Curiosità sul vino
Blend: cosa significa e quali sono le più note miscele italiane
17/10/2017Qual è il significato di “blend”
Per blend in enologia andrà intesa una miscela di due o più uve ai fini di ottenere un taglio unico. Il termine blend è pertanto sinonimo dei termini assemblaggio o mixaggio. Il blend in materia vitivinicola è dunque un assemblaggio ottenuto con uve, vini e mosti della stessa annata o di vendemmie precedenti, per mantenere una qualità ed un costo costanti nel tempo.
Il blend in enologia è un’arte che deve essere accompagnata da competenza e che non può fare assolutamente a meno di naso, palato e di un’immensa sensibilità. Il blend in enologia va visto in un certo modo come nell’arte una quadro o una composizione musicale: una sintassi di gusti e profumi creata dall’esperienza.
Il “taglio bordolese” il tradizionale esempio di blend
Tagliare il vino è un’operazione antichissima che ha scopi diversificati. Il vino viene spesso tagliato quando si vuole creare un prodotto particolarmente attraente per un certo tipo di mercato. Si può definire blend, quando ad essere tagliato è il 50 per cento del vino, come ad esempio il Merlot, mentre il restante 50 per cento sarà composto da altre uve. Si definisce invece taglio quando si utilizza solo il 15 per cento del totale del vino.
Il taglio bordolese è l’esempio più classico e storico di un blend famoso: questo taglio francese viene realizzato con un miscela di uve provenienti dalla zona vitivinicola di Bordeaux. I vitigni più utilizzati per produrre blend sono lo Chardonnay, il Sauvignon, il Merlot e Cabernet.
Sassicaia, il blend toscano
Nella produzione del territorio del Doc di Bolgheri, in Toscana, si produce il fantastico Sassicaia, un vino italiano che veste francese. Questo è sicuramente l’esempio più riuscito di un blend italiano, ispirato al famosissimo blend francese taglio bordolese. Il Sassicaia viene prodotto nella zona del Comune di Castagneto Carducci, con almeno l’80 per cento di uve Cabernet Sauvignon.
Questo vino è uno dei più pregiati e costosi vini del nostro Paese ed è prodotto esclusivamente dalla Tenuta San Guido che possiede tutti i vigneti dell’area che viene delimitata dalla Doc. Questo vino si presenta con un colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento. Il suo odore è ricco, elegante e maestoso. Il sapore asciutto, pieno, robusto e di buona struttura.