tenuta di fiorano

Tenuta di Fiorano sorge a pochi chilometri di Roma, proprio accanto all’Appia Antica, strada romana che metteva in comunicazione Roma con il porto di Brindisi, uno dei più influenti porti dell’antichità.

Attualmente di proprietà del Principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi, la Tenuta di Fiorano nasce nel territorio romano, attorno agli anni ‘40 dalla passione di Alberico Boncompagni Ludovisi per il vino e la vinificazione.
La produzione parte con la scelta, forte per quei tempi, di dedicarsi a vitigni non molto diffusi nella zona, come cabernet sauvignon e merlot, accostati da malvasia di Candia e sémillon.
Grazie all’amicizia con due imponenti figure enoiche, ovvero Tancredi Biondi Santi e Veronelli, Alberico Boncompagni Ludovisi portò avanti le sue vinificazioni fino al 1998, quando inspiegabilmente decise di espiantare gran parte delle vigne. L’intervento del cugino Paolo e suo figlio Alessandrojacopo, fu provvidenziale per non sciupare tutto il suo lungo e ottimo lavoro e, guidati dall’esperienza di Alberico, i due famigliari cominciano ad occuparsi del vigneto, acquisiscono nuovi ettari di terreno e si dedicano al reimpianto della vigna che prenderà il posto di quella espiantata, aggiungendo però grechetto e viognier per le varietà a bacca bianca.

Tutta la produzione era e resta ancora oggi biologica, con attente selezioni dei cloni, dei terroir e vinificazioni rigorose e rispettose della materia prima.
Oggi Tenuta di Fiorano si estende per circa 200 ettari che comprendono vigne, uliveti, terreni coltivati e pascoli ed è possibile osservare dalle morbide colline che circondano la cantina, Castel Gandolfo e i Colli Albani.
I terreni sono di origine vulcanica, caratterizzati da pozzolane violacee e sedimenti di polveri di eruzione, risultano inoltre ben drenati e incontaminati grazie alle pratiche biologiche che caratterizzano questa cantina fin dalla sua fondazione. I vigneti sono collocati con una esposizione Sud Ovest/Nord Est e sono accarezzati piacevolmente dalla leggera brezza marina.
In cantina le lavorazioni sono volte ad esaltare la tipicità delle uve e del terroir ricco di sostanze minerali, con invecchiamento in botti di rovere di slavonia e affinamenti in vetro, all’interno della cantina storica, in grotte naturali.

La produzione non prevede numerose etichette, ma poche e di straordinaria qualità, come nel caso del Fioranello Bianco e del Fiorano Bianco firmati Tenuta di Fiorano. Entrambi da uve grechetto e viognier; fresco, sapido e più immediato il primo, più intenso, persistente e complesso il secondo, che invecchia “sur lies”. Da provare anche il Fioranello Rosso, dal profilo fruttato e leggermente speziato e invecchiato in piccole botti di rovere, e il Fiorano Rosso, estremamente complesso ed elegante, che invecchia in grandi botti di rovere di Slavonia.

 

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