cantina sociale di trento

Gli undici agricoltori che decisero di costituire la Cantina nel 1956, sull’atto notarile fecero annotare che l’obiettivo della società era il miglioramento morale ed economico dei soci, nel promuovere l’incremento della produzione vitivinicola e provvedendo alla lavorazione ed alla vendita in comune del prodotto realizzato. Da allora molti anni sono passati e oltre all’aumento considerevole dei soci, vi è stato un incremento costante della qualità dei vini, i quali hanno ormai raggiunto livelli di considerevole eccellenza. Il territorio vitato è prevalentemente situato sulle colline localizzate attorno alla città di Trento, e viene coltivato a Guyot e Pergola Trentina. La Cantina troneggia all’entrata Sud del capoluogo di Regione, e si presenta come un esoscheletro di legno, dotato di un involucro di vetrate a specchio che, riflettendo la luce, favoriscono il mantenimento costante della temperatura durante tutto l’anno. La struttura della cantina è ricoperta da un impianto fotovoltaico che la rende energeticamente pressoché indipendente; vi è inoltre un impianto che favorisce una fonte di acqua propria, che permette il raffreddamento del primo gradiente uva, all’ingresso in cantina. Passione, attenzione all’ambiente, rispetto del territorio e del terroir, costituiscono i punti di forza che contraddistinguono la produzione della storica cantina.
Quello di Cantina Sociale di Trento è un progetto ampio, che parte dalla terra e va oltre la storia di generazioni; il progetto imprenditoriale, a partire dalla fondazione dell’azienda, non si è mai arrestato e continua oggi a crescere e a progredire, con la forte ambizione e i valori delle ultime tre generazioni che hanno condotto l’attività della cantina. I poderi aziendali si sviluppano in vigneti tipici del territorio della città di Trento: essi rientrano nella più grande varietà dei vigneti del Trentino e delle Dolomiti; i poderi aziendali sono parte integrante dell’ameno paesaggio di Trento; oggi Cantina Sociale costituisce il cuore vitivinicolo del capoluogo trentino: questo luogo è particolarmente votato alla produzione vitivinicola, immerso in un contesto territoriale ideale per la coltivazione dell’uva; in particolare, la vitivinicoltura è un’attività documentata in questo territorio, fin dalla seconda metà del primo millennio a. C. I Reti (antichi abitanti del territorio) introdussero in questi luoghi la pratica della viticoltura. Ad oggi, Trento costituisce il più grande comune agricolo della provincia, caratterizzato dalla sua grande biodiversità, determinata dalla particolare morfologia dell’ambiente, oltre che dalle diverse altitudini, e dalla variabile inclinazione dei versanti: in particolare, nello stesso territorio vitivinicolo, coesistono ambienti pedo climatici differenti: in tale contesto vi è la possibilità di operare un’eccellente coltivazione di vitigni di origine differente.

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