaggi stagionati e piccanti. Ultimo, ma non da meno, la Vernaccia è un ottimo vino da meditazione, da servire in bicchiere ampio alla temperatura di 16°C.