Vini Bianchi

San Michele Appiano: storia e produzione

di Winepoint Staff 15/08/2017
San Michele Appiano: storia e produzione San Michele Appiano: storia e produzione

Origine e storia San Michele Appiano

San Michele Appiano domina in maniera incontrastata il cuore del più importante comune vitivinicolo dell'Alto Adige. I terreni che circondano la località a due passi da Bolzano possiedono le caratteristiche ideali per la produzione di grandi uve. Al Nord d’Italia si possono ammirare diverse realtà enologiche dove la natura riesce a contribuire sulla qualità del vino. È indubbiamente una particolarità che caratterizza le diverse regioni della Penisola. San Michele Appiano è stata fondata nel 1907 e comprende circa 340 famiglie di viticoltori i quali rappresentano la spina dorsale del settore economico. La viticoltura è tramandata da generazioni. Ciascuna contribuisce con sapere, passione e dedizione ad assicurare le uve eccellenti da trasformare e da affinare con cura e sensibilità.

Territorio e produzione

Appiano, con oltre 1.000 ettari di vigna, è il più grande comune vitivinicolo dell'Alto Adige. I vigneti di proprietà degli oltre 340 soci della cantina sono sparsi su alcuni pendii soleggiati, dove la natura assicura eccellenti requisiti per ottenere la produzione di straordinari vini. La maggior parte (70%) dei 380 ettari di vigneti è situata sui pendii rivolti a sud-est del massiccio della Mendola nel comune di Appiano, da Pianizza di Sopra e Monte fino a Missiano. È soltanto lo straordinario clima dell'Alto Adige ad assicurare una prosperità alla varietà di uva bianca come Pinot Bianco, Chardonnay, Riesling, Sauvignon, Pinot Grigio, Müller-Thurgau, Silvaner e Gewürztraminer, senza tralasciare le uve a bacca rossa come Pinot Nero, Cabernet Sauvignon, Merlot, Lagrein e varie tipologie di Schiava.

Clima, terreno e viticoltore definiscono l'identità organolettica di un vino. Molto importante è l'interazione tra aspetti geografici e geologici con i microorganismi influenzati dalle caratteristiche del suolo, dalle temperature diurne e notturne, dalle precipitazioni, dalle ore di sole, dalle esposizione della vigna e dall’inclinazione del terreno. L'enologo nobilita il prodotto con il suo lavoro in cantina conferendo una precisa impronta stilistica al vino. Il suo scrupoloso contributo diventa prezioso perché promuove una produzione di vino decisamente originale da sorseggiare delicatamente per degustare sapori inaspettati.