Vitigni

Petilia

di Winepoint Staff 13/05/2018
Petilia Petilia

Nata dalla volontà di Roberto e Teresa Bruno, la cantina Petilia ha riportato in auge un antico e prestigioso vitigno l’Aminea Gemina, oggi conosciuto come Greco di Tufo, restituendolo ai suoi luoghi originari: le colline dell’Irpinia.

Famoso già nell’antichità, per le sue caratteristiche pregiate, l’Aminea Gemina era decantato da Catone, Varrone e Columella che ne celebravano la qualità nei loro versi.

L’amore per il proprio territorio, la passione per i campi hanno spinto Roberto, in primis, a investire nell'impianto di un vigneto. Con gli anni e l’impegno, la vigna è cresciuta. Ad affiancarlo nell’impresa i fratelli Teresa e Carmine: oggi gli ettari vitati sono 17 e si estendono nei comuni di Summonte, Montefredane e Altavilla.

Petilia è una cantina giovane, la prima vinificazione di Greco di Tufo risale al 1999. L'azienda, che prende il nome da un accampamento greco “Petilia - piccola patria”, i cui resti furono rinvenuti in località Campo Fiorito, è invece in rapida estensione. Storia e tradizione si intrecciano a una continua sperimentazione: i macchinari utilizzati sono scelti accuratamente per ottenere pressature di uve intere e renderle soffici, le fermentazioni avvengono a temperatura controllata, i lieviti utilizzati sono autoctoni per non intaccare la tipicità dei vitigni. Fondamentale è anche la lavorazione, le uve, raccolte in ceste di 15 kg, vengono immediatamente pressate dopo la raccolta e viene selezionato solo il mosto fiore. L’uso di solfiti è esiguo tanto che il processo garantisce un vino elegante e ricco di aromi, dal gusto sincero e naturale.

I vigneti sono coltivati tra i 450 ed i 600 metri sul livello del mare, in una posizione che ne garantisce la perfetta ventilazione e in cui vige il massimo rispetto per la natura e per le piante.

I riconoscimenti

Sia il Fiano di Avellino 2017 che il Greco di Tufo 2017 della cantina Petilia sono stati recensiti tra i migliori vini Bianchi di Campania Stories 2018, l'evento dedicato alla presentazione delle nuove annate campane.

Il Fiano di Avellino 2017 è stato descritto come “nitido al naso con ricordi di frutta esotica. Sorso lungo, provvisto di grande energia”, del Greco di Tufo 2017, gli esperti dicono: “è un po’ chiuso al naso, ma in bocca mostra spessore, freschezza e persistenza. Ottime le prospettive”.

Anche per Gambero Rosso, tra i migliori assaggi su tutti i vini proposti da Campania e Basilicata, si annoverano il Greco di Tufo 2017 e il Fiano di Avellino 2017 della cantina Petilia che, da “piccola patria”, sta allargando i suoi confini.