Vitigni

Trebbiano

di Winepoint Staff 16/04/2018
Trebbiano Trebbiano

Il Trebbiano è un vitigno estremamente versatile, capace di adattarsi a qualunque condizione climatica e territoriale, dando origine a denominazioni diverse. A seconda infatti dei terreni, delle regioni, delle modalità con cui viene prodotto e coltivato le sue caratteristiche variano e modificano anche il prodotto finito.

Storia

Il Trebbiano è un vitigno conosciuto con appellativi diversi che dipendono direttamente dal luogo di origine o dalla zona in cui è maggiormente diffuso come, ad esempio:

  • il Trebbiano toscano
  • il Trebbiano Modenese
  • il Trebbiano Spoletino
  • il Trebbiano di Soave
  • il Trebbiano di Lugana

A tal proposito, è doveroso ricordare che esistono più di 80 disciplinari e in Italia rappresenta almeno il 30% dell’intera produzione vinicola. L’ampia diffusione è sicuramente dovuta alla facilità con cui questo vitigno si adatta alle diverse realtà di territorio e microclima, ma anche all’estrema versatilità che permette assemblaggi con vini di maggiore spessore, che ne accentuano le caratteristiche qualitative.

Caratteristiche

L’uva del Trebbiano è caratterizzata da una ridotta concentrazione di alcol che viene tuttavia rimpiazzata da una buona dose di acidità. I vini, quindi, sono particolarmente secchi, molto acidi e molto leggeri tanto da risultare persino anonimi. Per tale ragione, vengono tagliati o consumati molto freddi al fine di esaltarne gli aromi speziati. Con il passare del tempo e a seguito di vari tentativi di assemblaggio, sono stati create delle nuove tipologie di Trebbiano, ognuno con chiaro riferimento all’area di coltivazione.

In base alle tradizioni locali e al microclima, il Trebbiano è soggetto a diverse tecniche di coltivazione, adottate nel tempo a seconda dei risultati in termini di qualità e quantità. Ad esempio, il Trebbiano romagnolo, uno dei vitigni più diffusi in Europa, adotta una delle tecniche più efficaci al momento come il cordone libero, mentre il Trebbiano d’Abruzzo, per la posizione affacciata dal mare e protetta dal Gran Sasso, segue la coltivazione filare. A queste varietà si aggiunge poi il Trebbiano toscano, in assoluto il “re” dei vigneti italiani, ovvero il più diffuso tra le coltivazioni italiane, che presenta un colore giallastro quasi tendente al verde.

Un altro vino di particolare interesse è il Trebbiano di Lugana, ottenuto dalle uve coltivate nei vigneti che si affacciano sulla sponda sud del Lago di Garda. Si tratta di un vigneto autoctono, la cui esistenza è testimoniata da documenti scritti risalenti all’età del bronzo, che ha ricevuto la denominazione DOC nel 1967. Il suo colore, comune a tutti i vini Trebbiano, è giallo paglierino con delle sfumature tendenti al verde ma che con il tempo assume tonalità sempre più dorate. È un vino molto leggero e fresco e, nel caso del Lugana, esiste anche la versione con bollicine, il “Lugana Spumante”, che si differenzia dal vino per un carattere più intenso.