fazi battaglia

Se il Verdicchio è diventato famoso lo si deve a Fazi Battaglia che fin dal dopoguerra è stata protagonista dell'esportazione e della promozione del Verdicchio in tutto il mondo. I vigneti della cantina Fazi Battaglia sono dislocati tra Maiolati Spontini, Cupramontana, Montecarotto e Castelplanio e sono dotati d'una pluralità di esposizioni e microclimi grazie ai quali si può comporre una gamma ben diversificata. Fazi Battaglia crede molto nel Verdicchio di qualità: grande attenzione alla parte agronomica e al concetto di cru, gamma ben differenziata in base alla maturazione delle uve, uso ragionato di affinamenti in cemento o barrique sono gli elementi centrali di un raffinato linguaggio enologico.
Oggi la famiglia Angelini è tornata in Fazi Battaglia, per proseguire l’importante percorso qualitativo ed innovativo intrapreso negli anni cinquanta, e allo stesso tempo per assumersi il ruolo di grande interprete di prestigio nella vitivinicoltura italiana. Questa grande responsabilità non può che sposarsi pienamente con la filosofia produttiva aziendale del Gruppo Bertani Domains, di proprietà Angelini: il Gruppo oggi raggruppa alcuni tra i migliori interpreti del panorama vitivinicolo italiano, quali ad esempio Bertani, Puiatti, Val di Suga, Tre Rose e San Leonino: tutte queste importanti realtà vitivinicole sono oggi concentrate nel profondo rispetto delle vocazioni territoriali e nell’esaltazione delle identità dei vitigni autoctoni; il tutto all’insegna della trasparenza e del massimo rigore produttivo. Fazi Battaglia nacque nel corso dell’anno 1949, grazie all’unione delle due famiglie Fazi e Battaglia, in una piccola cantina situata nel paese di Cupramontana; fu grazie alla famiglia Angelini, che la piccola azienda si trasformò in pochi anni in un’importante realtà produttiva: la Cantina divenne in breve tempo un nome di prestigio nel panorama della vitivinicoltura italiana. La grande crescita aziendale avvenne grazie al coraggio e alle intuizioni dei proprietari, sintetizzabili in due intuizioni fondamentali, assolutamente innovative e a tratti rivoluzionarie: investimenti importanti nella qualificazione del vigneto, in un’epoca nella quale la vitivinicoltura italiana era ancora lontana da una cultura enologica globale di qualità, e allo stesso tempo la volontà di credere fortemente e focalizzare gran parte delle energie, nella coltivazione di un vitigno unico (il Verdicchio).  Queste due scelte strategiche imprenditoriali, hanno decisamente anticipato i tempi, facendo di Fazi Battaglia, una vera e propria bandiera della valorizzazione del territorio di produzione vitivinicola delle Marche, e di uno dei grandi vitigni autoctoni nazionali. Il coraggio della famiglia Angelini ha decisamente pagato, tanto che l’azienda è divenuta un simbolo imprenditoriale per molte aziende.

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