Cinque grappoli Bibenda per un mito del vino cresciuto sui sassi

I terreni sui quali sono posizionati i vigneti, dai quali si produce questo eccellente vino, sono caratterizzati morfologicamente da una grande presenza di rocce calcaree, ricche di galestro e di sassi e parzialmente argillosi.

I vigneti si trovano ad un’altitudine compresa tra i 100 e 300 metri sopra il livello del mare, con esposizione ad Ovest, Sud Ovest.

Il 2013 è stata un’annata eccellente sotto ogni aspetto: dopo un inizio della stagione invernale decisamente mite, da fine novembre fino a gennaio, le temperature divennero particolarmente rigide, con giornate particolarmente gelide e piovose. La primavera iniziò in grande ritardo ed alcune gelate avvenute nel mese di aprile, frenarono il germogliamento, creando condizioni climatiche di minor produzione.

Da maggio le temperature si sono alzate gradualmente, con giornate caratterizzate da lievi piogge. A giugno le temperature si sono alzate, raggiungendo e non superando le medie stagionali.

Il taglio bordolese

Nessuno aveva mai pensato di produrre un bordolese in maremma, una zona fino ad allora sconosciuta dal punto di vista vinicolo, tranne Mario Incisa della Rocchetta, che decise di inventare un vino di razza, come per l’aristocrazia francese dell’epoca era il Bordeaux.

La tenuta San Guido e i suoi 75 ettari del vino più famoso del mondo

Il vino migliore del mondo è italiano e si tratta del Sassicaia 1985 della tenuta San Guido di Bolgheri, in provincia di Livorno. La tenuta San Guido prende il nome da San Guido della Gherardesca, vissuto nel XIII secolo. Questa tenuta si trova sulla costa Etrusca tra Livorno e Grosseto, proprio in quella Maremma resa celebre dai versi di Giosuè Carducci.

Si estende per 13 chilometri dal mare fino a dietro le colline. In questa splendida tenuta si produce un’eccellenza nel mondo: il Sassicaia.

I punti cardinali della tenuta che segnano geograficamente il territorio sono anche: il cosiddetto Padule verso il mare, il centro allenamento in pianura e i vigneti che arrivano fino a raggiungere quasi 400 metri sul livello del mare, tra macchia e colline.

Questa è decisamente una condizione ideale, dal momento che, con 2500 ettari a disposizione, è stato possibile individuare i 75 ettari più vocati per il Sassicaia.