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Champagne: L'etichetta delle bollicine più famose al mondo

di Winepoint Staff 29/12/2017
Champagne: L'etichetta delle bollicine più famose al mondo Champagne: L'etichetta delle bollicine più famose al mondo

Spesso le etichette di vini contengono informazioni e sigle impenetrabili ai non addetti al settore. In particolare qui si prenderà in considerazione l’Etichetta dello champagne, come leggerla, decifrare le varie sigle in essa contenute e quali sono le informazioni che deve contenere.

Come riconoscere lo Champagne dall'etichetta

Prima tra tutte le informazioni, è possibile individuare la qualifica del prodotto che viene classificata in base alla natura del produttore.

Molto spesso si trova la sigla “N.M.” che indica l’espressione “négociant-manipulant”, ovvero il distributore che corrisponde nella persona del produttore. Questa è la figura che si trova abitualmente sulle etichette dello champagne e indica proprio il produttore che si occupa delle singole fasi della vinificazione, così come della distribuzione.

Oltre a quella appena citata, è possibile riscontrare anche la sigla “M.A.” che sta per “marque d’acheteur”, ovvero champagne prodotti in grandi quantità per la grande distribuzione, senza tralasciare tante altre abbreviazioni come “R.M.” (récoltant-manipulant) che individua i vignaioli che producono e commercializzano le proprie uve, “C.M.” (coopérative de manipulation), nel caso dei consorzi, “R.C.” (récoltant-coopérateur), ossia i viticoltori che vendono le proprie uve a una cooperativa che, dopo essersi impegnata nel processo di vinificazione, restituisce il prodotto finito ai singoli viticoltori.

Cosa deve essere scritto sull'etichetta

Alle caratteristiche inerenti l’origine dello champagne, esistono dati relativi alla qualità dell’etichetta che può essere distinta in Grand Cru, Premier Cru e Cru. Per “Cru” ci si riferisce alle zone specifiche di provenienza delle uve, all’interno delle quali si trovano i singoli centri di produzione.

In modo analogo, le etichette dello champagne dovrebbero anche apportare le caratteristiche del vitigno, specificando, se del caso, la produzione definito come “millesimato”, ovvero ottenuta da uve di una sola annata.

Quali sono le informazioni che non possono mancare

Alla luce degli aspetti di cui sopra, le etichette dello champagne devono assolutamente contenere dati relativi non solo ai produttori, ma anche e soprattutto alla zona di provenienza. Di fatto, la regione da cui proviene lo champagne è fondamentale, poiché questa denominazione può essere riconosciuta solo ed esclusivamente ai prodotti finiti provenienti dalla regione francese di Champagne.

Un altro aspetto che non può non mancare sulle etichette dello champagne è il livello di zuccheri. A seconda della concentrazione zuccherina, infatti, lo champagne può essere classificato in diverse tipologie, come Brut Nature, Brut, Extra Brut, Sec, Extra Dry, Semi Sec e Crémant (molto difficile da trovare a causa della fermentazione piuttosto complessa).