ceraudo

La Cantina Ceraudo sorge a Dattilo, un piccolo paradiso a due passi da Strongoli. Basta varcarne il cancello per ritrovarsi di colpo in una rarefatta atmosfera d'altri tempi fatta di un antico borgo rurale con la sua chiesetta al centro, circondato da vigneti e uliveti curati come un giardino. Questo è il regno di Roberto Ceraudo, uno dei pochi produttori calabresi che già nei primi anni '90 aveva abbracciato con entusiamo l'agricoltura biologica così come adesso quella biodinamica. I vini di Ceraudo sono schietti e intriganti, aromaticamente complessi e capaci di emozionare, interpretano vitigni e territorio in modo esemplare.
La produzione della cantina è di circa 70.000 bottiglie all’anno; l’azienda produce inoltre 30.000 bottiglie di olio extra vergine d’oliva. Cantina Ceraudo riveste oggi un ruolo importante nel panorama enologico calabrese; la produzione volge costantemente l’attenzione alla ricerca della qualità, nel pieno rispetto e nella valorizzazione di territorio e del microclima. Ceraudo è certamente una realtà unica sul territorio calabrese: il comune denominatore che caratterizza produzione vitivinicola e ristorazione, è l’alta qualità e la calorosa accoglienza. La costa ionica crotonese rappresenta un territorio suggestivo e votato alla produzione di vini bianchi, rosati e rossi, menzionati e premiati da importanti guide di settore. L’olio extravergine prodotto dall’azienda è recensito come uno dei migliori d’Italia. La produzione aziendale è votata all’agricoltura biologica, con una scrupolosa cura e rispetto per l’ambiente, in una realtà enoturistica che possiamo definire assolutamente completa. Cantina Ceraudo rappresenta oggi una realtà cento per cento green power. La tenuta Dattilo è caratterizzata da un’estensione di 60 ettari, nell’agro di Strongoli Marina, nella provincia di Crotone; si tratta di uno scenario naturale di rara bellezza e suggestione, tra piante di ulivo secolari, agrumeti e aspre colline caratterizzate da una terra che assume le colorazioni dell’ocra, contribuendo a rendere unico il paesaggio circostante.  La filiera produttiva viene seguita e gestita interamente dalla consulenza dell’enologo Fabrizio Ciuffoli, dando luogo ad un micro sistema molto simile a quello in uso nelle piccole fattorie tradizionali. L’uva appena raccolta, viene immediatamente trasformata all’interno della cantina aziendale, con una fermentazione dei mosti a temperatura controllata. L’esposizione dei filari verso il mare, il particolare microclima e la consistenza del terreno, conferiscono ai vini profumi intensi, persistenti e freschi; tra i vitigni coltivati dalla cantina, vi sono lo chardonnay di varietà internazionale, accompagnato da una serie di vitigni autoctoni, quali il greco bianco, il mantonico e il pecorello (uve a bacca bianca); si coltivano poi il gaglioppo, il magliocco e il cabernet sauvignon, tra i vini a bacca rossa.

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