Vitigni

Freisa

di Winepoint Staff 14/05/2018
Freisa Freisa

La Freisa è un vitigno a bacca nera coltivato in Piemonte. Si ritiene che sia originario della regione della zona delle colline tra Asti e Torino. È collegato in qualche modo al Nebbiolo, la vera eccellenza dell'Italia nordoccidentale, sia come uno dei suoi genitori sia come uno dei suoi discendenti.

Storia

Il vitigno Freisa ha due cloni principali che danno prodotti differenti: Freisa Piccola e Freisa Grossa. Dei due, la Piccola è quella più ampiamente coltivata. La Freisa di Chieri è una sottoclasse di Freisa Piccola che ha la propria DOC nella zona di Torino. L'uva è coltivata quasi esclusivamente in Piemonte con pochi acri in Argentina che costituiscono il resto delle piantagioni del mondo.

Il primo tipo di prodotto, solitamente vinificato dal clone di Freisa Grossa, tende ad essere leggero e fruttato, spesso reso leggermente frizzante e con un po 'di zucchero residuo. Questo lo rende un ottimo vino da festa e da bere ad un aperitivo.
Il secondo, piuttosto serio, è fatto dal clone del Freisa Piccola. Questo è solitamente fermentato fino a secchezza ed è completamente fermo, ha buoni sapori di frutta, di viola e di lampone, buon tannino e lieve acidità ed è in grado di invecchiare fino a 10 anni.

Vini

Un ottimo prodotto a base di uve Freisa è il "Pietra del Gallo" dei Vigneti Massa. Si tratta di un vino rosso leggero appena frizzante. All’olfatto si avvertono lievi note floreali seguite da aromi di frutti di bosco come more e lamponi. Gradevole e vivace alla beva, ha un’ottima freschezza.

Altro prodotto degno di nota è “Luna di maggio” di Cascina Gilli. Lo stile di questo vino è vivace, il che significa che è un po' meno frizzante dell’usuale. Il Luna di Maggio è prodotto con le migliori qualità di uve Freisa della tenuta. Nei profumi rimanda ai frutti di bosco, soprattutto al lampone, ha un colore rubino molto intenso. Al gusto risulta secco e tendente all’acido, facile alla beva ma che rilascia un retrogusto amaro. E’ presente anche una nota di amarena con alcune di caffè. Ha lo stesso tipo di struttura di un Barolo, ma non ha il frutto che il Barolo ha per completare l'acidità penetrante e i tannini ruvidi.

Questi vini sono perfettamente adatti a piatti strutturati con verdure e ortaggi, come zuppe di cavolo e cereali o primi piatti ai funghi. Sorprendenti anche con i dolci, specialmente quelli base di cioccolato amaro. Si consiglia di berli ad una temperatura tra i 17 e i 20 gradi.