Vini Rossi

Barbaresco: un vino da un comune patrimonio dell’umanità

di Winepoint Staff 02/10/2017
Barbaresco: un vino da un comune patrimonio dell’umanità Barbaresco: un vino da un comune patrimonio dell’umanità

Dalle uve di Nebbiolo si ottiene un vino pregiato dal profumo gradevole e dal gusto robusto e pieno: il Barbaresco. Direttamente nel cuore delle Langhe, proclamate patrimonio dell’Unesco nel 2014, il Barbaresco cresce in un territorio magico, ricoperto di vigneti intervallati da casali e castelli e torri.

Barbaresco, Neive, Treiso, la frazione di San Rocco e la DOCG

Il Barbaresco è un vino che ha ottenuto la denominazione DOCG e comprende territori regolati dal decreto ministeriale del 31 agosto 1933. Quest'area racchiude i territori che fanno parte del comune di Barbaresco, Neive, e le frazioni di Treiso e San Rocco (sebbene quest’ultima sia stata successivamente aggregata al comune di Alba).

Il riconoscimento DOCG comporta, tuttavia, che un vino sia prodotto con un particolare assemblaggio di uve e una percentuale stabilita di ciascun tipo di uva. Nel caso del Barbaresco, si tratta esclusivamente di un tipo di uva: il Nebbiolo al 100% e non è consentito l’utilizzo di altri tipi di uve.

Il Consorzio dei produttori del Barbaresco

Il Barbaresco rappresenta una delle prime denominazioni DOCG riconosciute insieme al Barolo. Si stima che la coltivazione del Nebbiolo risalga addirittura ai tempi dei Galli o, secondo alcuni, ai barbari responsabili della caduta dell’impero romano.

A prescindere dalle ipotesi, possiamo affermare con certezza che il Barbaresco sia nato ufficialmente nel 1894, anno in cui venne fondata la Cantina Sociale di Barbaresco che ebbe vita fino al 1913, anno in cui morì Domizio Cavazza che teneva le redini di questo piccolo consorzio.

Nel 1958, però, il parroco di Barbaresco riunì 19 agricoltori con l’intento di riappropriarsi della qualità del vino del loro territorio. Attualmente, il consorzio è composto da 50 membri e copre una superficie di circa 110 ettari di vigneti di Nebbiolo, garantendo una produzione di circa 500.000 bottiglie l’anno.

Le tecniche di produzione del Barbaresco

Il Barbaresco è un vino dal colore rosso intenso che sprigiona un bouquet molto variegato con toni che richiamano i frutti rossi, ma anche la nocciola, la vaniglia e l’anice.

Il Nebbiolo, dopo essere stato raccolto, viene fatto invecchiare per almeno due anni, di cui nove mesi in botti di rovere o di castagno.

In caso di invecchiamento prolungato, il Barbaresco prende il nome di “riserva”. Il Barbaresco può essere sottoposto anche a periodi di invecchiamento più lunghi, oltrepassando anche i 30 anni, periodo in cui esalta ancora di più le sue proprietà.