Catalogo Bovale Sardo

Vino rosso della regione Sardegna ottenuto dal sapiente blend di uve Monica, Carignano e Bovale Sardo. Colore rubino a intensità medio-buona, ha profumi di viola, mammola, marasca e cacao, tipici del vitigno Monica. Il sorso è rotondo, dal finale piacevolmente speziato.

Rosso sardo di grande struttura, dai sentori fruttati e speziati, tracciato da una scia sapida e minerale che richiama territorio e terroir. Ottimo da abbinare a formaggi stagionati e carni rosse.

Cannonau di Sardegna caldo e avvolgente dal colore rubino intenso. Ha profumi vinosi ed intensi con note di ciliegie sotto spirito e liquirizia. Il palato è caldo, avvolgente, rotondo e tannini vibranti. Affina 10-12 mesi in piccole botti di rovere, per poi proseguire alcuni mesi in bottiglia.

Vino rosso strutturato ed avvolgente da uve autoctone Carignano. Alla vista si presenta in colore rubino con richiami violacei. All'olfatto si percepiscono intensi sentori di frutta matura e confettura. All'assaggio è armonico, pieno, caldo e con una persistente sapidità. Affina 12 mesi in botti di rovere francese e succesivi 6 mesi in bottiglia.

Vino rosso sardo dai profumi ammalianti e stupefacenti. Ha colore rosso rubino intenso. Al naso si percepisce il profumo di iris, ciliegie sotto spirito, pepe rosa e cardamomo. Ricco di struttura, potente, con tannini evoluti e caratterizzanti. Equilibrato e vellutato, chiude con una scia di liquirizia. Affina 10-12 mesi in barrique.
Le origini di questa varietà sarda sono ancora ignote, anche se con molta probabilità le prime apparizioni sull’isola sono da ricercarsi nel periodo della dominazione aragonese (1324-1700).
Nel tempo si sono formate due varietà, il Bovale detto anche Bovale Sardo e il Bovale Grande, che recenti indagini genetiche hanno confermato diverse tra loro. Al contempo è Stata ribadita la diversità genetica del Bovale dal Tintilia e dal Nieddera; si rivela invece una marcata similitudine con il Cagnulari e con la varietà spagnole Graciano, mentre la presunta analogia con il Mourvèdre francese, diffuso in Spagna con il nome di Morastrell, sembra poco credibile, nonostante i termini Muristellu o Muristella con i quali il Bovale è ulteriormente conosciuto. Altri sinonimi frequenti sono Bovaleddu, Bualeddu, Bovale Piticcu, Cardinìssia e Cadelanisca. È iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1970.
Varietà raccomandata in tutte le province della Sardegna, è diffuso soprattutto nel Cagliaritano, nel territorio di Oristano e Terralba, nell’Anglona e nel Logudoro. Rientra nella composizione delle Doc Campidano di Terralba (in purezza) e Mandrolisai (unito a Cannonau e Monica).
Il grappolo è di media grandezza, cilindrico o cilindrico-conico, abbastanza serrato e spesso alato. L’acino ha medie dimensioni e forma sferoidale; la buccia è spessa e consistente, molto pruinosa, di colore nero-viola cupo. La vendemmia si effettua generalmente verso la fine di settembre o all’inizio di ottobre.
È più spesso vinificato assieme alle principali varietà rosse sarde; in purezza dà origine a un vino dal colore rubino carico con evidenti riflessi violacei. L’impronta olfattiva è intensa e fortemente vinosa, con richiami di frutta rossa matura. In bocca ha carattere, pienezza, anche se talvolta può risultare leggermente tannico. E’ un vino che migliora con l’invecchiamento.