elio altare

Il celeberrimo Elio Altare, maestro riconosciuto di tanti giovani vignaioli di Langa, ha superato le 50 vendemmie, iniziate quando in vigna si arava ancora con il cavallo. Tre le caratteristiche della Cantina Elio Altare: dimensione sempre familiare, tale da garantire il diretto controllo di tutto il lavoro in vigna e in cantina; assoluto rispetto per la natura, con la totale abolizione di pesticidi e concimi chimici; ricerca continua dell’eleganza e della finezza in ogni vino.
Il successo internazionale del documentario Barolo Boys ha reso merito una volta di più al ruolo pionieristico e visionario giocato in Langa da Elio Altare. Le sue sperimentazioni sulle macerazioni brevi e i legni piccoli hanno influenzato un’intera generazione di vignaioli in anni molto diversi dallo scenario attuale, e sembrano finalmente maturi i tempi per un ragionamento laico sull’eterna diatriba tra tradizione ed innovazione a tema Nebbiolo. Oggi come allora resta centrale il lavoro sulle vigne dell’Annunziata a La Morra, più recentemente Bricco Cerretta a Serralunga e Cannubi a Barolo, che si configurano a tutti gli effetti come dei “neoclassici” della denominazione.
I vini di Cantina Elio Altare sono semplici e naturali: le vigne vengono rigorosamente coltivate senza l’utilizzo di sostanze chimiche, fertilizzanti o pesticidi o altre tipologie di prodotti  (salvo in alcuni casi di estrema necessità), che potrebbero interferire con il ciclo vegetativo e la maturazione delle uve. Nelle coltivazioni delle vigne l’azienda utilizza solamente zolfo e solfato di rame, unitamente a letame biologico di vacca per la fase di fertilizzazione. La fermentazione alcolica avviene con l’ausilio di inoculi con lieviti esterni; vengono utilizzati esclusivamente lieviti indigeni per operare una fermentazione malolattica spontanea. I vini che nascono dalle lavorazioni non verranno né filtrati, ne tanto meno chiarificati. Non vengono utilizzati nel corso di tutto il ciclo produttivo, sostanze che potrebbero alterare e modificare colore e struttura del vino: il livello di solforosa aggiunta, è sempre di gran lunga inferiore a quanto previsto dalla legge italiana che disciplina la produzione vitivinicola. La filiera produttiva di Cantina Elio Altare, non prevede l’applicazione di princìpi, quali la biodinamica o altre filosofie simili; quello che viene fatto nella produzione, è semplicemente operare la coltivazione della vite e la produzione del vino, in base alla  conoscenza acquisita in molti di anni di esperienza, che hanno dato vita ad un know how tramandato da decine di generazioni. L’obiettivo primario della produzione, oltre alla grande qualità dei vini, è preservare la salute dei consumatori e quella delle persone che lavorano in azienda, che non possono che tradursi nel massimo rispetto per l’ambiente e il territorio.

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