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Clayver: cos’è, come è fatto, a cosa serve e quanto costa

di Winepoint Staff 09/12/2017
Clayver: cos’è, come è fatto, a cosa serve e quanto costa Clayver: cos’è, come è fatto, a cosa serve e quanto costa


Cos’è e come è fatto il Clayver

Il Clayver è un nuovo strumento in argilla prodotto dall’azienda savonese MimItalia ed è stato presentato a Enoforum nel 2015: questo strumento è stato progettato e realizzato per essere utilizzato in enologia, per il procedimento di vinificazione, di conservazione e di affinamento del vino. Il modello di ispirazione preso dall’azienda savonese per la creazione di Clayver, sono le anfore in terracotta che venivano storicamente utilizzate in Georgia, e che oggi tornano in auge soprattutto per la produzione di tipo biodinamico. Questo nuovo prodotto è completamente realizzato in gres porcellanato: un materiale che conferisce a Clayver le caratteristiche di totale impermeabilità. La resistenza di questo composto è inoltre nettamente superiore alla terracotta. Il materiale ceramico è caratterizzato da una struttura microporosa: questa caratteristica permette comunque lo scambio gassoso con l’esterno del contenitore (seppur in quantità estremamente limitate, necessitando di molto tempo). Per tutte queste ragioni il Clayver è particolarmente indicato per i procedimenti dei lunghi invecchiamenti del vino; questo prodotto rappresenta sicuramente una valida alternativa alle botti di legno: il Clayver permette infatti il passaggio di ossigeno, senza cedere alcuna sostanza aromatica.



A cosa serve il Clayver

Il Clayver viene prodotto dall’azienda savonese MimItalia, in diverse versioni, caratterizzate da capienza differente: il Clayver viene prodotto nelle versioni da 40 litri, 240 litri e 350 litri. A seguito dei primi test eseguiti nel 2013, il Clayver ha iniziato a essere adottato da alcune aziende francesi che hanno iniziato a servirsi di esso per l’affinamento delle basi dello Champagne. Oggi può dirsi conclusa la fase di sperimentazione di questo strumento, e come spiega il responsabile ricerca e sviluppo Luca Risso, i prodotti vinificati attraverso l’utilizzo di Clayver, se comparati ad altri materiali utilizzati come il legno, l’acciaio o la terracotta, si dimostrano certamente più freschi, bilanciati e fruttati. Ora Clyver può essere utilizzato e distribuito su larga scala.

Quanto costa acquistare un Clayver

Esattamente come i contenitori di terracotta e le barriques, Clayver consente la conservazione e l’evoluzione del prodotto vitivinicolo: esso consente uno scambio di ossigeno, rimanendo tuttavia impermeabile ai liquidi ed evitando così la dispersione del prodotto. Per quanto riguarda i costi per l’acquisto di Clayver, indicativamente sono simili al prezzo di un’ottima Barriques.