torre d'orti

Da centinaia di anni il nome di Torre d’Orti è presente sulle carte topografiche di San Martino Buonalbergo: il nome indica infatti un parte precisa del monte, che sovrasta il piccolo centro abitato della frazione di Marcellise. I signori che costruirono il Castello di Montorio, scelsero questo crinale poiché godeva della migliore vista e da da esso era possibile controllare meglio i movimenti del nemico. Qualche secolo dopo la costruzione del castello, su questo crinale iniziarono le colture; per tale ragione sono ancora oggi presenti dei terrazzamenti che vennero ricavati per le coltivazioni degli uliveti, della vite e del grano. Dopo l’acquisizione da parte della famiglia Piona, questo luogo è stato convertito alla coltivazione della vite, per la produzione di vini della Valpolicella. La conformazione del terreno di questo luogo è decisamente particolare: la Torre d’Orti è infatti il punto nel quale la tipica terra rossa della Valpolicella Classica, lascia spazio ad un particolare scoglio bianco calcareo, che contraddistingue una buona parte della composizione del suolo che interessa la Valpolicella allargata. La particolare composizione del terreno, unitamente all’altitudine dei vigneti, conferisce alle uve coltivate, una caratteristica molto importante per la produzioni di vini particolarmente avvezzi all’invecchiamento e di grande struttura; pH molto bassi ed acidità rispettose, danno vita ad un grande equilibrio tra alcol, struttura tanninica e polpa. La filosofia della produzione vitivinicola di Cantina Torre d’Orti, si esemplifica nel concetto di produzione di vini di qualità, quale arte che richiede un grande amore, intelligenza e una lunga pazienza; ovviamente considerando con la massima attenzione i tre fattori essenziali, ovvero terreno, vitigno e vinificazione. La proprietà di Cantina Torre d’Orti ha la consapevolezza di aver piantato i vitigni nel miglior habitat possibile, facendo tesoro di una grande esperienza pluridecennale, nella produzione vitivinicola di qualità. I vitigni scelti sono in piena armonia con le condizioni pedo climatiche del territorio e sono sfruttati decisamente al di sotto della loro capacità produttiva, e meno di quanto consigliato dai consorzi di tutela; ciò si traduce nell’ottenimento di uva certamente più sana e caratterizzata da un alto grado zuccherino. La vendemmia viene condotta in più passaggi e rigorosamente a mano, per selezionare i grappoli più idonei alla vinificazione, In cantina viene portata solamente l’uva migliore: per tale ragione ogni anno la cantina produce quantità differenti di vino, mantenendo sempre un alto livello qualitativo. La vinificazione viene operata con una tecnica che concilia tradizione artigiana e innovazione tecnologica.

 

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