Vitigni

Mantonico

di Winepoint Staff 02/05/2018
Mantonico Mantonico

Il Mantonico è un vitigno a bacca bianca che pone le proprie radici nella Calabria orientale, espressione della tradizione culturale di questa terra e frutto della prosperità e ricchezza della costa ionica.

Si tratta non solo un prodotto enologico di grande qualità, ma di un vero e proprio emblema del patrimonio regionale del territorio calabrese che, soprattutto negli ultimi anni, è stato completamente riqualificato e rivalutato, permettendo così la riscoperta dei prodotti enogastronomici che questa terra ha da offrire.

Il Mantonico: un vitigno dalle origini incerte

Le origini di questo vitigno autoctono non sono chiare: è probabile (ma le fonti non sono certe) che sia stato importato in Italia durante la prima colonizzazione ellenica. D’altronde, lo stesso nome “Mantonico” è di derivazione ellenica: l’etimologia, proveniente dalla parola greca “mantisios” (in italiano “profetico”), suggerisce un uso del vino cerimoniale e divinatorio, tipico delle antiche tradizioni greche. Questo fattore, assieme alla storia dei territori calabresi, culla della Magna Grecia, ne confermerebbe l’antica provenienza dai territori dell’Ellade.

La zona dove viene maggiormente coltivato è quella ionica. In particolar modo sulla parte costiera, su cui sorgono le località di Valle di Neto, Locri e Palizzi. I terreni che troviamo in queste zone sono collinari e argillosi, e dunque particolarmente predisposti alla coltivazione delle uve bianche.

La tecnica di coltivazione adottata è quella ad alberello, che segue fedelmente l’antica tradizione greca.  A questo modello tradizionale si sono tuttavia aggiunti impianti a spalliera presenti nelle vigne di nuova concezione.

Le caratteristiche della pianta sono ciò che la fanno risaltare all’occhio e ne conferiscono la sua particolarità : i grappoli sono di medie dimensioni,  i cui acini al momento della maturazione completa assumono un colore giallo dorato. Si tratta tuttavia di un processo molto lento (in quanto prevede che le uve appassiscano sui graticci), ma notevolmente avvantaggiato dal clima della Locride e dalla buccia molto resistente degli acini. L’aspetto estetico che ne deriva presenta forti riflessi d’ambra.

I frutti del Mantonico

Dopo di che avviene la fermentazione,  i vini che si ricavano presentano un sapore particolarmente dolce,  il cui equilibrio è dato da un perfetto connubio tra il floreale e il fruttato. In questo gusto armonico e piacevole spicca particolar modo il profumo dell’arancia, unito a quello del miele e della frutta secca, che si sposano alla perfezione. Si ottengono così prodotti che mettono in evidenza la capacità di invecchiamento del Mantonico.

Le etichette figlie di questo vitigno sono tutte di ottima qualità, e spesso godono della compresenza e commistione di uve provenienti da altri vigneti locali. Esempio è il Calabria Chora de l’Acino, una fusione tra Mantonico, Guarnaccia bianca, Greco e ancora dal Marasa bianco di Santino.

A sfruttare la resistenza e versatilitĂ  del Mantonico sono numerosi prodotti vinicoli calabresi, ma tra questi spiccano senza dubbio quelli di produzione Librandi e Statti.