Vitigni

Lambrusco reggiano

di Winepoint Staff 18/05/2018
Lambrusco reggiano Lambrusco reggiano

Quando pensiamo ad un vino rosso frizzante, la prima cosa che ci viene in mente è il Lambrusco con la sua spuma inconfondibile e un sapore amabile, che ricorda i frutti rossi. Scopriamo insieme le sue origini e i giusti abbinamenti in cucina.

La storia

Nato da vitigni coltivati nel modenese, la storia del Lambrusco è così antica ma al tempo stesso affascinante, tanto da essere ancora uno dei vini più esportati nel mondo. L’ipotesi più plausibile sulla sua nascita, risale agli Antichi Romani. Innanzitutto dall’etimologia del termine lambrusca con cui i Romani appunto indicavano la crescita spontanea della vite nei campi. Questo popolo inoltre beveva il vino “frizzante” grazie alla fermentazione. Le anfore piene di vino, venivano posizionate sotto terra terra o immerse per metà in acqua gelata, in modo da tenere bassa la temperatura del vino contenuto. Per renderlo frizzante, lo mettevano in una condizione termica di maggiore temperatura e dopo qualche giorno era possibile berlo. In alcuni documenti datati 1850, si raccontava che il Lambrusco veniva esportato anche in Francia. Modena è sempre stata la culla di questo vino che veniva apprezzato particolarmente dai braccianti, che lo consideravano nutriente come il pane.

  • Lambrusco del Fondatore

Una vera chicca che non può mancare nelle cantine degli amanti del buon vino. Il suo colore tende al rubino, ha un sapore delicato e fresco con sentori di lampone e melagrana. E’ fermentato in bottiglia e per questo necessita del riposo in bottiglia accanto ai lieviti per ben sei mesi.

  • Lambrusco “Marcello” Gran Cru Ariola

Un vino molto piacevole da bere, con una spuma molto soave e colori violacei. Il sentore è molto aromatico, ricorda i mirtilli, l’arancia sanguinella e la viola. Sensazione asciutta e succosa al palato.

  • Vigneto Cialdini Lambrusco Grasparossa di Castelvetro

Un tripudio di sapori per questo rosso frizzante. All’olfatto si hanno sentori di visciola, sambuco, fiori d’oleandro e perfino cioccolato.

  • "Nivola" Lambrusco Grasparossa di Castelvetro

Altro tipo di Lambrusco piuttosto intenso come dimostra il colore rubino, la spuma violacea e i profumi di frutti di bosco, melagrana e sentori vegetali. In bocca lascia una sensazione fresca e asciutta.

Abbinamenti culinari

La tradizione vuole che il Lambrusco venga servito a temperatura ambiente ma è consigliabile gustarlo fresco (tra i 14 e i 16°). Se siete alla ricerca di un antipasto semplice ma al tempo stesso sfizioso, servite il Lambrusco fresco accompagnato da scaglie di Parmigiano Reggiano e Mostarda. Ottimo anche come vino d’accompagnamento ad un dessert, ad esempio la Sbrisolona.

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