CuriositĂ  sul vino

Il vino varietale : i misteri del vino da tutti i giorni

di Winepoint Staff 11/10/2017
Il vino varietale : i misteri del vino da tutti i giorni Il vino varietale : i misteri del vino da tutti i giorni

Cos'è il vino varietale

Nella fattispecie, i vini varietali, sono quelli per i quali è possibile indicare in etichetta il vitigno e l’annata di produzione, senza alcun riferimento al territorio che ha dato origine al vino. La loro immissione nel mercato è regolata dalla normativa che ne regolamenta la nuova organizzazione nel settore vinicolo, comprese le categorie Do- Igt.

Il decreto ministeriale 381 del marzo 2010 ne ha sancito un elenco e una lista delle varietà di uve utilizzabili in Italia, nel riferimento delle etichettature Do e IGT. Questa classificazione è limitata solo ad alcuni vitigni internazionali come il cabernet, il cabernet franc, cabernet sauvignon, chardonnay, merlot, sauvignon e syrah. Per i vini spumanti invece possono essere utilizzate le varietà di uva e da vino nei limiti posti dall’articolo 7 del decreto ministeriale 23 dicembre 2009.

Ci sono diversi vantaggi da quando è in vigore questa legislazione e, anche se la produzione di questi vini varietali in italia non è spesso vincente nel medio e lungo periodo, non si può negare l’opportunità che offrono sul mercato mondiale. Soprattutto nelle esportazioni con il nuovo mondo, almeno nel breve periodo. Nella classificazione più specifica abbiamo la differenza fra vino varietale e vino d’annata.

Come si legge l’etichetta del vino da tavola

Il vino varietale è un vino privo di denominazione o origine, di cui almeno 85% appartiene alla varietà indicata in etichetta. La lista delle varietà con cui si può etichettare un vino da tavola è quasi sempre internazionale cioè comprende quasi sempre vini internazionali.

Il vino d’annata invece è un vino privo di denominazione e di origine di cui almeno l’85% delle uve sono state prodotte in un millesimo specifico che può essere riportato in etichetta.

Norme e regolamenti per il vino varietale

Entrambe le categorie appartengono in termini di macro economia alla varietà dei vini generici. In Italia la commercializzazione di questa tipologia di vini avviene già da molto tempo. La diffusione è data dalla varietà e dal gusto che varia a secondo delle mode e tendenze. Oggi c’è infatti una tendenza a volere nuovamente sponsorizzare o più semplicemente invogliare il consumo di questa specifica categoria di vini, perchè sono molto apprezzati nei mercati di tutto il mondo e soprattutto all’estero dove trovano un’ampia corrispondenza di pubblico.

Secondo uno studio effettuato dalla coldiretti infatti, negli ultimi anni il consumo di questa varietà di vini ha dato molte soddisfazioni specie ai paesi produttori, la categoria è stata infatti una delle più richieste al mondo e questo per la semplicità del gusto per l’aroma leggermente fruttato nonché per la caratteristica delle uve, molto versatili.

Sono vini dai moltissimi pregi perchè possono essere abbinati a molti cibi e sono anche ideali per pranzi di alta qualità. Fanno un’ottima figura nelle tavole indipendentemente dalla loro origine, perché sono facilmente reperibili sul mercato, perchè hanno prezzi concorrenziali e perchè hanno un buon gusto. Tutto sommato possono essere chiamati vini da accompagnamento, perchè non hanno alcun problema ad integrarsi in tutte le economie internazionali di degustazione.