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Vino medievale polvere di Ippocrasso: storia e caratteristiche

di Winepoint Staff 23/08/2017
Vino medievale polvere di Ippocrasso: storia e caratteristiche Vino medievale polvere di Ippocrasso: storia e caratteristiche

Scopriamo assieme il vino medievale polvere di Ippocrasso, conosciuto comunemente come vermut, aromatizzato con differenti spezie e prodotti alimentari.

Aromatizzato con cannella, pepe nero, zenzero, galanga secca e miele preparato sulla base di un’antica ricetta del 1.000 d.C. custodita dal Museo Archeologico Nazionale della Val D’Agri a Grumento Nova, in provincia di Potenza, il Vino medievale polvere di Ippocrasso è una bevanda che consente di riscoprire storia e antiche tradizioni gustando i sapori e i profumi andati persi con il trascorrere dei secoli.

Origine del nome e storia

L’Ippocrasso è un’antica bevanda di origine greca a base di vino rosso. Si presume che sia utilizzata fin dal 460 a.C. dal medico Ippocrate per scopi curativi: per conservarlo e migliorarne il sapore si aggiungevano con attenzione ingredienti come miele, ginepro, mirto, cannella, menta, olio di cedro, resine estratte da piante e alberi, come lo storace o il terebinto, ed il Cyperus, pianta acquatica da cui si ottiene il papiro. Durante il Medioevo la preparazione del “vino ippocratico” venne arricchita anche dei profumi e dei sapori delle nuove spezie portate dai Veneziani. All’artemisia si unirono cardamomo, cannella, chiodi di garofano, mirra o rabarbaro. Torino, Firenze e Venezia divennero tre centri famosi per la fornitura dei liquori e dei vini ippocratici. Luigi XIV (1643 - 1715) ne divenne un grande ammiratore e divenne di moda nelle corti europee. Servito sempre a fine pasto, in accompagnamento ai dolci ed alle marmellate, la bevanda fu in voga fino a tutto il XVII secolo quando venne sostituita dai distillati. Negli anni più recenti cambia nome: da “ippocrasso” si trasforma in “vermouth”, in onore della erba aromatica più importante nella sua preparazione, l’artemisia, chiamata in tedesco appunto vermut.

Caratteristiche e composizione

La base è costituita da Aglianico del Vulture, Cabernet Sauvignon e Merlot per giungere ad una gradazione alcolica pari a 15% vol. con una produzione del tutto artigianale e filtraggio effettuato con i panni come da tradizione medioevale.

Abbinamenti vino medievale polvere di Ippocrasso

Da bere fresco a 6-8° C, è ottimo per accompagnare i dolci, con il cioccolato fondente, ma anche formaggi erborinati, piccanti e medio/stagionati, uniti ad una composta o una confettura. Un esempio? Assolutamente da sperimentare con il pecorino di Moliterno abbinato ad acini d’uva caramellati oppure insieme ad un gorgonzola piccante con marmellata di mandarino. È ideale da servire con i dolci con profumo di cannella e frutta del sottobosco tipica del vitigno aglianico. Il Vino di Ippocrasso rientra negli ingredienti di panettoni e colombe artigianali, con cioccolato fondente e uvetta all’Ippocrasso. Una curiosità? È gustoso anche abbinato ad altre bevande, in particolare con le birre artigianali.