Articoli del Sommelier Valerio Sisti

Vino e Pizza. Qualche consiglio su come abbinarli

di Valerio Sisti 27/10/2017
Vino e Pizza. Qualche consiglio su come abbinarli Vino e Pizza. Qualche consiglio su come abbinarli

Io adoro la pizza, questo è certo. Di solito con la pizza bevo una buona birra, magari artigianale non pastorizzata, di solito chiara o al massimo ambrata. Pizza e birra effettivamente è un connubio classico, un cult della gastronomia.
Come però le birre sono diventate sempre più complesse ed eleganti al gusto, allo stesso modo la pizza è ormai un prodotto gastronomico che sempre più spesso si abbina al vino. Del resto un cibo solido si abbina ad una bevanda liquida, la birra si sposa sempre più spesso ai cibi più prelibati e il vino la sostituisce con onore in abbinamento al più famoso piatto partenopeo.
Anche in questo caso però, come è stato per il tartufo, vedasi l’articolo di settimana scorsa, occorrono alcune premesse e precisazioni. La pizza può essere semplice, una margherita ad esempio, ma può essere anche molto ricca e complessa. Una pizza alle verdure è diversa da una diavola, che è diversa da una pizza con uovo e pancetta, giusto per citarne qualcuna.



Vale quindi la regola che l’abbinamento dipende dal piatto completo, cioè dalla somma dei sapori e delle consistenze di ogni elemento che lo compongono. Considerato ciò, ovvero analizzata la pizza nel suo insieme, poi valgono le regole generali dell’abbinamento: ad una sensazione grassa o untuosa meglio accompagnare un vino che sgrassa: tannino e bollicina, oltre l’acidità, faranno al caso vostro. A sensazioni speziate o pungenti meglio sposare vini morbidi, alcool e morbidezza saranno indispensabili.
Non vale nemmeno la regola di mettere sempre un bianco o un rosso sulla pizza, perché capirete che le caratteristiche necessarie per bilanciare a dovere tutti gli elementi possono trovarsi a volte in un rosso a volte in un vino bianco.
Esiste però anche un abbinamento per tradizione: l’Asprigno di Aversa. Per tradizione e per territorialità, dato che è campano, prodotto nell’aversano da dove arriva anche la pregiata Mozzarella (non me ne vogliano i casertani, altra patria doc della mozzarella di bufala campana). L’Asprigno è un’uva che genera vini molto acidi quasi aspri, da lì il suo nome. La peculiarità è che la pianta viene maritata ai pioppi e si sviluppa in altezza anche per dieci metri, tanto che le vendemmie vengono fatte con apposite scale, ciascuna personale di ogni vendemmiatore, si diceva addirittura che le scale venissero fatte fare sulla base della corporatura del vendemmiatore.
Bene, avrete quindi capito che un vino solo da abbinare alla pizza non esiste, proprio perché non esiste una sola pizza. Dunque che dire? Divertitevi a combinare pizze e vini diversi di volta in volta. Buon appetito.

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