balter

Dapprima una roccaforte militare, in seguito un'azienda agricola ed infine una cantina. Diversi sono stati gli step che hanno portato la cantina Balter ad essere quello che è oggi; la posizione inusuale e, per molti, controproducente non ha certo creato ostacoli allo sviluppo dell'azienda, rendendola oggi una dei punti di riferimento del panorama altoatesino.
La campagna dei Balter si trova a 350 m di altitudine, alle spalle della città di Rovereto. I dieci ettari di vigneto sono tutti accorpati e un antico muro definisce l’originale proprietà della struttura. La posizione è ottimale per la produzione viticola in quanto, pur trovandosi in altura, gode di una situazione pianeggiante che agevola sensibilmente il lavoro. L’esposizione a sud dei vigneti permette loro di godere dei raggi del sole dal mattino fino al tramonto, senza l’ostruzione delle montagne circostanti; l’azienda si  trova infatti nel mezzo della Vallagarina, ampia valle nella parte meridionale del Trentino, la quale beneficia quotidianamente dell’influsso del vicino Lago di Garda.
Il complesso è formato da una torre cinquecentesca, che venne costruita con lo scopo di avvistamento e trasmissione delle comunicazioni tra i castelli, e da una seconda torre che venne aggiunta successivamente. Le due vennero unite creando così un’unica struttura a scopo militare. Fu con il tempo che vennero introdotti stalla, fienile ed orto passando da scopi militari a mezzadria.
Nel 1872 la proprietà viene acquistata da Francesco Balter, che passerà in seguito la gestione in mano ai fratelli. Ripristinata una prima volta dopo il primo conflitto mondiale, con tanto di medaglia d’argento del Ministero dell’Agricoltura, verrà sistemata nuovamente alla fine del secondo conflitto mondiale, in quanto situata in terra di confine ed utilizzata dalle truppe tedesche come contraerea.
Dopo il 1965, in seguito alla trasformazione della proprietà da mezzadria a conduzione diretta, le vigne vennero reimpiantate con criteri di razionalità tecnica e geometrica, tanto da realizzare un vigneto definito “giardino”, le cui uve venivano vendute o conferite a diverse Cantine di vinificazione. Da quel momento in poi la cura dei vigneti è in continuo e costante sviluppo.
E' poi nel 1990 che arriva la svolta. Francesco e i figli decidono di investire e creare una propria cantina interrata sotto il vigneto alle spalle del castelliere, al fine di non alterare l’ambiente cinquecentesco oltre che per agevolare il lavoro in vigna. Oggi Nicola e i suoi figli, Giacomo e Clementina, seguono operativamente ogni fase: dalla cura della vigna in campagna alle tecniche produttive in cantina, dall’amministrazione all’accoglienza dei visitatori.

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