fattoria zerbina

Sulle dolci colline che collegano Faenza alla Toscana, lungo la valle del Marzeno, si colloca l’azienda fondata negli anni 60 da Vincenzo Geminiani, che qui impiantò i primi vigneti. La vera svolta avvenne però nel 1987 quando la nipote Cristina, attuale titolare e responsabile della conduzione enologica, prese le redini dell’azienda, decidendo di puntare tutto su Sangiovese ed Albana. Nuove vigne vengono così messe a dimora, sperimentando cloni di Sangiovese di varietà sia romagnole che toscane. Parallelamente si inizia a testare il taglio alla toscana di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, con variabili di Merlot, Syrah ed Ancellotta, vitigno tradizionale di queste colline.
Un approccio altrettanto innovativo si è avuto con l’Albana, per la quale si è scelta la via della “muffa nobile” in pianta e la vendemmia scalare in stile Sauternes, che da vita a due grandi passiti: lo ScaccoMatto e l’Arrocco.
I preziosi vigneti di Fattoria Zerbina sono gestiti in modo estremamente scrupoloso e vinificati con grande coerenza di stile. Il territorio è sempre in evidenza. La gamma del Sangiovese, dal vino più semplice alle Riserva, ha qualità e stile austero e profondo, oltre a un’affidabilità che rende unica questa azienda.
Sono necessari tempo, dedizione e grande competenza, oltre ad un grande coraggio, per la creazione di una realtà vitivinicola importante; Cristina Geminiani conduce il proprio lavoro quotidiano con grande passione e il grande amore riservato per la coltivazione della vite e la raccolta dell’uva, trasformata poi in vini capaci di contenere la sapienza della tradizione e la forza di osare il nuovo. Ogni prodotto vitivinicolo realizzato da Fattoria Zerbina, ha origine da profondo ed indissolubile legame con la propria terra d’origine, dall’attento ascolto del linguaggio nascosto delle sue viti, che trova voce ed espressione attraverso la sensibilità, l’istinto e la grande passione di Cristina per il proprio lavoro. Solo così la terra si fa vino e diviene una vera e propria opera d’arte. Particolarmente interessante è stato lo sviluppo operato da Cristina Geminiani, del progetto Marzieno, un vino nato dall’assemblaggio di Sangiovese e Cabernet Sauvignon; questo vino ha ricevuto nelle ultime sei annate, un numero importante e significativo di riconoscimenti. Le ultime annate di produzione di questo vino, sono state caratterizzate inoltre da una maggior articolazione del taglio finale, con l’introduzione di percentuali variabili di anno in anno di uve merlot e uve syrah. Di più lunga data è la presenza nelle vigne aziendali del vitigno Ancellotta: un vitigno tradizionale di queste colline, troppo spesso bistrattato.

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