Curiosità sul vino

Che strumenti usa il sommelier?

di Winepoint Staff 16/09/2017
Che strumenti usa il sommelier? Che strumenti usa il sommelier?

Che strumenti usa il sommelier? La professionalità di questo straordinario mestiere avviene durante la degustazione di un vino, quando è necessario utilizzare specifici strumenti per realizzare questa analisi approfondita del vino, al fine di conoscere scrupolosamente le caratteristiche e i requisiti principali. Questa azione diventa fondamentale quando si devono classificare i vini a seconda delle loro specificità organolettiche. È utile ricordare che proprio da queste differenze nascono le peculiarità principali che contraddistinguono un vino da un altro. Il sommelier è responsabile di questa valutazione e come tecnico viene chiamato a esprimere un suo parere professionale. Cominciamo a conoscere più da vicino gli strumenti del mestiere protagonisti indiscussi delle degustazioni di vino dove si decidono il sapore, il corpo, il colore, la particolarità, il sapore. Sono tutte autentiche espressioni del vino che è bene conoscere per apprezzare la sua tipicità che conferisce quella personalità inconfondibile.



Il sommelier inizia il suo lavoro con il tastevin, simbolo dell’Associazione Italiana Sommelier, usato per assaggiare il vino ma superato nel tempo perché prontamente sostituito dal più comodo tester (bicchiere da degustazione). Tra i diversi strumenti messi a disposizione quest’ultimo è decisamente meglio identificato dalla maggioranza delle persone, ottenendo più fascino. Non può mancare il cavatappi ben coordinato da differenti strumenti. C’è il coltellino sicuramente adatto per tagliare la capsula, non manca sicuramente il verme, il quale è la spirale che si inserisce nel tappo, fino a concludere con la leva che appoggiandosi sul bordo della bottiglia permette di estrarre il tappo.

Il sommelier è abituato a usare gli strumenti del mestiere e prende facilmente confidenza per trovare un valido aiuto al fine di esprimere più precisamente la sua valutazione del vino. Il cestello a vino consente di trasportare una bottiglia importante dalla cantina al tavolo per aprirla successivamente, mantenendola in posizione orizzontale e senza scuoterla con il rischio che si rimescolino i residui solidi. Questo è un passaggio fondamentale perché se la bottiglia si muove soltanto leggermente si mischiano i residui interni, quindi si possono confondere il sapore e il colore del vino trasformandolo in maniera negativa. È un’operazione che deve essere condotta con molta cautela.



Il sommelier è a conoscenza della scrupolosa attenzione da mantenere quando si prende una bottiglia di vino. Qualsiasi movimento può alterare profondamente i requisiti della bevanda compromettendo la valutazione finale. Il decanter e la candela sono indispensabili per “scaraffare” un vino dove notiamo alcuni sedimenti che non debbono riversarsi nel bicchiere e serve anche per ossigenare il vino. Sono questi i curiosi e affascinanti strumenti tradizionali del sommelier che con il passare del tempo sono diventati di uso comune, entrando a pieno titolo nell’immaginario collettivo delle persone che amano vedere le degustazioni di vino. Non possono mancare il secchiello, la glacette e il termometro: strumenti che servono a modificare, mantenere e controllare la temperatura dei nostri prelibati vini.

La pinza e il tappo stopper sono indispensabili per il servizio degli spumanti; la prima viene usata quando il tappo mostra qualche resistenza e non si vuole che si rompa, il secondo viene utilizzato per chiudere la bottiglia mantenendo la giusta pressione per preservare le sue preziose bollicine. Il carrello dei vini è usato per il servizio dei vini al calice, diventando uno strumento ottimo per offrire una proposta per l’aperitivo o addirittura per un abbinamento. Gestire il carrello permette di modificare le tipologie di vini e di effettuare la rotazione delle etichette giacenti nella cantina.