CuriositĂ  sul vino

Doc: che cosa significa e quando si usa

di Winepoint Staff 26/09/2017
Doc: che cosa significa e quando si usa Doc: che cosa significa e quando si usa

I prodotti vitivinicoli contraddistinti dal riconoscimento di Origine Controllata, nota con il famoso acronimo di DOC, vengono prodotti in zone di piccole o medie dimensioni, caratterizzate dall’appartenenza geografica. DOC non è un vero e proprio marchio, poiché esso è comune ad una grande varietà di prodotti. La denominazione utilizzata in enologia, certificata le zone di origine, delimitate dalle raccolte delle uve utilizzate per la produzione del prodotto sul quale è apposto il marchio. Tendenzialmente il nome del vitigno è seguito da quello della dicitura DOC. La produzione di questi vini è assolutamente rigida e ben definita. Per queste ragioni, la commercializzazione e il consumo di prodotti vitivinicoli contraddistinti dalla Denominazione di Origine Controllata, avverrà solamente dopo accurate analisi chimiche e sensoriali. Questo tipo di riconoscimento fu ideato nel corso degli anni cinquanta, dall’Avvocato romano Rolando Ricci, funzionario all’epoca del Ministero dell’Agricoltura. La Denominazione di Origine Controllata, fu poi istituita con il decreto legge del 12 luglio 1963. Dall’anno 2010 la classificazione DOC, esattamente come la DOCG, è stata ricompresa nella categoria comunitaria DOP. Possiamo ovviamente avere diversi marchi contraddistinti dall’acronimo DOC, i quali rispetteranno un rigido disciplinare di produzione. I vini italiani che hanno ottenuto l’appellativo di Origine Controllata sono moltissimi, prodotti in tutte le regioni del nostro Paese.

Ecco alcune eccellenze: Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Aglianico del Vulture, Cirò, Colli Bolognesi, Bosco Eliceo, Colli Bolognesi Classico Pignoletto, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grapparossa di Castelvetro, Modena o di Modena bianco frizzante, Sangiovese di Romagna, Trebbiano di Romagna, Colli Orientali del Friuli, Friuli Isonzo, Castelli Romani, Colli Albani, Est! Est! Est!, Frascati, Cinque Terre Sciachetrà, Bonarda dell’Oltrepò Pavese, Garda Doc, Lambrusco Mantovano, Pinot Grigio dell’Oltrepò, Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese, Valtellina Rosso o Rosso di Valtellina, Lacrima di Morro d’Alba, Verdicchio di Matelica, Molise, Alba, Barbera d’Alba, Barbera d’Asti, Colli Tortonesi, Dolcetto d’Alba, Dolcetto d’Asti, Gabiano, Nebbiolo d’Alba, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Gioia del Colle, Primitivo di Manduria, Cannonau di Sardegna, Vermentino di Sardegna, Alcamo, Chianti, Bolgheri, Bolgheri Sassicaia, Rosso di Montepulciano, Lago di Caldaro, Riesling Italico, Montefalco, Orvieto, Donnas, Enfer d’Arvier, Bardolino, Piave o vini del Piave, Valdadige, Valpolicella, Bardolino, Bianco di Custoza, Colli Berici, Lugana, Riviera del Brenta, Breganze, Gambellara e Garda.