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Livio Felluga, il patriarca dei vini friulani

Livio Felluga è scomparso alla veneranda età di 102 anni nel dicembre del 2016. L'azienda vinicola che porta il suo nome, tuttavia, è stata e continua ad essere fortemente influenzata dall'impronta lasciata da colui che è considerato il patriarca dei vini friulani.
Nel secondo dopoguerra Livio Felluga fece letteralmente risorgere i vecchi vigneti e ne realizzò di nuovi rifondando la storia dei grandi vini del Friuli.
La cantina venne fondata ufficialmente nel 1956, anche se la tradizione di questa famiglia friulana affonda le sue radici cinque generazioni prima in Istria. Negli anni Trenta i Felluga si trasferirono nella zona del Collio ed è qui che Livio trasformò in realtà il suo sogno di creare una grande azienda vinicola. Nel 1950 acquistò un vigneto a Rosazzo e da lì prese il via la storia che condusse alla realtà odierna, con un'azienda - con sede a Brazzano di Cormòns - di oltre 135 ettari di vigneti da cui nascono 650mila bottiglie all'anno.

I vini di Livio Felluga

Tra i vini della "carta geografica" di Livio Felluga troviamo importanti rossi e grandi vini bianchi friulani. Si va dal Terre Alte, al Pinot BiancoSauvignon per arrivare a illivio, nato da selezione di uve Pinot Bianco. Impossibile non citare il Picolit, prezioso vino da meditazione.
Tra i rossi troviamo il Vertigo (Merlot 60%, Cabernet Sauvignon 40%), caratterizzato da un colore rosso rubino dalle note di prugna e amarena. Questo vino matura per un anno in barrique, quindi subisce quattro mesi di affinamento in bottiglia.
Giovane creazione dell'azienda Felluga è il Sossò. Nato nel 1989, prende il nome dall'omonimo rivo ai piedi della collina che ospita i suoi vigneti. Si tratta di una selezione di uve Merlot, Refosco dal Peduncolo Rosso e Pignolo dei vigneti di Rosazzo affinata per un anno e mezzo in piccole botti di rovere francese.
Tra i bianchi della cantina Livio Felluga va sicuramente citato lo Sharis: sapiente combinazione di Ribolla Gialla e Chardonnay. Il flysch di marne e arenarie produce uve che subiscono un veloce processo di macerazione per poi essere decantate e fermentare successivamente in recipienti in inox. Al termine di questo processo, il vino viene mantenuto sui lieviti per sei mesi, quindi imbottigliato e conservato per un minimo di due mesi.
Ultimo, ma non in ordine di importanza, “illivio”. Si tratta di un bianco creato nel 1998 dai figli di Livio Felluga per il suo ottantacinquesimo compleanno.

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