Scheda Tecnica e Descrizione
Vino rosso di grande struttura ed eleganza il Nebbiolo Langhe DOC Josetta Saffirio. Curiosi gli gnomi riportati in etichetta. Josetta decise di intitolare i vini proprio a loro, perché supportano i contadini nell’arduo lavoro di cura degli animali e delle cantine, chiedendo in cambio solo un po’ di buon vino.
Questo vino si presenta alla vista in colore granato vivo, con ricche note fruttate di lamponi e frutta secca. Il sorso è rotondo nei tannini, equilibrato e vellutato.
Denominazione: Langhe D.O.C.
Uve: 100% Nebbiolo
Produttore: Josetta Saffirio
Contenuto: 75 cl
Regione: Piemonte
Area produzione: Monforte d’Alba
Suolo: elveziano di medio impasto, ricco di calcare e sali minerali
Esposizione: Sud-Est
Allevamento: guyot
Vendemmia: a mano
Vinificazione: pigiatura, diraspatura, 24 ore criomacerazione, 10 giorni fermentazione in acciaio
Fermentazione malolattica: svolta
Affinamento: 12 mesi botti rovere
Gradazione alcolica: 13,0% vol.
Temperatura servizio: 16-18° C
Il Nebbiolo è poesia in vino, diceva Soldati, e il Nebbiolo Langhe DOC di Josetta Saffirio non fa eccezione. È un rosso intenso, profumato e ricco di eleganza, quella stessa eleganza che troviamo a partire dall'etichetta che riproduce i disegni originali di Josetta che amava raffigurare gli gnomi, ritenuti "la coscienza buona degli uomini". Il grande protagonista, il Nebbiolo, è un'uva difficile da coltivare che popola le colline piemontesi pare addirittura dall'Anno Mille. I vigneti in cui viene allevato sono situati a Castelletto, vicino Monforte d'Alba, su colline dalla forte pendenza ed esposte a sud-est. Questo particolare permette all'uva di godere di ogni raggio di sole e di un clima mite, caratterizzato da estati brevi e inverni mediamente piovosi. La composizione del terreno è molto interessante perché è costituita da un mix bilanciato di sabbia, limo e argilla con un tocco di calcare. Questo aspetto regala al vino un buon grado di acidità e un discreto potenziale di invecchiamento.
Acciaio e rovere sono i grandi protagonisti in cantina. La fermentazione avviene nel metallo mentre l'affinamento sfrutta l'enorme potenziale del legno per circa un anno. Il risultato è un'etichetta dotata di una veste granato percorsa da interessanti sfumature vermiglio. Il bouquet fruttato gioca sulla falsariga
di aromi di frutti di bosco e di fragrante frutta fresca. Il sorso è ben strutturato, acido quanto basta e dotato di un tannino morbido e vellutato. Questo rosso è il vino degli arrosti e dei piatti saporiti ma trova un abbinamento insolito con il polpo scottato e il branzino.