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Chanson Père & Fils

di Winepoint Staff 02/04/2018
Chanson Père & Fils Chanson Père & Fils

Fondata nel 1750, durante il regno di Luigi XVI, la Chanson Père & Fils rappresenta, ora come allora, la più importante realtà vitivinicola della Borgogna.

A distanza di circa due secoli dalla nascita del commercio del vino in quella zona, la cantina Chanson Père & Fils si è diffusa territorialmente, tanto da vantare una proprietà di circa settanta ettari.

Storia della cantina Chanson Père & Fils

Dal 1750, la cantina Chanson Père & Fils è stata oggetto di alcune vicissitudini che hanno visto, nell’anno 1999, l’acquisizione da parte del gruppo Bollinger Champagne che ha sin da subito messo in chiaro la sua politica atta a rivalutare la massima qualità in ciascun vino, esaltando l’importante legame con il terroir. Grazie alla numerosa squadra di esperti, i filari vengono curati in termini di rispetto e sostenibilità della natura, perché solo in questo modo è possibile ottenere uve pregiate in grado di svelare ogni più piccola sfumatura del territorio in cui sono state coltivate.

In visione di questo obiettivo, anche il processo produttivo viene seguito con una passione quasi maniacale ed è per tale ragione che i vini Chanson Père & Fils conquistano sin dal primo sorso, regalando sensazioni che pochi altri vini sono in grado di suscitare.

Vini rossi, bianchi e cru

Chanson Père & Fils detiene un primato qualitativo nel settore vitivinicolo francese e mondiale e questo risultato è stato possibile solo alla passione e alla determinazione che ha spinto la Maison a trasmettere nei suoi vini l’anima inconfondibile della Borgogna. I sentori unici di questi prodotti sono possibili grazie agli espedienti eseguiti dai coltivatori nel periodo invernale quando, a causa delle rigide temperature, accendono delle stufe speciali che o azionano dei polverizzatori di acqua che, depositandosi sulla superficie del chicco, lo proteggono dal ghiaccio e dal freddo ambientale. A queste condizioni estreme, seguono delle estati secche e calde che contribuiscono a un’eccellente maturazione dei grappoli.

I vini rossi, tra cui ricordiamo il Bourgogne Pinot Noir 2015 e il Pommard 2012, rappresentano la testimonianza di un’espressione pulita e fresca, associata a raffinatezza ed estrema naturalezza. I bianchi, non da meno, come il Bourgogne Chardonnay 2015 e il Puligny Montrachet 2013, manifestano uno stile netto, moderno dalle tonalità nocciolate.

Un’attenzione di rilievo spetta ai cru, come il Chablis Montmains Premier Cru 2014 che sprigiona un bouquet fresco di fiori e miele, sfumato con delicati aromi di vaniglia e una discreta concentrazione di minerali. Durante la beva, questo vino sprigiona delle raffinate note di frutti del sottobosco.