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Cordone speronato: origine della progettazione dell'impianto

di Winepoint Staff 07/11/2017
Cordone speronato: origine della progettazione dell'impianto Cordone speronato: origine della progettazione dell'impianto

Cos'è il cordone speronato

Il cordone speronato è una delle tante tecniche di allevamento della vite che viene realizzata durante la delicata fase della potatura, nel periodo invernale (tra gennaio e marzo). Il cordone speronato, infatti, è un sistema di potatura di tipo corto, ovvero adatta a piante che solitamente fruttificano sulle nuove gemme che nascono alla base del tralcio. In particolare, il cordone speronato è un impianto che consta di un cordone posto a circa 90-100 cm dal terreno sul quale vengono lasciate crescere le viti. Questa operazione, tra l’altro molto delicata, deve tener conto della buona distanza tra i filari e tra i cordoni stessi. La vite, infatti, ha bisogno di una buona esposizione ai raggi solari e non troppa ombra che potrebbe incidere negativamente sulla produzione. I vantaggi del cordone speronato sono infatti quelli di migliorare l’illuminazione e di agevolare la raccolta dei grappoli che cresceranno sulle nuove gemme sviluppatesi grazie ai lacci naturali della pianta.

Chi ha ideato la progettazione dell'impianto

La genesi del cordone speronato vede una lunga e quasi interminabile osservazione dei tralci e della distribuzione della linfa a seguito della potatura. Gli agronomi friulani Marco Simonit e Pierpaolo Sirch si sono soffermati a vedere come la potatura su viti ad alberello permetteva una maggiore longevità della pianta che risulta anche meno soggetta agli attacchi dei parassiti. Con questa finalità, hanno voluto eseguire degli esperimenti che hanno portato alla formulazione della loro teoria: la vite dovrebbe essere potata sempre sul legno giovane, per garantire un rafforzamento della parte più vecchia. Alla luce di questa tecnica innovativa di potatura, le viti godono di forza maggiore che si propaga nelle nuove gemme che si legano letteralmente ai supporti forniti. Ed è così che nasce l’impianto a cordone speronato.

Come hanno ideato la progettazione dell'impianto

Per realizzare un simile impianto, occorre selezionare attentamente il tralcio più forte e vigoroso della vite per fissarlo al filo portante del vigneto. Ogni anno, con lo sviluppo della pianta, si creeranno dei piccoli speroni da cui nascono nuovi tralci che saranno eliminati con la potatura. Di conseguenza, la pianta deve essere lasciata con uno sperone dotato di due gemme che produrrà i nuovi tralci. In questo modo, la parte legnosa avrà più forza e vigore e i frutti cresceranno e matureranno meglio, portando un netto miglioramento alla qualità del prodotto.