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Poggio Trevvalle

di Winepoint Staff 10/04/2018
Poggio Trevvalle Poggio Trevvalle

Il vitigno Poggio Trevvalle è una delle massime espressioni della tradizione vinicola Toscana, caratterizzato da un tipo di lavorazione che esalta le qualità della terra.

Il Poggio Trevvalle è diffuso principalmente nelle terre delle maremma in Toscana. La tecnica vitinicola impone di attendere sempre che i vinaccioli siano completamente maturi per iniziare la vendemmia, affinchè il tannino risulti più morbido e gradevole. E’ un territorio nel quale sono presenti diverse varietà di uva che verranno quindi vendemmiate anche in momenti diversi. Ma tutte alla stessa maniera fermentano in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata, e durante la fermentazione non vengono utilizzati lieviti

Tra i vini che si ottengono dal Poggio Trevvalle si annoverano il Sangiovese e l’Alicante. Questi vini sono accomunati da una fermentazione malolattica in serbatoi di cemento, così come il Merlot e il Cabernet Sauvignon.

Vitigno e tecniche di coltivazione

La cantina di Poggio Trevvalle è circondata da 13 ettari di terreno, in cui le piante sono coltivate tramite la tecnica del cordone speronato.

Affinchè il terreno rimanga produttivo e predisposto alla vendemmia è necessario che il suolo sia fertile, a tal fine vengono utilizzate differenti tecniche a seconda dell’appezzamento di vigna. Infatti, il terreno tende a cambiare tantissimo già a poca distanza. Il trattore si usa solo quando necessario, in maniera tale da non danneggiare il suolo e mantenerlo il più malleabile possibile, evitando così di compattarlo troppo.

La vendemmia è rigorosamente manuale: le uve sono sottoposte a ben due fasi di selezione prima della pigiatura.

Il principio della vendemmia e della lavorazione del vino all’interno di questo vitigno da parte dei suoi gestori, Umberto e Bernardo Valle, è quello di lavorare con la natura e non in opposizione ad essa, e quindi creare il perfetto equilibrio tra agricoltura e natura.

Secondo Umberto e Bernardo la differenza tra un vino biologico e uno convenzionale non è dato infatti da come avviene la lavorazione in cantina, ma prima da come vengono lavorate le terre all’interno delle quali cresce. La microflora e la microfauna possono crescere solo assicurandosi che il terreno rimanga costantemente fertile. E tutto ciò è possibile solo mantenendo sempre il giusto equilibrio tra vigne e ambiente.