Curiosità sul vino

Teroldego: gli abbinamenti per non sbagliare

di Winepoint Staff 28/09/2017
Teroldego: gli abbinamenti per non sbagliare Teroldego: gli abbinamenti per non sbagliare

Tra i vini trentini più caratteristici c’è sicuramente il Teroldego Rotaliano. Per via delle particolari caratteristiche del territorio – una piana alluvionale circondata da pareti rocciose – questo vino viene prodotto con risultati eccellenti particolarmente nella Piana Rotaliana. Questa zona di produzione delle uve è necessaria anche ai fini della denominazione di origine controllata, e ricade nello specifico nei comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e nella frazione di Grumo del comune di San Michele all'Adige.

Si tratta di un vino rosso rubino, con un profumo floreale ed avvolgente. Al gusto è deciso, morbido, rotondo e leggermente tannico. Per via del suo colore intenso è conosciuto anche con il nome di Sangue di drago. Una nota leggenda, infatti, narra che dal sangue di un drago, trafitto da un valoroso cavaliere, siano nate le prime viti di questo vino.

Viene prodotto anche nel tipo rosato o kretzer. Questo presenta un colore rosato tendente al granato, con un profumo fruttato e particolarmente intenso. Al gusto è asciutto, sapido e leggermente amarognolo. Ma quali sono gli abbinamenti ideali per questo vino?

Dato il forte legame con la sua terra di produzione, il Teroldego Rotaliano si abbina perfettamente ai piatti tipici della cucina trentina. È l’ideale per accompagnare primi piatti, sufflè, frittate e secondi piatti in generale.

Il Teroldego è ottimo da abbinare con la zuppa di porcini. L’aromaticità dei funghi viene contrastata dal profumo intenso del vino, mentre la cremosità della zuppa viene invece contrapposta al tannino e all’alcol. Il meglio di sé, però, lo dà con i risotti. In questo caso, infatti, non solo rappresenta un buon abbinamento per il piatto, ma può esserne anche un ingrediente.

È il caso del risotto al Teroldego, piatto tipico del Trentino. Si tratta di un primo che può essere gustato da tutta la famiglia, compresi astemi e bambini, in quanto il vino evapora completamente lasciando intatti il gusto, il profumo e il colore. In questo caso si ha l’esaltazione massimo di questo vino, in quanto lo si gusta nel bicchiere ma anche nel piatto.

Con riferimento ad altri piatti tipici trentini, questo vino, anche nei tipi kretzer e superiore, si abbina perfettamente a: sufflè di formaggi; pasticcio di maccheroni; minestra d’orzo; polenta; tortel di patate; funghi. Per quanto riguarda invece i formaggi, si accompagna bene con quelli a pasta dura stagionati.



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