Curiosità sul vino

Vendemmia tardiva: cos’è?

di Winepoint Staff 19/10/2017
Vendemmia tardiva: cos’è? Vendemmia tardiva: cos’è?

Cosa è la vendemmia tardiva?

Per vendemmia tardiva si intende la menzione ufficiale del vino ricavato dai grappoli lasciati sull’albero della vite, dopo l’avvenuta maturazione fisiologica. Prima di effettuare questo tipo di vendemmia, i grappoli vengono dunque fatti letteralmente appassire sulla pianta. Ciò è finalizzato a garantire la concentrazione degli zuccheri all’interno del frutto stesso. Si otterranno in questo modo vini certamente caratterizzati da una maggiore dolcezza, meno acidi e dal sapore più intenso. In situazioni climatiche adatte, le uve vengono attaccate dalla Botrytis cinerea: in tal caso il vino acquista delle caratteristiche ancora più pregiate.

Con il termine Vendange tardive, denominazione di particolare pregio, viene definita in Alsazia appunto questo tipo di vendemmia tardiva. La vendemmia tardiva non fa infatti parte della tradizione vitivinicola del nostro Paese. Questa è sempre stata caratterizzata dalla preferenza per un appassimento delle uve recise dalla pianta: una soluzione che è stata adottata tuttavia in anni recenti, dando la possibilità di ottenere vini con una particolare freschezza e che meglio rispondono alle richieste del mercato di oggi. Attualmente infatti la tendenza è non apprezzare più come una volta i passiti tradizionali.

Nessun vino italiano caratterizzato da una vendemmia tardiva è riuscito ancora a crearsi un’immagine di alto profilo e a diventare apprezzato in tutto il mondo. La scoperta della vendemmia tardiva è avvenuta purtroppo con ritardo in Italia. Quindi staremo a vedere se in futuro i viticoltori italiani, riusciranno a conquistarsi un posto di pregio nel mercato nazionale ed internazionale dei vini con vinificazione tardiva o Vendange Tardive.

Quando avviene la vendemmia tardiva?

La vendemmia tardiva, come suddetto, avviene a differenza di una normale vendemmia, caratterizzata dal raccoglimento dei grappoli a loro avvenuta maturazione, a seguito dell’appassimento delle uve. Questo tipo di vendemmia nasce in tempi antichi in Francia.

Lasciando le uve appassite sulla pianta, i viticoltori francesi si resero conto delle proprietà zuccherine che caratterizzano il frutto dell’uva appassita. In Italia si preferì operare i primi tipi di vendemmia tardiva, cogliendo le uve dalla pianta subito dopo la loro maturazione, per poi lasciarle appassire in seguito e procedere alla produzione dei vini tradizionali passiti.